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Tutti segnali di una stagione entusiasmante

Si è chiusa con segnali confortanti una stagione che dall’1 dicembre al 5 novembre, quando scriviamo queste note, ha registrato un box office di 447,9 milioni di euro per 63,2 milioni di spettatori, in netta crescita rispetto alla stagione precedente con 271,8 milioni di euro (+65,5%) per 39,9 milioni di presenze (+58,7%). In confronto al 2018/2019, invece, il calo è del 23% sugli incassi (582,7 milioni di euro) e del 29,3% sulle presenze (89,3 milioni). Numeri in risalita che hanno avuto un impatto positivo sulle strutture cinematografiche grazie ad alcuni autentici blockbuster, a un’estate forte trainata da “Barbie” e “Oppenheimer” – saggiamente proposti il primo a luglio e il secondo ad agosto – e all’iniziativa Cinema Revolution che ha promosso il cinema italiano ed europeo. Senza dimenticare lo straordinario successo di “C’è ancora domani”, esordio alla regia di Paola Cortellesi, ancora nel pieno del suo percorso commerciale mentre andiamo in stampa.

In Italia, secondo il campione Cinetel (dato relativo a inizio 2023) sono attivi 1.250 complessi per 3.541 schermi; il 46,3% sono monosale, il 23,3% multisale da 2-4 schermi, il 9,8% multisale da 5-7 schermi, il 10,2% multiplex da oltre 7 schermi e il 10,3% arene. Due sono i circuiti nazionali, Uci e The Space, con il primo che è presente con 41 multiplex per 425 schermi e il secondo con 35 strutture per 352 sale. A considerare la copertura geografica delle due realtà, Uci – che nel 2022 aveva una quota di mercato del 18,4 % sulle presenze (si legga Fortune di giugno) – è presente in tutte le regioni tranne in Calabria, Marche, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta. The Space – invece, con una quota di mercato del 19,2% dall’1 dicembre 2022 al 20 ottobre 2023, secondo i dati fornitici dall’azienda – non ha strutture in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Marche, Molise e Basilicata. Il 2023 del circuito è stato caratterizzato a fine luglio dalla fine delle proiezioni dello storico cinema Odeon di Milano dopo che il gruppo e il fondo Aedison avevano concordato il rilascio degli spazi per la riqualificazione del palazzo.  Una perdita importante per The Space, ma anche per la città e il mercato.

Alle spalle di queste due realtà, operano diversi circuiti regionali che rappresentano l’arricchimento del parco sale italiano rispetto ad altri Paesi in cui predominano i circuiti. Pensiamo ad esempio a Cinelandia, attivo tra Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta con i suoi 11 cinema (quota di mercato intorno al 3% nel 2023) o a Il regno del Cinema, cinque strutture in Lombardia (2% nel 2022). Tra Lombardia e Piemonte è attivo Movie Planet con 9 strutture (1,2% nel 2022) e sta crescendo Notorious Cinemas – 1,33% nel 2023 – che il 15 novembre ha inaugurato il suo nuovo cinema Experience a Milano, che si aggiunge ai quattro già attivi tra Lombardia, Veneto e Sardegna. Anteo Spaziocinema con i suoi sei cinema in Lombardia (2% di quota nel 2022) – ha un ruolo fondamentale per la valorizzazione dei film di qualità, così come Circuito Cinema con sei strutture tra Lazio e Toscana (0,8% di quota).

Lo storico circuito Giometti con i suoi 12 complessi tra Marche, Emilia Romagna e Toscana ha una quota di mercato del 2,50% nel 2023. Starplex-Cinestar può contare su sette multiplex tra Lombardia, Lazio e Sicilia (1,2% di quota). Attivo nel Centro Sud è il circu- ito Lucisano Media Group con cinque cinema tra Lazio, Campania, Puglia e Calabria (1,2% di quota) mentre in Sicilia opera EPlanet con otto cinema (0,8% di quota). Si tratta solo di alcune delle sigle più attive ma si può vedere come l’esercizio più industriale e strutturato sia concentrato al Nord e al Centro e meno al Sud.

Un elemento che ci caratterizza in negaivo rispetto ad altri Paesi, è il numero di sale Premium Large Format attive. In Italia possiamo contare solo su quattro sale IMAX, che si trovano presso il Notorious di Sesto San Giovanni (MI), e gli Uci di Azzano San Paolo (BG), Campi Bisenzio (FI) e Roma Bufalotta, sulle tre sale Energia di Arcadia, una presso il multiplex di Melzo (MI) e due a Stezzano (BG) e sulla sala xScreen dell’Uci di Marcon (VE). In Francia, invece, le sale IMAX sono 22 con il pro- getto di salire a 60 e sono attive anche 43 sale ICE del circuito CGR.

In una stagione bulimica, ben 530 film usciti nei primi nove mesi dell’anno, i cinema hanno potuto beneficiare almeno di quattro grandi successi: “Avatar – La via dell’acqua” con 44,8 milioni di euro; “Barbie” con 32,1 milioni; “Oppenheimer” con 27,8 milioni di euro e “Super Mario Bros – Il film” con 20,4 milioni. Complessivamente questi blockbuster hanno totalizzato 125,1 milioni di euro, con un’incidenza sul totale del box office del 29,6%. Sono numeri che hanno riportato il mercato a livelli pre pandemia e che si sono “esaltati” particolarmente nei multiplex. Ad esempio The Space con “Avatar – La via dell’acqua” ha registrato una quota di mercato del 19,7% in 2D e del 26,18% in 3D; con Barbie del 20,8% e con “Oppenheimer” del 21,02%. Alle spalle di questi quattro titoli, troviamo altri tre film oltre i dieci milioni: “La Sirenetta” con 12 milioni, “Fast X” con 11,8 milioni e “Guardiani della Galassia Vol.3” con 10,9 milioni di euro. A scorrere la classifica dei top 20 (57,6% del box office), notiamo che le storie originali sono state particolarmente premiate, basti pensare a “Barbie”, “Oppenheimer”, “Super Mario Bros.” ed “Elemental”. Tutti gli altri titoli sono sequel, franchise, cinecomic che hanno sempre la loro rilevanza determinante nel mercato. Per quanto riguarda il cinema italiano, dopo mesi di difficoltà, nei piani alti della classifica si è imposto “C’è ancora domani”. Il film di esordio di Paola Cortellesi ha superato i 7,3 milioni di euro, conquistando la nona posizione in classifica. Alle sue spalle troviamo la commedia natalizia “Il grande giorno”, decimo con 7,2 milioni di euro, seguita dalla coproduzione di “Le otto montagne” al diciassettesimo con 6 milioni.

Le sale di qualità iscritte alla Fice sono 613 in 383 cinema che, nei primi nove mesi del 2023, avevano incassato 37,7 milioni di euro per più di 6 milioni di spettatori, il 10,9% sugli incassi e del 12,1% sulle presenze. Sono cifre destinate a crescere dato che per le proposte di qualità la fine dell’anno è sempre un periodo favorevole. La stagione ha visto i grandi successi, oltreché di Paola Cortellesi, di Nanni Moretti con “Il sol dell’avvenire” (4,1 milioni di euro) e di Matteo Garrone con “Io capitano” (3,7 milioni). Oltre i 3 milioni anche “The Whale”, “Air – La storia del grande salto” e “L’ultima notte di Amore”.

In conclusione, per tornare ai livelli pre Covid, occorrerebbe che tutti facessero la loro parte con film in uscita originali e pro- grammati per tempo, che vadano oltre le franchise, una produzione nazionale forte e un parco sale sempre più innovativo. Sperando di evitare altri scioperi a Hollywood.

 

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