L’importanza dell’Assegno Unico Universale nel contesto del welfare familiare non può essere sottovalutata. Sebbene questa prestazione sia stata introdotta solo un anno fa, essa ha acquisito una rilevanza paragonabile a quella delle pensioni all’interno dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), considerando l’ampia gamma di destinatari e la complessità delle situazioni coinvolte. A confermare questa prospettiva è il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi.
I processi automatizzati dell’istituto
L’Istituto ha dimostrato un impegno costante nel garantire una transizione senza interruzioni dal precedente sistema degli Assegni Familiari a questa nuova misura. Sotto la direzione del legislatore, l’Inps ha creato un processo completamente automatizzato, che è stato operativo sin dal gennaio del 2022, assicurando che l’Assegno venga erogato senza ritardi a tutti coloro che ne fanno richiesta.
Questo sistema automatizzato è incredibilmente sofisticato, poiché incrocia diverse banche dati per verificare il mantenimento dei requisiti di idoneità. Ogni mese, l’importo dovuto a milioni di famiglie viene ricalcolato e liquidato attraverso questa procedura.
A seguito di continui miglioramenti, il processo è diventato sempre più semplice e mirato alle esigenze dell’utente. Ad oggi, la domanda è precompilata e la finestra mensile per i pagamenti è stata ridotta, in modo da agevolare la pianificazione delle spese familiari.
Calendario pagamento Inps
Mantenendo la filosofia della trasparenza, l’Inps ha condiviso il calendario dei pagamenti per i prossimi mesi, garantendo così una maggiore chiarezza. Inoltre, ciascun beneficiario riceve regolarmente un sms e una notifica tramite l’app Io per essere informato dell’avvenuto versamento. L’attenzione alle famiglie è indiscutibile, tanto che ogni utente può accedere alla propria area riservata per visualizzare i dettagli del calcolo dell’Assegno e qualsiasi eventuale adeguamento, sia in debito che in credito.
Questi ricalcoli sono intrinseci a una prestazione continuativa e tengono conto dei cambiamenti nelle condizioni economiche del nucleo familiare e nella sua composizione.
È evidente come l’Inps sia determinato a semplificare l’esperienza dell’utente. Un esempio di questo approccio è la rinnovata prestazione per il 2023, che non richiede una nuova domanda da parte del beneficiario. Inoltre, da settembre in poi, i genitori che hanno aderito ai servizi proattivi riceveranno un invito personalizzato per richiedere l’Assegno Unico quando nasce un bambino. Questo sforzo dimostra l’obiettivo dell’Istituto di raggiungere ogni famiglia e accompagnare ciascun individuo nella fruizione dei propri diritti.
Assegno unico anche per percettori di Rdc
Anche i percettori di reddito di cittadinanza sono coinvolti in questo processo di semplificazione. Dopo una sospensione o cessazione del reddito di cittadinanza, è possibile continuare a ricevere l’Assegno Unico fino a febbraio 2024 sulla stessa carta dedicata al reddito di cittadinanza. Questa disposizione offre un periodo adeguato per comunicare le preferenze di pagamento dell’Assegno Unico, garantendo che eventuali ritardi nella presentazione della domanda non vadano a pregiudicare il diritto del beneficiario.
L’Inps dimostra un impegno costante nei confronti delle famiglie italiane attraverso l’introduzione e il mantenimento dell’Assegno Unico Universale. Questa prestazione rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento del welfare familiare, puntando sulla semplificazione delle procedure e sull’assistenza completa agli utenti. Con una visione di trasparenza e inclusione, l’Inps si conferma come un alleato prezioso per le famiglie italiane nel raggiungere una maggiore stabilità economica e benessere.
