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Tra chatbot e dati, anatomia delle aziende dell’AI italiana

intelligenza artificiale ai in azione

Sappiamo che l’intelligenza artificiale trasforma qualsiasi settore produttivo, con un’estensione che ormai va ben al di là del mondo delle imprese. Ma parliamo comunque di un mondo in cui sono le applicazioni concrete a guidare il cambiamento: quali sono allora le tecnologie di intelligenza artificiale più prodotte dalle aziende italiane? Chi pensa solo ad automi intelligenti ogni volta che sente parlare di AI resterà deluso: la robotica c’è, ma è solo una parte del mondo dell’AI italiana.

Lo rivelano i dati dell’osservatorio di Iass, Intelligenza artificiale spiegata semplice, che ha intervistato 42 aziende italiane che producono soluzioni di intelligenza artificiale (per un totale di più di 50 mln di euro di fatturato), che rivelano quali siano i prodotti e le attività del tessuto imprenditoriale AI italiano. Senza dimenticare le dimensioni attuali del panorama intelligenza artificiale: secondo l’osservatorio Ai del Polimi, siamo arrivata a un giro d’affari da 380 mln di euro, con una crescita del 21% nel 2021.

“Il questionario ha posto 8 domande ai nostri interlocutori”, dicono da Iass. “Ci hanno permesso di definire meglio le tecnologie prodotte, le previsioni di crescita in termini di fatturati, le aree principali in cui le stesse intendono investire nel 2022 ed i canali di distribuzione utilizzati.

La prima domanda è riferita a quali soluzioni AI compongono l’offerta: “Il 66,67% delle aziende del nostro campione offrono soluzioni di Natural Language Processing and Understanding, seguite da soluzioni di Intelligent data processing (54,76%)”. Regnano incontrastate quindi le applicazioni che usano l’intelligenza artificiale per comprendere il linguaggio naturale, seguite da quelle necessarie all’elaborazione dei dati e quelle che incontriamo sempre più spesso quando riceviamo assistenza automatica su un ecommerce: i chatbot, che sono tra le applicazioni più redditizie per le aziende AI italiane.

 

Tabella 1. Valori % rispetto alle tecnologie IA in portfolio dalle 42 aziende.

“Tra le più promettenti ed emergenti tecnologie IA segnaliamo la Generative AI che quest’anno è presente nel 19,05% delle aziende che producono AI, quindi si presume che nel 2022 vedremo un fiorire di soluzioni di Generazione di contenuti testuali, video etc”, dicono da Iass.

Ovviamente ogni azienda potrebbe non limitarsi a un solo campo di applicazione, quindi nel sondaggio è stata data la possibilità di indicarne diversi. Nel grafico 1 il valore % di ogni singola voce è riferita alla somma totale delle scelte indicate dalle aziende partecipanti (129 scelte in totale).

Grafico 1. La composizione del portfolio servizi AI offerti. Courtesy Iass.

 

 

I clienti dell’AI italiana

 

Ma quali sono i settori dove le aziende oggetto del sondaggio hanno venduto di più? A guidare la classifica è la finanza, tra banche, pagamenti e assicurazioni, seguita da energia, logistica e commercio.

 

Tabella 2. Valori % rispetto ai settori in cui sono state applicate le tecnologie IA in portfolio dalle 42 aziende. Courtesy Iass.

“A trainare l’adozione delle tecnologie di artificial intelligence in Italia sono le aziende che operano nel Banking, nell’Insurance e nelle Utility”. C’è stata poi una “risalita del Retail e dei Services che scalano la classifica dei principali settori che usano AI”, dice Iass.

Le aziende interpellate dal sondaggio hanno registrato un fatturato da 54 mln di euro nel 2021, con luna crescita media del +108% rispetto al 2020. “Un dato sicuramente molto incoraggiante a cui si aggiunge anche la loro previsioni di fatturato per il 2022 (anno in corso): il valore medio dichiarato è pari al +142% rispetto a quello del 2021”. Per approfondire la composizione del fatturato del 2021 il sondaggio ha anche chiesto quale fosse  la tecnologia che ha contribuito almeno al 50% del fatturato: le applicazioni più redditizie sono quelle dei virtual assistant, i chatbot, e del data processing.

Fatturato prevalente (+ del 50%). Courtesy ‘Intelligenza artificiale spiegata semplice’

 

 

Come distribuiscono i propri servizi e piattaforme le aziende che le producono? Quali sono i canali di vendita? “Dalla nostra ricerca evince che il 90% arriva direttamente sul mercato vendendo le soluzioni alle aziende end-users; il 65% circa si avvale anche di aziende di filiera (es: system integrator, sviluppatori software, sviluppatori hardware, aziende di consulenza, etc.) mentre solo circa il 12% copre anche il mercato dei consumatori finali (B2C)”, dicono gli autori del sondaggio.

 

Altra metrica importante per capire come sarà il 2022 dell’AI italiana: gli investimenti. “Per concludere la nostra ricerca abbiamo chiesto alle aziende quali sono le aree/funzioni aziendali interne in cui prevedono di investire maggiormente nel 2022”. A prendere la fetta più grossa degli investimenti sarà l’assunzione di nuovo personale, seguita a ruota da investimenti di ricerca e sviluppo, per rafforzare ed innovare i propri servizi. Solo 1 azienda su 5 dichiara che investirà di più in marketing e vendite, mentre solo il 5% circa investirà in formazione dei propri dipendenti. Fanalino di coda gli investimenti in Customer Care, aumenteranno solo per il 2,4% delle aziende produttrici.

Grafico 3. Aree/Funzioni aziendali in cui investiranno nel 2022.

 

 

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