NF24
Cerca
Close this search box.

Anche ‘l’oracolo’ Warren Buffett investe in una banca crypto friendly

bitcoin critpovalute

Forse dopo tutto la criptovaluta non è un “veleno per topi”. A usare questa definizione in passato è stato Warren Buffett, il famoso investitore chiamato ‘l’oracolo di Omaha’ perché capisce le cose prima del resto del mercato. Ma ora i suoi soldi dicono che non la pensa più così.

In particolare, la sua società Berkshire Hathaway, ha acquistato azioni in una banca digitale che si concentra proprio sulle criptovalute.

Berkshire Hathaway ha reso pubblico il suo investimento con un deposito Sec all’inizio di questa settimana. Ha rivelato che ha acquistato 1 miliardo di dollari in azioni di Nubank, una banca digitale con sede in Brasile, la più grande nel suo genere in America Latina.

Nubank è una cosiddetta neobank, un tipo di banca che opera al di fuori delle regole del sistema bancario tradizionale. L’unità NuInvest consente agli utenti di investire denaro in un ETF (exchange-traded fund) Bitcoin, sfruttando uno spazio finanziario che i leader di Berkshire in passato hanno criticato.

Il presidente e Ceo, come si diceva, aveva definito le criptovalute “veleno per topi” e una risorsa improduttiva che “non ha alcun valore unico”. Anche Charlie Munger, partner di lunga data di Buffett e vicepresidente di Berkshire Hathaway, non ha esitato a esprimere le sue nette opinioni. Recentemente aveva dichiarato di desiderare che la criptovaluta “non fosse mai stata inventata” e ha persino sostenuto che di non volere alcun matrimonio con un trader di criptovalute nella sua famiglia.

Munger ha una particolare avversione per Bitcoin, la criptomoneta più scambiata, una volta l’ha definita “disgustosa e contraria agli interessi della civiltà”. Ha sostenuto anche la decisione della Cina di vietarne il commercio  nel Paese e ha invitato gli Stati Uniti ad adottare misure simili.“I cinesi hanno preso la decisione corretta, che è semplicemente vietarli”, ha affermato una volta.

Ma anche se i proprietari hanno espresso il loro personale disprezzo per il mercato delle criptovalute, il recente investimento in Nubank non è il primo di Berkshire Hathaway. Infatti, ha già acquistato una partecipazione di 500 milioni di dollari nella stessa banca la scorsa estate, mesi prima che la società venisse quotata nel dicembre 2021. All’epoca, Nubank aveva sostenuto che si trattava del più grande investimento singolo che la banca fintech avesse mai ricevuto.

Poiché l’anno scorso Berkshire ha aumentanto i suoi investimenti nella sfera delle criptovalute, la società ha anche abbandonato alcune delle sue altre attività finanziarie più tradizionali. Nello stesso deposito Sec che mostra  l’investimento di 1 miliardo di dollari in Nubank, Berkshire ha rivelato di aver venduto oltre 3 miliardi di dollari nelle sue azioni di Visa e Mastercard.

Forse Buffett e Munger provano una personale avversione per la criptovaluta, ma a quanto pare vedono molte opportunità nei fornitori di servizi finanziari digitali come Nubank.

C’è un’enorme concorrenza tra le banche digitali emergenti in America Latina, dove gran parte della popolazione si sente non assistita a sufficienza dal tradizionale sistema bancario e finanziario. Aziende come Nubank stanno cercando di attingere a un enorme potenziale mercato di persone in gran parte insoddisfatte del sistema esistente.

“Ci sono così tante opportunità nella regione [dell’America Latina]. La combinazione tra la grande estensione della popolazione, pessime esperienze per i clienti e commissioni molto alte, non ha eguali”, ha detto a Fortune la cofondatrice di Nubank, Cristina Junqueir,a lo scorso giugno. “In tutto il mondo non c’è posto che sia più adatto per le aziende fintech di avere grandi opportunità”.

L’articolo originale è su Fortune.com

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.