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Una grande battaglia finanziaria. Con tutti gli elementi per renderla aperta a qualsiasi risultato. Oggi è convocato in seduta straordinaria il cda di Tim, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, per valutare una manifestazione di interesse avanzata da fondo statunitense Kkr per l’acquisto dell’intero gruppo.

La mossa arriva in un momento complicatissimo per l’amministratore delegato Luigi Gubitosi, messo all’angolo dal rischio concreto di una sfiducia del cda, visto l’andamento non soddisfacente dei risultati, anche alla luce del contestato accordo con DAZN per portare la serie A su Tim Vision. Tanto che il presidente Salvatore Rossi, su richiesta di 11 consiglieri, ha già convocato un altro cda straordinario per venerdì 26 novembre.

Ora il nuovo colpo di scena che potrebbe rimescolare le carte. Il fondo Usa è già azionista di FiberCop, la società in cui Tim ha spostato l’ultimo miglio della rete telefonica e ora sarebbe disponibile a lanciare un’offerta pubblica sull’intero capitale del gruppo, visto anche che la quotazione del titolo è ai minimi storici.

L’operazione avrebbe delle consistenti ricadute anche sul piano politico. Va ricordato che il governo ha la possibilità di utilizzare il ‘golden power’ a tutela della rete considerato un asset strategico per la sicurezza nazionale, inclusa la rete internazionale di Sparkle. “E’ ipotizzabile – scrive il Corsera – che in caso di un’Opa il governo metta dei paletti a difesa della rete, tanto per la parte contenuta in FiberCop quanto per la cosiddetta ‘rete primaria’ rimasta a Tim”.

Rilevante anche la posizione di Vivendi, primo azionista di Tim con il 24% circa del capitale. Prima ha ribadito “la propria disponibilità e volontà a collaborare con le autorità e le istituzioni pubbliche italiane per il successo a lungo termine di Tim”, sottolineando di essere sempre stato “un investitore di lungo termine in Telecom Italia”. Poi, ha “negato fermamente di aver avuto discussioni con qualsiasi fondo, e più specificamente, con Cvc” per una eventuale offerta pubblica di acquisto su Tim, in risposta alla proposta di Kkr.

Un quadro complesso, che già nelle prossime ore potrebbe iniziare a trovare qualche punto fermo. La decisione del cda sull’offerta di Kkr, in un senso o nell’altro, sembra destinata a segnare le sorti alla compagnia telefonica. Un via libera all’operazione americana aprirebbe una serrata trattativa con il governo, uno stop potrebbe accelerare l’uscita di Gubitosi, secondo fonti autorevoli interpellate da Fortune Italia, “già sostanzialmente preparata dagli sviluppi dell’inizio del weekend”.

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