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Addio a Domenico De Masi, ispiratore del reddito di cittadinanza e il sociologo vicino ai 5 Stelle

Domenico De Masi
Gilead

Il mondo accademico e politico italiano piange la scomparsa di Domenico De Masi, illustre sociologo e intellettuale noto per la sua vicinanza al Movimento 5 Stelle e per essere stato uno degli ispiratori del reddito di cittadinanza. De Masi è scomparso a Roma all’età di 85 anni, dopo una rapida e improvvisa malattia che ha colpito il professore lo scorso 15 agosto.

Nato a Rotello, in provincia di Campobasso, il 1° febbraio 1938, De Masi ha lasciato un segno indelebile nel mondo della sociologia e dell’università italiana. È stato professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha anche ricoperto il ruolo di preside della facoltà di Scienze della comunicazione.

La sua carriera accademica è stata caratterizzata da un interesse costante per una vasta gamma di temi sociologici, tra cui la sociologia del lavoro e delle organizzazioni, la società postindustriale, lo sviluppo e il sottosviluppo, i sistemi urbani, la creatività, il tempo libero e le metodologie di ricerca sociale. De Masi è stato un fervente sostenitore del reddito di cittadinanza e del lavoro agile, criticando l’attuale sistema economico italiano per la sua inadeguatezza nel rispondere alle esigenze della società postindustriale e, in particolare, nella lotta alla povertà e al precariato.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato un cordoglio unanime da parte della classe politica italiana, con numerosi esponenti che hanno espresso il loro rispetto e la loro ammirazione per il lavoro e le idee di De Masi. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha definito De Masi “una mente lucida e indipendente” in un lungo post su Facebook, elogiando la sua amicizia sincera e il suo contributo al dibattito politico.

La partecipazione al lutto è stata corale, coinvolgendo politici di diverse fazioni, da sinistra a destra, che hanno riconosciuto la libertà intellettuale di De Masi e il suo spirito aperto al dialogo e alla discussione. Questo ricordo è stato confermato da esponenti di diversi partiti, tra cui il rappresentante di FDI, Alfredo Antoniozzi, che ha parlato di De Masi come di un “brillante sociologo” con radici di sinistra ma aperto al confronto. Anche da sinistra sono giunte parole di apprezzamento per l’intellettuale libero che ha affrontato temi cruciali come il lavoro e il salario.

In un momento in cui il dibattito politico spesso si fa polarizzato e divisivo, la figura di Domenico De Masi rimane un esempio di come la riflessione e il dialogo possano contribuire a una società migliore. La sua eredità culturale e il suo lascito intellettuale continueranno a ispirare generazioni future.

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