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Rincaro spesa scolastica, è boom di libri usati

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Si comincia al mattino presto e si va avanti per tutta la giornata, fino alle 19. Una scatola dopo l’altra, un libro da vendere e uno da comprare. Non ci si ferma neanche in pausa pranzo. Sorprendentemente, è proprio dalle 12 che cominciano ad arrivare ancora più persone. Magari perché sono genitori che escono da lavoro e si precipitano qui: sul lungotevere Guglielmo Oberdan dove, dagli anni Ottanta, a metà estate apre il mercatino del libro più famoso della capitale.

Lungotevere Guglielmo Oberdan, i furgoni del mercatino dei libri usati più famoso della capitale

Otto furgoni in fila carichi di testi scolastici, dizionari, atlanti. La prima edizione del vocabolario di greco Lorenzo Rocci (1939), con i caratteri microscopici, e l’ultima ristampata nel 2021, più moderna. Quest’anno Federconsumatori ha calcolato che in media gli studenti italiani spenderanno circa 502,10 euro soltanto per i libri (+4% rispetto al 2022). Un costo che, aggiunto al rincaro di energia, carburanti, mutui, beni alimentari, tasse comunali e tributi, peserà enormemente sul bilancio familiare. Con una seria aggravante: l’istruzione scolastica dovrebbe essere, almeno dal punto di vista economico, accessibile a tutti.

Anche per questo l’Associazione Librai Lungotevere Oberdan a Roma rimane un punto di riferimento per migliaia di residenti (e non solo), alla ricerca di libri usati per scuole medie, superiori e università. “Ho tre figli. Vengo qui da anni e riesco a spendere anche il 30% in meno di quel che spenderei se comprassi testi nuovi”, ci racconta una mamma che intanto ‘fa il bottino’. “Sette libri per il primo anno di liceo. Li ho pagati 150 euro. Pochissimo”.

Sono proprio gli alunni delle classi prime quelli che secondo i dati si troveranno a fronteggiare la spesa maggiore. Nel dettaglio, uno studente di prima media spenderà per i libri di testo e 2 dizionari circa 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). Mentre un ragazzo di primo liceo 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno).

Second hand, risparmiare fino al 50%

Alessandro Arditi, tra i fondatori dell’Associazione Librai Lungotevere Oberdan, dal suo banco numero 8 ci ha spiegato come rispetto agli anni precedenti, il mercatino di questi luglio e agosto sia stato particolarmente affollato. “Restiamo l’ultimo argine sul risparmio per le spese della famiglia. Sul costo di copertina c’è stato un aumento intorno al 4%, ma è cresciuto tutto. È chiaro che le persone, dove possono, vogliono risparmiare”.

Vocabolari al mercatino di lungotevere Guglielmo Oberdan

Il 2023 potrebbe essere l’anno del boom dei libri usati. Un vero business che saremo in grado di definire alla fine del mese di ottobre, quando la stessa Oberdan chiuderà i battenti.

Bonus e agevolazioni comunque, “non sono sufficienti a garantire il diritto allo studio”, è l’allarme lanciato da Federconsumatori. Che tra i consigli di risparmio contro i rincari di materiali e libri, inserisce appunto il ricorso agli articoli di seconda mano.

“Acquistare prodotti usati (second hand) rappresenta un’ottima strategia, che consente di spendere tra il 26% e il 50% in meno rispetto al nuovo”.

Dalle classiche bancarelle dei libri usati, ai gruppi sui social network, agli ex studenti. “Oggi sono moltissimi i canali che consentono di trovare prodotti usati a prezzi davvero convenienti”, riporta l’associazione.

Una scelta che, oltre a far bene al portafoglio, fa bene all’ambiente: grazie al minor uso di materie prime (in questo caso la carta) che venendo riutilizzata contribuisce all’economia circolare. 

 

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