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SOS della ministra del lavoro Calderone: un milione di posti da coprire nelle imprese italiane

quite quitting lavoro insoddisfatto

Un milione di posti di lavoro. A tanti ammontano, secondo una stima della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, i lavoratori che le imprese italiane non riescono a trovare “mentre abbiamo tante persone che sono fuori dal circuito lavorativo”. L’obiettivo, per Calderone, è quello di “dare a ogni cittadino italiano l’opportunità di lavorare” prima di fare altri ragionamenti sul bisogno di lavoratori stranieri.

La richiesta di più manodopera dall’estero era arrivata, da ultimo, dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, convinto che “senza dubbio” il mercato del lavoro italiano abbia bisogno di immigrati.

“Del resto, in questi giorni, lo stesso Def per il 2023 ricorda l’effetto significativo dell’immigrazione sulla popolazione residente da età lavorativa e quindi sull’offerta di lavoro”, aveva dichiarato Sangalli. Stando ai dati dell’organizzazione, tra il 2011 e il 2022, in Italia sono spariti oltre 600mila lavoratori potenziali della fascia tra 18 e 30 anni, i più occupabili, per esempio nelle attività stagionali. Sarebbe questo, secondo Confcommercio, uno dei principali motivi della carenza dei lavoratori, insieme alle insufficienti competenze dei candidati per mancanza di formazione e di politiche attive.

Il tema è al centro dell’attenzione del governo e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, punta a incentivare le famiglie a mettere al mondo figli, e scommettere sulla grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile come prima ricetta per invertire i trend di demografia e occupazione, come ha detto martedì al Salone del Mobile di Milano.

L’altro asse su cui intervenire per rispondere alla carenza di lavoratori sono le politiche attive e la formazione per avviare i lavoratori “a lavori che ci sono e non a lavori che non ci sono o che sono pensati rispetto a logiche del passato”, ha spiegato Calderone.

Su questo fronte il governo sta lavorando al nuovo liceo del made in Italy. Il ministro delle imprese, Adolfo Urso, ha annunciato che sarà istituito con la legge quadro sul made in Italy che conta di presentare entro un mese in consiglio dei ministri, poi partirà la programmazione con le regioni. “Mi auguro che, già nel 2025, ci possa essere un liceo del made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali”, è il suo auspicio. 

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