Per decenni, il gaming ha influenzato la nostra cultura, creatività e connessione. Alcuni dei leader più lungimiranti di oggi sono cresciuti in sale giochi affollate, sognavano di essere bloccati in un film come Tron e hanno giocato con il computer di famiglia o la console preferita, dall’Atari 2600 all’ Xbox.
Oggi il rapido progresso e il gaming includono l’online, i dispositivi mobili, i social, il cloud, la realtà aumentata, la realtà virtuale e il metaverso: un mercato che è sulla buona strada per superare i 200 mld di dollari nel 2023.
Per oltre 20 anni le persone si sono divertite attraverso giochi come The Sims e Second Life e, più recentemente, Fortnite, Roblox, Minecraft, Pokemon Go e altri. Questi non sono semplici giochi: sono spazi di gioco virtuali condivisi progettati per incontrarsi, costruire mondi, combattere, acquistare beni virtuali, ballare e anche isolarsi.
Ma cosa significa questa tendenza per il futuro del lavoro? Sorprendentemente, parecchio.
Le aziende possono ora abbracciare il “lavoro” in vari modi per creare appartenenza e promuovere una cultura di connessione, comunità, creatività e produttività. In effetti, coloro che desiderano la trovata più innovativa, diversificata ed eccezionale devono sapere come collaborare e sfruttare la tecnologia per una moltitudine di accordi e realtà dei dipendenti in qualsiasi momento.
L’equilibrio tra bisogni e interessi ha assunto un nuovo significato in un mondo in cui il 73% dei team avrà lavoratori da remoto entro il 2028. Si tratta di accessibilità, flessibilità e continui cicli di feedback per migliorare le esperienze e consentire la produttività, combattendo anche sfide come quelle citate nell’ultimo rapporto State of Remote Work: scarsa comunicazione/collaborazione (17%), solitudine (19%) e difficoltà a rimanere motivati (12%).
Le aziende inizieranno a offrire luoghi e spazi per la collaborazione nelle città in cui risiedono più membri del team, fornendo una base fuori casa per supportare i membri del team nel modo migliore per loro. Sarà importante per le aziende ospitare una forza lavoro mista, creando spazi sicuri in cui le aziende possano stabilire aspettative e gestire il benessere dei dipendenti.
Una forza-lavoro “gamificata”
Secondo un recente studio di Deloitte, la stragrande maggioranza della Generazione Z (87%), dei Millennials (83%) e della Generazione X (79%) gioca ai videogiochi settimanalmente su dispositivi personali e domestici. Mentre alcuni potrebbero pensare che Fortnite sia un gioco da ragazzi, oltre il 60% della comunità di Fortnite ha un’età compresa tra 18 e 24 anni, la stessa fascia demografica che entra nella forza lavoro. In un altro recente sondaggio, oltre il 50% degli appartenenti alla Gen Z prevede di possedere un’attività in proprio entro i prossimi 10 anni.
Questa generazione è cresciuta acquistando beni virtuali ed è nativa digitale. Non sorprende che il gaming stia informando nuovi modelli di business e plasmando il futuro del lavoro in tutti i tipi di impostazioni. Il futuro del lavoro ibrido sta cambiando e l’aggiunta della realtà virtuale al mix di collaborazione remota e in ufficio può creare un nuovo spazio di lavoro dinamico che offre alle aziende il meglio di entrambi i mondi.
I brand stanno esplorando la creazione delle loro identità virtuali per aiutare a personificare i loro valori e convinzioni in un essere virtuale che può apparire dal vivo, in tempo reale, su qualsiasi canale. I comportamenti della forza lavoro in aumento continueranno a guidare queste innovazioni e le evoluzioni del marchio.
Già ci sono aziende che stanno provvedendo ad ampliare le loro strutture organizzative per includere nuovi ruoli come: il direttore dell’ingegneria del metaverso, il capo di web3, il creatore di avatar, l’architetto virtuale.
Mondi misti
Il metaverso non è ancora qui, ma è vicino. Il metaverso e il web3 ricordano i primi giorni di Internet: il potenziale è enorme e non esiste un manuale da seguire.
Stiamo creando il futuro del lavoro ogni giorno. Finora sono state implementate una moltitudine di piattaforme di collaborazione, ognuna con le proprie caratteristiche per soddisfare i diversi gusti della gente. Alcune sono solo VR, altre solo AR, solo eventi, alcune sono ispirate ai giochi retrò e altre potrebbero persino replicare un tradizionale ufficio.
Le piattaforme immersive stanno spingendo il tradizionale ambiente di lavoro in mondi con showroom virtuali, laboratori di test virtuali, riunioni, celebrazioni aziendali e altro ancora, il tutto accessibile da quasi tutti i dispositivi tramite laptop, dispositivo mobile o visore VR.
Con l’aumento del lavoro a distanza, le aziende sono alla ricerca di nuovi modi per collaborare e creare una cultura più connessa. Il senso di comunità portato dal metaverso non è più limitato al solo gioco: man mano che i luoghi di lavoro si evolvono, i lavoratori collaboreranno, creeranno e comunicheranno sempre più nel metaverso.
Mentre gli spazi di lavoro si catapultano nel futuro, il metaverso aiuterà a mantenere il senso umano di connessione e comunità che molti di noi bramano, consentendo al contempo il tipo di flessibilità ed equilibrio che abbiamo anche imparato a conoscere.
Val Vacante è senior director of product innovation di Merkle. L’articolo originale è disponibile su Fortune.com
