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Come cambierà Twitter nell’era Musk

Dopo settimane di tira e molla, Elon Musk ha infine firmato un accordo da 44 mld di dollari per acquistare Twitter. Ma rimangono ancora grandi domande su quale direzione prenderà l’azienda sotto la guida di uno dei miliardari più eccentrici e schietti del mondo.

L’imprenditore tech Musk irrompe nello spazio dei social media dopo che Twitter ha accettato la sua offerta di acquistare l’azienda. Come suo nuovo proprietario, cercherà di implementare la sua personale visione per la piattaforma di social media risolvendo quelli che considera i suoi punti deboli.

Nel fare la sua “offerta migliore” per acquistare Twitter all’inizio di aprile, Musk ha detto che intendeva reclamare il suo status di “piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo”. L’offerta è arrivata dopo aver criticato le regole di censura di Twitter e il numero di bot che pubblicano sul servizio.

Ora che l’accordo è andato a buon fine e Twitter è destinato a diventare una società privata di Musk, vengono sollevate domande su quali cambiamenti  il miliardario intenda apportare.

Ci sarà una posizione più morbida sulla moderazione dei contenuti?

La più grande lamentela di Musk con Twitter è stata il modo in cui il servizio modera i contenuti, che, secondo lui, equivale a soffocare la libertà di parola.

Il nuovo proprietario di Twitter si era precedentemente espresso contro la società che vieta a titolo definitivo gli utenti che infrangono le regole, suggerendo invece un “time out“. Ha detto che vieterebbe solo i contenuti illegali, ma non si è pronunciato su un’eventuale proibizione di contenuti razzisti, molesti e una serie di altri argomenti discutibili.

Twitter avrà un pulsante “modifica”?

All’inizio di aprile, Musk ha chiesto ai suoi follower su Twitter se pensassero che la piattaforma dovesse aggiungere un pulsante di modifica che avrebbe consentito agli utenti di correggere errori di battitura nei loro post e apportare altre modifiche. La risposta era stata un clamoroso sì, con il 73,6% degli intervistati che si è dichiarata favorevole.

Durante un’intervista sul palco a una conferenza Ted, il 14 aprile, Musk ha dato seguito al sondaggio confermando il suo sostegno all’introduzione di un pulsante di modifica.

Twitter ha già sperimentato una funzione di modifica per gli utenti che pagano per il suo speciale abbonamento “Blue”, ma Musk sembra voler rendere universale la possibilità di modificare i post.

Twitter aprirà il suo algoritmo?

Anche durante l’intervista a Ted (e in un altro sondaggio online), Musk ha ragionato sul fatto che Twitter dovrebbe rendere open source il suo algoritmo. Un algoritmo di quel tipo renderebbe pubblico il codice utilizzato da Twitter per determinare quali tweet promuovere e quali nascondere dai feed degli utenti. Questa modifica al software di Twitter renderebbe visibile anche il ruolo dei programmi per computer nella moderazione e nel controllo dei contenuti sulla piattaforma.

Twitter avrà meno truffe?

Una delle maggiori lamentele di Musk con Twitter è stato l’enorme numero di bot che pubblicano sul sito fingendosi persone reali.

“Se la nostra offerta su Twitter ha esito positivo, sconfiggeremo i bot o moriremo provandoci!”, ha twittato di recente.

Musk ha promesso di eliminare i bot, facilitare l’autenticazione degli utenti umani e persino eliminare il gran numero di truffe crittografiche sul servizio, anche se deve ancora fornire dettagli su come pensa di ridurre il problema.

L’azienda si concentrerà maggiormente sulle entrate degli abbonamenti?

Musk ha affermato che non sta acquistando Twitter per i soldi, ma ha segnalato che adeguerà il modello di reddito dell’azienda per concentrarsi meno sugli annunci pubblicitari e spingendo, per quanto possibile, sugli abbonamenti.

Gli utenti bannati saranno riabilitati?

I problemi di Musk con la censura di Twitter ruotano in gran parte attorno alla policy della società che banna unilateralmente qualsiasi utente che ritenga abbia violato gravemente le sue regole, incluso l’ex presidente Donald Trump all’indomani delle rivolte di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Non è ancora chiaro se Trump, o altri utenti bannati, possano tornare su Twitter, ma esiste sicuramente una possibilità, e diversi repubblicani e membri della famiglia Trump hanno già iniziato a celebrare l’idea che l’ex presidente torni sulla piattaforma.

Se l’account di Trump dovesse essere riattivato, potrebbe anche aprire la strada al ritorno di altri utenti bannati, come la rappresentante degli Stati Uniti Marjorie Taylor Greene, che è stata bandita a gennaio dopo aver violato la politica sulla disinformazione Covid-19 di Twitter.

L’articolo originale è su Fortune.com.

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