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Ricerca, Italia nella top ten degli scienziati più citati al mondo

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Un trionfo accademico segna un nuovo capitolo per l’Italia, che per la prima volta entra nella top ten della prestigiosa classifica della Clarivate, riconosciuta a livello mondiale per elencare gli studiosi più citati. Con 115 ricercatori di spicco, l’Italia dimostra la sua presenza significativa nel panorama accademico internazionale.

In un anno in cui circa 7.000 ricercatori di tutto il mondo hanno ottenuto il riconoscimento nella classifica Clarivate 2023, l’Italia emerge come un polo di eccellenza con una presenza rilevante. La ricerca clinica in medicina si piazza al primo posto con ben 477 ricercatori, seguita da Biologia (282) e Chimica (254). Anche se la ricerca spaziale occupa l’ultima posizione con 75 ricercatori, il suo contributo al vasto panorama della conoscenza rimane prezioso.

L’analisi settoriale rivela un’affermazione della ricerca italiana in campi chiave, con una forte presenza anche in Economia (86) e Informatica (96). Questa diversificazione sottolinea l’impegno e la competenza degli studiosi italiani in ambiti variegati, contribuendo così alla ricchezza e alla diversità della ricerca globale.

La classifica comprende 67 paesi, ma solo 10 di essi ospitano l’83,8% degli studiosi più citati. Gli Stati Uniti mantengono la loro supremazia con 2.669 ricercatori, pari al 37,5%, anche se si registra una progressiva flessione rispetto agli anni precedenti. La Cina continua a consolidare la sua posizione, attestandosi al secondo posto con 1.275 ricercatori (17,9%), in costante aumento dal 2018. Il Regno Unito si mantiene saldo al terzo posto con 574 ricercatori (8,1%).

Il panorama accademico italiano è notevolmente rappresentato da istituzioni di prestigio, con l’Università di Milano e l’Università di Trento in testa con 7 ricercatori ciascuna. L’eccezionale contributo delle università di Torino e dell’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, entrambe con 6 ricercatori, dimostra la diversità e l’eccellenza distribuite su tutto il territorio nazionale.

La presenza di 17 donne tra i 115 ricercatori italiani evidenzia il continuo impegno per raggiungere una maggiore equità di genere nella ricerca scientifica.

L’orgoglio nazionale è ulteriormente sottolineato dalla citazione di eminenti personalità come Spinello Antinori, Alberico Catapano, Giuseppe Curigliano, Salvatore Siena, Carlo La Vecchia, Massimo Galli, Giuseppe Viale, Francesco Asnicar, Lorenzo Bruzzone, Francesca Demichelis, Edoardo Pasolli, Nicola Segata, Adrian Tett, Giuseppe Remuzzi, Matteo Bassetti, Massimo Ciccozzi, Maurizio Corbetta, Franco Locatelli, e Alberto Zangrillo. Questi nomi rappresentano la forza trainante della ricerca italiana in ambiti cruciali come l’immunologia, la neuroscienza, la microbiologia, e molte altre discipline scientifiche.

Il successo della ricerca italiana nella classifica Clarivate non solo conferma l’eccellenza accademica nel paese ma apre nuove prospettive per il futuro, spingendo l’Italia a mantenere e rafforzare la sua posizione di rilievo nel panorama della ricerca scientifica mondiale.

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