In Italia è un settore che vale 650 mln di euro. Fra le aziende leader in Europa c’è l’italiana ISEO Ultimate Access Technologies, realtà che ha puntato su ricerca, sviluppo e innovazione
Il settore della Smart home e, indirettamente, degli accessi connessi vale in Italia 650 mln di euro, un mercato in costante crescita che ha registrato un +29% nel 2021 (dati PoliMi). Fra le aziende del settore, leader in Europa, c’è l’italiana ISEO Ultimate Access Technologies, una realtà di spicco che ha puntato su ricerca e sviluppo e innovazione continua. Delle caratteristiche specifiche di questo mercato in costante evoluzione abbiamo parlato con Massimo Riggio, Chief strategic marketing officer di ISEO.
Quali sono i punti di forza di questo settore, e di un’azienda come ISEO, attiva da oltre 50 anni?
Sicuramente, l’innovazione e la ricerca e sviluppo, a cui l’azienda destina circa il 4% del fatturato annuo. Consapevoli dell’importanza dello sviluppo tecnologico, abbiamo suddiviso la nostra gamma in Mechanical – serrature e porte blindate – e Connected, in cui è prevista la dotazione di microchip, la possibilità di utilizzare telefono, schede, tessere, e il controllo degli accessi anche da remoto. Altri punti di forza sono la qualità del prodotto e la vicinanza al cliente. Negli ultimi anni l’azienda ha puntato ad una maggiore consapevolezza e valorizzazione del brand. Abbiamo infatti investito sul marchio per raccontare la nostra identità, la nostra mission: Unlock your freedom to move, portare cioè il valore della sicurezza verso la libertà di movimento. Nel settore esistono tre grandi player globali e in Europa, ISEO è tra i leader di un mercato costituito da diverse aziende: il fatto di avere comunicato al meglio l’identità della marca ci ha permesso di attivare una narrazione nuova e più approfondita rispetto alle qualità del nostro prodotto, che sottolinei anche i benefici dell’utilizzo per l’utente finale. Un altro punto di forza di ISEO è l’internazionalizzazione: l’80% del fatturato proviene dall’estero, e in generale abbiamo registrato una crescita di circa il 10% lo scorso anno, lanciando nove nuove gamme di cilindri, quasi tutte con brevetto internazionale.
ISEO è una family company con impronta internazionale, 14 società, diverse sedi in Europa. Nel settore delle soluzioni meccaniche e connesse per la gestione degli accessi, cosa significa anticipare l’evoluzione del mercato?
Il nostro centro di produzione storico si trova in Italia e realizza la parte più consistente della produzione di cilindri. Abbiamo poi un sito produttivo in Germania, uno in Romania e due aree per l’assemblaggio in Francia e Spagna. Siamo posizionati nella fascia medio alta del mercato, in alcuni casi anche premium, e questo significa che la qualità e la vicinanza al cliente sono sempre in primo piano.
In questo contesto, anticipare il mercato significa capire il mercato. Il mondo del controllo accessi si è sviluppato fortemente negli ultimi anni e ISEO non poteva che giocare d’anticipo, investendo nell’innovazione: nel 2021, infatti, è stata acquisita Sofia Locks, una startup nata nel 2015 da una costola del PoliMi, specializzata nel ‘PropTech’- dall’unione dei termini “property” e “technology”. Il modello di business di Sofia Locks applica le tecnologie digitali al settore immobiliare ed è facile rilevarlo in alcuni edifici a Milano, per esempio nell’area delle Tre torri, i cui accessi in alcuni casi sono gestiti con i nostri cilindri elettronici.
Ogni mercato ha le sue richieste ed esigenze, come il cilindro a chiave verticale F6 Extra S3 pensato per l’Uk. Anche durante Covid l’azienda ha saputo proporre soluzioni di aperture ‘anti contagio’. Ci racconti come vengono intercettate e realizzate le singole istanze.
L’idea sviluppata in pandemia riguardava la copertura anti-batterica per maniglioni antipanico e maniglie, che noi abbiamo applicato estendendo il concetto anche al controllo accessi.
Rispetto ai mercati, intercettiamo le tendenze grazie al lavoro del product management che si basa sull’ascolto, sulle relazioni commerciali e sulla voice of customer. Le varie esigenze vengono poi dimensionate, incrociate con i dati di mercato per ottenere, infine, un progetto economicamente sostenibile.
Dal momento del concept fino al lancio di un prodotto possono passare in media 2/3 anni; sviluppare un prodotto utilizzabile, con i dovuti adattamenti, in tutti i mercati fa parte della professionalità della nostra azienda.
Si consideri che per ogni mercato ci sono standard diversi, normative differenti, anche gli spessori delle porte cambiano, e così le certificazioni.
Parliamo di prodotti: avete appena lanciato Argo 3.1, nuova release di Argo 3.0, rivolta al settore residenziale, e poi ricordiamo V364 per clienti commerciali e industriali. Cosa distingue i vostri prodotti rispetto all’offerta media del mercato?
Sono prodotti verticali, con la parte hardware che viene installata presso il cliente, sia on-premise che in cloud con i massimi livelli di sicurezza e crittografia.
Nello specifico, Argo è la soluzione ideale per gestire l’ambito residenziale o gli ambienti ‘light commercial’, come i bed & breakfast, i negozi, i piccoli uffici, le aziende e gli studi professionali: si tratta di un sistema di gestione degli accessi da remoto che racchiude i più innovativi standard di sicurezza e consente, al tempo stesso, la massima libertà di movimento e comodità d’uso. Una funzionalità che distingue l’aggiornamento software Argo 3.1 rispetto ai precedenti è il comando vocale che consente anche agli ipovedenti di controllare gli accessi con l’ausilio del telefono, che può diventare alternativo rispetto a card o tag.
Per utilizzare Argo è sufficiente installare su smartphone l’applicazione gratuita, attraverso la quale è possibile gestire e controllare in locale i dispositivi Bluetooth Smart 4.0 e 5.0, e da remoto i dispositivi Bluetooth Smart 5.0 per mezzo dello Smart Gateway.
Possono essere inviate delle ‘mobile credential’ personalizzate e con tempi di utilizzo definiti, a seconda del profilo dell’utilizzatore, e con un controllo del gestore attraverso delle app dedicate.
