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Le banche italiane pronte per la prova delle trimestrali

Il settore bancario italiano si prepara per l’importante appuntamento delle trimestrali, un momento cruciale per valutare le performance finanziarie delle principali istituzioni bancarie del paese. La prima banca ad aprire le danze sarà Unicredit, che svelerà i suoi conti mercoledì. Gli analisti stimano che per il periodo aprile-giugno, Unicredit abbia realizzato un utile di 1,87 miliardi di euro e ricavi superiori a 5,6 miliardi di euro. Per l’intero anno, il risultato è rivisto al rialzo a 6,88 miliardi di euro, così come il fatturato indicato a 22 miliardi di euro.

Il titolo di Unicredit ha registrato un notevole aumento nell’ultimo anno, crescendo del 161% e segnando un rialzo del 65% da inizio 2023. Il valore delle azioni ha raggiunto i 22,2 euro venerdì, rispetto agli 8,5 euro registrati a fine luglio 2022. Gli analisti hanno indicato un target di prezzo per le azioni a oltre 27 euro, evidenziando la fiducia nella crescita futura della banca.

Per quanto riguarda il margine d’interesse, l’istituto potrebbe raggiungere il picco massimo proprio nel secondo trimestre, con un valore stimato di meno di 3,4 miliardi di euro. Tuttavia, i costi dei depositi sono fondamentali per le prospettive del secondo semestre.

La settimana vedrà anche la chiusura d’anno di Mediobanca, che ha registrato utili record nei primi nove mesi dell’anno. Secondo Bloomberg, i costi potrebbero aumentare stagionalmente nel trimestre, portando il rapporto costi/ricavi a quasi il 48% nel quarto trimestre. Il margine d’interesse potrebbe raggiungere un picco di circa 470 milioni di euro. I coefficienti patrimoniali rimangono elevati, con il Cet1 al 15,4%.

Infine, Intesa Sanpaolo chiuderà la settimana con la presentazione dei suoi conti. Il rafforzamento del capitale di Ca’ de Sass sarà da tenere d’occhio, considerando che l’istituto di credito ha superato il Cet1 ratio di 100 punti base nel primo trimestre, aumentando le aspettative di riacquisto di azioni proprie quest’anno. Secondo Bloomberg, il Cet1 potrebbe mantenere una posizione al di sopra del 13,5% nel trimestre, superando il 13,4% del consenso.

Tuttavia, la prossima settimana sarà segnata soprattutto dall’esito degli stress test sugli istituti di credito europei ed italiani, con scenari più severi da superare. Andrea Enria, capo della vigilanza della Bce, spiega in un’intervista a Milano Finanza,  che i risultati rifletteranno anche il miglioramento delle banche europee, con livelli patrimoniali più elevati e una maggiore solidità degli attivi. Tuttavia, a partire da settembre, saranno richiesti maggiori controlli sulla liquidità e una maggiore attenzione da parte delle banche per arginare eventuali shock, soprattutto con la spinta dei tassi destinata a esaurirsi.

In conclusione, le trimestrali delle banche italiane rivestono un’importanza cruciale per valutare la salute finanziaria del settore. Mentre i margini d’interesse e le performance delle banche stanno migliorando, il settore dovrà fare i conti con nuove sfide, tra cui i cambiamenti nei tassi d’interesse e una maggiore attenzione alla liquidità. La resilienza delle banche italiane sarà messa alla prova, ma l’ottimismo per la crescita futura sembra ancora ben saldo.

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