Trent’anni, travel blogger, da sette anni in viaggio per il mondo, dal 28 settembre, giorno del suo compleanno, è stata detenuta nella prigione di Evin, a nord di Teheran, fino alla liberazione del 10 novembre. È il carcere dove vengono ristretti prigionieri politici e dissidenti. La giovane romana è stata accusata di aver preso parte alle proteste antigovernative scatenate in tutto il Paese dopo la morte della giovane Mahsa Amini, uccisa dalla polizia morale degli ayatollah perché indossava male il velo.
Dopo un intenso lavoro diplomatico, il 10 novembre Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane.
“Dopo un intenso lavoro diplomatico, oggi la nostra connazionale Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a riportare Alessia dai suoi familiari”, ha scritto la premier Giorgia Meloni su Twitter.
Il ministero degli Esteri si era mosso per liberarla. La trattativa diplomatica era stata impostata sull’espulsione per evitare un lungo processo in Iran.