NF24
Cerca
Close this search box.

Musk-Twitter: l’accordo dell’anno andrà a buon fine?

elon musk

L’uomo più ricco del pianeta con in mano uno dei social più importanti: era normale che la vicenda fosse destinata a dominare le chiacchiere dei mercati. Ma adesso ci sono nuove domande: l’affare dell’anno andrà a buon fine?

“È tutto ciò di cui si parla”, ha detto un consulente di una banca di investimento con sede a Londra dell’offerta di 44 mld di dollari di Elon Musk per Twitter. Clienti investitori, analisti, banchieri d’investimento, stanno tutti osservando affascinati gli alti e bassi del prezzo delle azioni di Twitter e quello di Tesla, ha detto il consulente a Fortune.com. E vedono tutti la stessa cosa: i mercati danno all’affare quote sempre peggiori.

Iniziamo con il prezzo delle azioni di Twitter. Giovedì ha chiuso a 49,11 dollari, in rialzo dell’1,1% per la sessione, ma ha sottoperformato notevolmente il Nasdaq, listino tecnologico per eccellenza, che è salito del 3,1%. Twitter è arrivato a scambiare il 9,4% al di sotto del prezzo di offerta di Musk di 54,20 dollari. In effetti, gli investitori si sono allontanati dalle azioni di Twitter da quando il gigante dei social media ha approvato l’offerta ‘all-cash’ di Musk lunedì.

Altra notizia: Musk ha venduto altri 4 mld di dollari in azioni Tesla, un ulteriore segno, come se gli investitori ne avessero bisogno, che il miliardario rimane veramente determinato ad acquistare Twitter.

Il fatto che così tanti investitori non siano disposti a credere alla buona riuscita dell’operazione la dice lunga. Ecco un modo per vedere la questione: se va a buon fine, l’offerta di 54,20 dollari per azione di Musk garantisce un ritorno al rialzo di quasi il 10% per gli azionisti di Twitter (guardando le ultime quotazioni). Con i titoli tecnologici impantanati in un mercato ribassista e la Federal Reserve pronta a inasprire le politiche, dove altro i ‘bulls’ della tecnologia troveranno un guadagno del genere?

Ma alcuni investitori di Twitter stanno almeno scommettendo sulle probabilità che Musk si allontani dall’accordo.

“Non è raro che le azioni di una società crollino dopo aver accettato una vendita”, afferma Robert Schein, chief investment officer di Blanke Schein Wealth Management, una società di gestione patrimoniale con sede a Palm Desert, California. “C’è sempre il rischio che una transazione fallisca”.

“C’è un rischio elevato che questo accordo non vada a buon fine”, continua, “perché è di alto profilo e al centro dell’attenzione”. Come ha detto un altro investitore a Fortune.com. “Nulla è privo di drammi nel mondo di Elon Musk”.

L’arbitraggio necessario in caso di fusioni è un’altra spiegazione del perché le azioni della società target di un’acquisizione cadono nei primi giorni. Gli investitori potrebbero vedere un’opportunità per realizzare un rapido profitto vendendo dopo l’aumento iniziale del prezzo delle azioni, quando viene annunciato per la prima volta un accordo. In seguito, se l’accordo sembra sicuramente concluso, possono riacquistare se il prezzo delle azioni della società target rimane al di sotto del prezzo di offerta dell’acquirente.

Tim Pagliara, chief investment officer di CapWealth, una società di gestione patrimoniale con sede a Franklin, Tennessee, ritiene che l’attività di arbitraggio spieghi in parte la scarsa prestazione di Twitter in Borsa.

Un segnale di pericolo, dice, è la ‘break-up fee’ di 1 mld di dollari incorporata nell’accordo. “Se fosse di 5 miliardi”, continua, “il prezzo delle azioni di Twitter sarebbe probabilmente più alto. La stessa sanzione può dare indicazioni sulla probabilità che l’accordo venga concluso”.

Altro problema: le vendite allo scoperto. Il numero di vendite ‘short’ sul titolo Twitter è raddoppiato dall’inizio dell’anno e nelle ultime due settimane è aumentato. Secondo S3 Partners, gli investitori hanno ‘shortato’ più di 7,4 milioni di azioni Twitter nelle ultime due settimane; una scommessa mostruosa da  361,4 mln di dollari sul fatto che il prezzo delle azioni di Twitter scenderà. “Se le posizioni ‘corte’ dovessero superare il 10% del flottante, sarebbe un segnale più significativo della mancanza di fiducia del mercato nella realizzazione dell’accordo”, afferma Schein.

L’articolo completo su Fortune.com

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.