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Adr, bond ‘sostenibile’ da 400 mln di euro

Marco Troncone AdR Fortune Italia

Un sustainability-linked bond da 400 mln di euro e 10 anni di durata: Aeroporti di Roma ha concluso il collocamento dello strumento finanziario che collega il costo del debito ai risultati di sostenibilità raggiunti dall’azienda che gestisce gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.

Adr dice che le richieste sono state di quasi 5 volte l’offerta e, gli ordini complessivi hanno raggiunto circa 1,9 miliardi di euro: il 95% di quelle richieste è arrivato da investitori esteri. Adr ora ha una quota di debito sostenibile che supera ormai il 60% (percentuale che potrebbe ulteriormente incrementare in funzione dei risultati di una Tender Offer contestualmente avviata da Adr).

L’Ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone (nella foto in evidenza), dice che “lo strumento del sustainability-linked bond rafforza i profili di credibilità e trasparenza che devono caratterizzare i piani di transizione ambientale del settore. Questa sarà una direttrice portante anche a sostegno del nostro piano di sviluppo di medio-lungo termine, per coniugare al meglio i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale con il rafforzamento della competitività di un settore strategico per il Paese”.

Adr, bond da 400 mln: i dettagli

Non è la prima volta che Adr utilizza uno strumento del genere: già nel 2021 aveva emesso il primo Sustainability-Linked bond al mondo di un gestore aeroportuale, e un Green Bond nel 2020.

Ma cosa è un sustainability-linked bond? A differenza del green bond, che si usa per finanziare determinati progetti sostenibili, con questo strumento i meccanismi di rimborso degli investitori sono collegati agli obiettivi di sostenibilità dela società che ha emesso l’obbligazione, come la riduzione delle emissioni di CO2. Intanto, quindi, la società finanzia le proprie iniziative ‘sostenibili’.

Nel caso di Adr, sulle emissioni di ‘Scope’ 1 e 2 (cioè le emissioni provocate direttamente dalla società) il piano prevede il raggiungimento di zero emissioni nette nel 2030, “principalmente attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, la decarbonizzazione della flotta autoveicoli tramite l’elettrificazione o l’utilizzo di biocarburanti e la conversione della centrale di cogenerazione attualmente alimentata a metano”, dicono da Adr.

Per quanto riguarda invece lo Scope 3, cioè le emissioni non generate direttamente dall’aeroporto, l’obiettivo è una riduzione del 30% nel 2030 (dal 2019), delle emissioni di CO2 per passeggero. Emissioni legate principalmente all’accessibilità presso l’aeroporto di Fiumicino. Per questo tipo di emissioni, le iniziative riguarderanno ad esempio l’installazione di oltre 5.000 punti di ricarica per veicoli elettrici e l’intermodalità con il ferro, ovvero il potenziamento della capacità della stazione ferroviaria in aeroporto.

“La certificazione, da parte di SBTi (the ‘Science-Based Target initiative’), dei target di decarbonizzazione del gruppo Mundys, che come noto include anche ADR, è in fase molto avanzata, e ADR si impegnerà a tenere aggiornato il proprio framework con obiettivi progressivamente crescenti, anche sullo scope 3”, dicono da Adr.

Bond Adr, cedola al 4,87%. E arriva la tender offer

L’emissione da 400 mln di euro prevede il rimborso in un’unica soluzione in data 10 luglio 2033 ed il pagamento di una cedola annua a tasso fisso pari al 4,875%. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,119% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4,989%. La data prevista per il regolamento dell’emissione è il 10 luglio prossimo. Il prestito obbligazionario sarà quotato presso la Borsa irlandese. È inoltre atteso che al prestito obbligazionario sia assegnato un rating in linea con quello di ADR (“Baa2” da Moody’s, “BBB” da S&P e “BBB-” da Fitch).

In caso di mancato conseguimento di uno o più obiettivi di sostenibilità (SPT) nell’anno di osservazione è prevista l’applicazione di uno step-up sulla cedola a partire dalla cedola pagabile nel luglio 2031 e fino a scadenza: in particolare, step-up di 20 punti base per anno in caso di mancato raggiungimento di un solo SPT, step-up di 30 punti base per anno in caso di mancato raggiungimento di due Spt o step-up di 40 punti base per anno in caso di mancato raggiungimento di tutti e tre gli Spt.

L’operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolte, in qualità di “joint bookrunners” del collocamento, Banca Akros, Barclays, BNP Paribas CIB, BofA Securities, Crédit Agricole CIB, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Natixis, Santander, Société Generale e UniCredit (B&D). Tra queste, BofA Securities e Crédit Agricole CIB hanno anche agito in qualità di “sustainability structuring coordinators”.

Contestualmente, è stata avviata un’offerta di acquisto (una tender offer) rivolta ai portatori del prestito obbligazionario da 500 mln di euro con scadenza 8 giugno 2027 emesso da ADR nel 2017 a valere sul proprio Programma EMTN, cioè il suo programma di emissioni obbligazionarie. L’importo massimo accettato sarà definito e comunicato secondo i termini e le condizioni contenuti nel Tender Offer Memorandum datato 3 luglio 2023, soggetto alle limitazioni all’offerta e alla distribuzione applicabili. Gli esiti dell’offerta saranno comunicati al mercato nei prossimi giorni. ADR regolerà l’intero importo per cassa.

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