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Juve, non solo plusvalenze. Si indaga su Ronaldo

Non solo accertamenti sulle plusvalenze della Juve da 322 milioni di euro complessivi. Ma anche la ricerca di documenti e scritture private relative al contratto e retribuzioni arretrate con Cristiano Ronaldo, che ha lasciato il club per il Manchester United a fine agosto.

Dunque, si allarga il raggio di azione della Guardia di Finanza (su indicazione della Procura di Torino, dopo che il caso è stato portato alla luce da Consob e Covisoc), che qualche ora fa ha perquisito la sede della Juve (gli uffici di Torino e Milano) per ottenere la documentazione sulle 42 operazioni di mercato legate agli ultimi tre anni che hanno portato a indagare per falso in bilancio diversi dirigenti bianconeri, partendo dal presidente, Andrea Agnelli, sino al vicepresidente Pavel Nedved, poi l’ex direttore sportivo Fabio Paratici (ora al Tottenham) e altre tre figure dirigenziali.

“False comunicazioni delle società quotate ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti”, si legge nel comunicato della Procura di Torino. Ma ora c’è l’ombra anche sui contratti di Ronaldo. Tra i documenti, una scrittura privata, la “carta famosa che non deve esistere tecnicamente”, ovvero uno dei passaggi a disposizione della Procura torinese, ottenuto con intercettazioni ambientali. Il calciatore portoghese che non fa parte del registro degli indagati. Come scrive l’Ansa, secondo la Procura di Torino la Juve sarebbe “una macchina ingolfata” a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. Da quanto emerge dalle intercettazioni – come scrivono i magistrati nel decreto di perquisizione – “si è avuto conferma in merito alla gestione malsana delle plusvalenze, voce di ricavo caratteristica della gestione sportiva, talvolta utilizzata quale autentico strumento salva bilanci”.

Nel corso dell’inchiesta denominata Prisma sono state svolte intercettazioni telefoniche.

PLUSVALENZE: I PRECEDENTI

Sul tema plusvalenze, la materia è magmatica, perché è assai complicato assegnare una valutazione precisa a un atleta, con le numerose condizioni che possono influire su una trattativa. E se per Inter e Milan non c’è stato luogo a procedere nel 2003/2004, potrebbe incidere il caso Chievo, che è stato penalizzato di tre punti dalla Corte d’Appello per “reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile”, sentenza confermata in sede di Collegio di Garanzia. Ma va ricordato che la richiesta iniziale era di 15 punti di penalizzazione per i veronesi da parte della Procura federale.

LE CONSEGUENZE PER LA JUVE

Secondo la Procura di Torino, il sistema delle plusvalenze sarebbe stato messo in piedi dall’ex ds Paratici, ma ne sarebbero stati a conoscenza gli altri dirigenti indagati. In ogni caso, se fosse accertato il falso in bilancio per il club bianconero la vicenda sarebbe assai più spinosa. Se invece fosse accertata solo la responsabilità dei sei dirigenti della Juventus, si resterebbe nell’ambito della giustizia sportiva.

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