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Unicredit, il piano di Orcel piace al mercato (e ai soci)

Il nuovo piano industriale di Andrea Orcel piace al mercato. E, soprattutto, ai soci. Unicredit ha presentato obiettivi strategici sopra le attese, con “una remunerazione degli azionisti di almeno 16 miliardi totali per il periodo 2021-2024, con distribuzione annuale in linea con la generazione organica di capitale per ogni rispettivo esercizio di riferimento”.

“La nostra rete pan-europea di 13 banche leader e la pluralità di talenti interni al Gruppo saranno unite da una comune ragion d’essere: dare alle nostre comunità le leve per il progresso. Stiamo investendo nel settore del digitale e dei dati e nel nostro business, riportando i clienti al centro, definendo un nuovo modo di lavorare per i nostri dipendenti e perseguendo un modello a basso assorbimento di capitale con la sostenibilità integrata a tutti i livelli”, le parole del Ceo, che ha evidenziato il messaggio chiave: “Con questa strategia otterremo rendimenti significativamente più elevati e in progressiva crescita per i nostri azionisti, facendo crescere il nostro business e mantenendo una solida posizione di capitale”.

Questo piano, ha aggiunto Orcel, “non si limita al breve termine, ma ci prepara anche al successo e alla stabilità nel lungo periodo, oltre il 2024. Sono orgoglioso di guidare UniCredit attraverso la prossima fase di crescita e creazione di valore per tutti i nostri stakeholder e so che vinceremo, nel modo giusto, insieme”.

La risposta del mercato

Il titolo Unicredit ha chiuso la giornata a Piazza Affari con un rialzo del 10,8%.

Il piano in sintesi

Crescere nelle nostre aree geografiche e sviluppare la rete di clienti, trasformando il modello di business e il modo in cui operiamo

  • Crescita di qualità, sia rispetto alla clientela attuale che ai nuovi clienti;
  • Sviluppo di prodotti e servizi best-in-class, internamente o con partner esterni;
  • Crescita del business a basso assorbimento di capitale, con focus su prodotti e servizi a valore aggiunto per i clienti;
  • Efficienza selettiva a livello di costi per finanziare investimenti e assicurare la leva operativa.

Conseguire economie di scala dalla nostra rete di banche, attraverso una trasformazione tecnologica incentrata su Digital & Data e integrando la sostenibilità in tutte le nostre azioni

  • Portare le nostre 13 banche ad agire come un Gruppo pienamente integrato;
  • Gestione centralizzata laddove produce valore; responsabilizzazione delle banche locali all’interno di chiari modelli di rischio e di comportamento;
  • Ridisegnare il modello operativo: riportare all’interno le competenze chiave;
  • Nuovo modo di lavorare, incentrato sui clienti e su piattaforme comuni;
  • Essere d’esempio nelle azioni che compiamo: puntare agli stessi standard di eccellenza che cerchiamo in coloro con cui facciamo business;
  • Dotarci di tutti gli strumenti necessari per sostenere i nostri clienti e le nostre comunità nella transizione verso un modo di operare più sostenibile sia per l’ambiente che per la società.

Guidare la performance finanziaria tramite tre leve interconnesse sotto il pieno controllo manageriale

  • Costi: ottenere entro il 2024 una riduzione di costi di €0,5 miliardi in valore assoluto, al netto di €0,6 miliardi di investimenti (Digital & Data e business) e di €0,5 miliardi di inflazione. Investimenti per €2,8 miliardi in Digital & Data 6 nell’arco del piano;
  • Capitale allocato: generare capitale organicamente3 per circa 150 punti base all’anno grazie alla crescita della redditività e ad un modello a basso assorbimento di capitale, all’allocazione ottimale del capitale e alla gestione attiva del portafoglio trainata dalla massimizzazione del RoTE2;
  • Ricavi netti: €1,1 miliardi di ricavi netti in più per portare la redditività sopra il costo del capitale, principalmente grazie alle commissioni e a un recupero nella quota di mercato.

Il nuovo modello di business consente una forte generazione organica di capitale3 con una distribuzione agli azionisti4 significativamente maggiore e in progressiva crescita4, mantenendo o eccedendo un robusto CET1 ratio del 12,5-13 per cento 

  • Remunerazione degli azionisti4 di almeno €16 miliardi totali per il periodo 2021-2024, con distribuzione annuale in linea con la generazione organica di capitale3 per ogni rispettivo esercizio di riferimento;
  • Per il 2022 si prevede una distribuzione di €3,7 miliardi (relativa al FY2021), composta da un dividendo cash pari al 30 per cento circa dell’Utile netto sottostante  e riacquisti di azioni per la parte restante;
  • In base alle assunzioni del piano, la distribuzione totale relativa al FY2022 è prevista in linea o superiore a quella per il FY2021, con un progressivo aumento a partire dal FY2023. Il dividendo in contanti annuale per il FY2022 è atteso al 35 per cento dell’Utile netto e per gli anni successivi ad almeno il 35 per cento dell’Utile netto con la parte restante in riacquisti di azioni;
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