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Twitter, Musk licenzia altri 200 dipendenti, anche alcuni fedelissimi

Eleon Musk, Ceo Twitter
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Nel fine settimana Twitter ha messo in atto una inattesa ondata di licenziamenti, mentre la società di Elon Musk lotta con il crollo delle entrate e il taglio aggressivo dei costi.

L’Information è stato il primo a dare notizia dei licenziamenti, riportando che sabato 25 febbraio la società ha lasciato a casa almeno 200* dipendenti di diversi dipartimenti, compresi gli ingegneri che si occupano di gestire l’attività del social network. I licenziamenti hanno coinvolto anche “fedelissimi di Musk”, ha twittato Zoë Schiffer, che segue la società per Platformer, aggiungendo che i licenziamenti comprendevano “un sacco di sorprese”.

Ad esempio, tra i licenziati c’è Esther Crawford, amministratore delegato di Twitter Payments. All’inizio di novembre, Crawford aveva twittato: “Quando il tuo team sta spingendo ventiquattro ore su ventiquattro per rispettare le scadenze, può capitare che ti addormenti al lavoro” utilizzando l’hashtag #SleepWhereYouWork.

Martijn de Kuijper, senior product manager, ha twittato che il suo account di posta è stato bloccato. De Kuijper, che ha fondato Revue, una newsletter editoriale che Twitter ha acquisito nel 2021, ha twittato: “Mi sveglio e scopro che la mia e-mail è stata bloccata. Sembra che io sia fuori. Il mio viaggio nella Revue è davvero finito.

Da quando Musk ha rilevato la società a ottobre dello scorso anno, l’organico di Twitter è diminuito di oltre il 70% e la sua principale fonte di entrate, la pubblicità, è diminuita in modo significativo.

In questa situazione di instabilità, l’azienda ha avuto anche problemi tecnici. L’8 febbraio, gli utenti Twitter in tutto il Nord America non riuscivano a inviare messaggi, con un messaggio di errore che diceva che “avevano superato il limite giornaliero per l’invio di tweet”.

“Twitter potrebbe non funzionare. Ci scusiamo per il disturbo. Siamo consapevoli del problema e stiamo lavorando per risolverlo”, ha twittato la società.

Musk ha tentato di trovare altre vie per generare entrate oltre alla pubblicità, ma finora questi sforzi hanno portato pochi miglioramenti alla posizione finanziaria dell’azienda. Tra le iniziative c’è stato Twitter Blue, un servizio di abbonamento mensile che include il segno di spunta blu. Quel servizio ha avuto una partenza difficile quando i troll lo hanno usato per fingersi brand e celebrità. Secondo l’Information, fino a metà gennaio soltanto 180.000 utenti si erano iscritti al servizio.

Molti inserzionisti erano diffidenti sulla direzione che avrebbe preso la piattaforma con Musk, uno che descriveva sé stesso come “assolutista della libertà di parola”. Ciò non ha impedito a Musk di intervenire su diversi temi spinosi nel fine settimana, nel bel mezzo dei licenziamenti.

Musk è intervenuto in difesa di Scott Adams, creatore del fumetto “Dilbert”, dopo che i giornali di tutto il paese lo avevano censurato accusandolo di commenti “razzisti”, “pieni di odio” e “discriminatori”. Adams aveva definito alcuni Neri come membri di “un gruppo di haters” da cui i bianchi dovrebbero “scappare”.

Musk ha twittato: “Per un tempo *molto* lungo, i media statunitensi sono stati razzisti contro i non-bianchi, ora sono razzisti contro i bianchi e gli asiatici. La stessa cosa è successa con i college d’élite e le High School in America. Forse possono provare a non essere razzisti”.

Durante il fine settimana Musk ha anche elogiato il monologo di apertura del Saturday Night Live di Woody Harrelson che ha toccato il tema dei vaccini Covid e la pandemia. L’attore ha parlato di una delle “sceneggiature più folli” mai lette.

“Dunque, il film è questo”, ha spiegato l’attore. “I più grandi cartelli della droga del mondo si riuniscono e comprano tutti i media e tutti i politici e costringono tutte le persone del mondo a rimanere chiuse nelle loro case. E le persone possono uscire solo se prendono le droghe del cartello e continuano a prenderle ancora e ancora.

“Ho buttato via la sceneggiatura”, ha poi scherzato. “Voglio dire, chi avrebbe creduto a un’idea così folle? Essere costretti a drogarsi? Lo faccio volontariamente tutto il giorno”

Musk ha twittato in risposta “Sono d’accordo! Bel lavoro@nbcsnl!”

Quando un utente ha scritto: “Preparatevi al tracollo”, Musk ha risposto: “Forse [i media] non si rendono conto che la loro propaganda è sbagliata?”

Musk è intervenuto anche sulle origini della pandemia dopo che il Wall Street Journal, domenica, ha riferito che il Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti propendeva per la teoria della fuga del virus da un laboratorio, unendosi a tale riguardo all’FBI.

Quando l’imprenditore David Sacks, ex di PayPal, ha condiviso l’articolo e twittato che Anthony Fauci, ex direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, e altri erano responsabili di una campagna di disinformazione sulle origini di laboratorio del coronavirus, Musk ha risposto: “Esattamente”.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

* Abbiamo aggiornato il numero dei licenziamenti nel frattempo salito 200 dipendenti di Twitter, circa il 10% della forza lavoro attuale che è di 2.000 dai 7.500 impiegati prima che il miliardario acquistasse l’azienda lo scorso ottobre. Questo numero è riferito da fonti informate al New York Times. I licenziamenti hanno riguardato doversi figure professionali fondamentali che finora erano state risparmiate dalla scure del patron di Tesla tra le quali ‘product manager’, analisti e ingegneri che assicurano il funzionamento del social media. Sarebbe stata silurata anche Esther Crawford, la direttrice della gestione dei prodotti di Twitter che ha lavorato al famigerato piano del pagamento per la ‘spunta blu’.  

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