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Women7, gender equality e G7 2024

Donne protagoniste del cambiamento, in vista del G7 che sarà presieduto dall’Italia nel 2024. Alla presenza della ministra per le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, si è svolto l’evento digitale per il passaggio di consegne fra la delegazione W7 giapponese e quella italiana, guidata dalle co-chair Martina Rogato, Claudia Segre e Annamaria Tartaglia.

Women7 è il comitato sulle pari opportunità che si affianca al G7, e che “vedrà l’Italia guidare un G7 focalizzato sulle dinamiche post globalizzazione improntata alla pace e alla riduzione delle disuguaglianze sociali”, come ha sottolineato Lella Golfo, presidente del comitato direttivo del W7 Italia, che con un discorso ispirazionale ha introdotto i lavori, aggiungendo che “l’Italia d’altronde, con la legge Golfo Mosca che ho avuto l’onore di presentare, ha dimostrato come migliorare la rappresentanza politica e professionale delle donne nel pubblico e i risultati raggiunti lo dimostrano, mantenendo centrale il ruolo delle donne nel nostro Paese”.

Women as agents of change. Key recommendations for empowerment’ è stato il tema dell’evento per il passaggio di consegne e inizio ufficiale dei lavori del comitato italiano. Moderato dalla giornalista di Fortune Italia, Mariapia Ebreo, il virtual meeting ha raccolto la testimonianza delle co-chair giapponesi, Kazuko Fukuda e Atsuko Miwa che nel loro intervento ‘Main higlights and recommendations for the years to come’ hanno presentato i risultati ottenuti nel corso della presidenza giapponese del G7, che diventano legacy e patrimonio su cui costruire i percorsi del futuro. Il comuniquee giapponese, che si intitola ‘Rivendicazioni femministe per costruire un futuro equo, giusto e pacifico’, ha registrato la partecipazione di 87 advisor da 38 paesi, di cui il 40% proveniva dal sud del mondo ed il 20% era rappresentato da giovani.

Summit W7 Japan

La guida italiana del prossimo G7 vedrà le Women7 impegnate sulle dinamiche post globalizzazione, improntate alla pace e alla riduzione delle disuguaglianze sociali, con una forte centralità per le politiche inclusive. “Quello del W7 è un percorso che è iniziato durante il 2018 e che di anno in anno si sta consolidando maggiormente”, sono le parole di Annamaria Tartaglia co-chair del W7 italiano, che continua: “oggi il W7 è un punto di riferimento internazionale sulle sfide della parità di genere. Con il passaggio di consegne di oggi inizia l’anno di presidenza del W7 Italia. Siamo felici ed orgogliose di essere affiancate da un comitato di 12 organizzazioni italiane e dalla nostra presidente Lella Golfo”.

Il lavoro del comitato italiano è già cominciato, a partire dalla call for advisors del Women7, aperta alle Ong, associazioni e fondazioni. “I prossimi step riguarderanno la selezione di oltre 80 advisor, tra gli esponenti della società civile provenienti da tutto il mondo per iniziare a scrivere le raccomandazioni che presenteremo al vertice G7 di giugno”, chiarisce Martina Rogato, co-chair del W7, che aggiunge: “Il cuore del nostro lavoro riguarderà poi 5 macro aree tematiche: lavoro; empowerment finanziario; lotta alla violenza contro le donne e bambine; giustizia climatica; pace e sicurezza”. Scade il 15 dicembre la possibilità di candidarsi, e possono applicare quanti vivono e lavorano nei paesi G7 ma non solo, perchè l’obiettivo è quello di coinvolgere ogni macro-regione world wide, e il comitato italiano punta ad eguagliare le presidenze precedenti che hanno coinvolto più di 40 paesi.

Fra gli interventi della mattinata, anche quelli di quattro rappresentanti delle advisor di W7 2023, Yamina Ouldali, senior communications and policy officer – Gad Network, dall’India Kirthi Jayakumar, founder di The Gender Security Project, dal Canada Beth Woroniuk, vice-president, Policy – the Equality Fund, Lemona Chanda, founder and gender advisor di Our Case, che hanno puntato l’attenzione, fra l’altro, sui concetti di giustizia economica, violenza sessuale, auspicando il giusto coinvolgimento degli esperti sulle tematiche all’attenzione.

 

I Leader al G7 di Hiroshima

Per tracciare le priorità sull’uguaglianza di genere, che saranno espresse dall’Italia nel corso del G7, la ministra Eugenia Maria Roccella, nel suo intervento, esprime un grande apprezzamento per il comitato delle W7: “un engagement group composto da preparate e attente professioniste, capaci di analizzare e discutere questi temi in modo ampio e dettagliato, collegandoli alle sfide globali che vedono le donne e le ragazze protagoniste oggi”.

Nella lettura che fornisce la ministra, “la natura e la composizione del W7, nella cornice operativa del G7 è essenziale per riflettere insieme su tali sfide e per rafforzare la collaborazione fra diversi attori, chiamando in prima linea le autorità governative, per consolidare i rispettivi sistemi legislativi e promuovere politiche mirate in funzione dell’empowerment femminile”. Già nel corso della presidenza giapponese del 2023 ci sono state numerose occasioni di dialogo, confronto e collaborazione con il W7 che hanno rifocalizzato l’attenzione sugli strumenti e le strade che consentano di raggiungere gli obiettivi di empowerment femminile.

La ministra Roccella conclude il suo intervento con una call to action: “Saremo chiamati a discutere su aspetti che incidono sul bilanciamento degli impegni personali, familiari e professionali a fronte di legittime aspirazioni lavorative, sulle disparità salariali e sulla importanza di cogliere opportunità offferte alle ragazze nelle discipline Stem per porre rimedio alla sottorappresentazione femminile in settori chiave per i futuro”.

La ministra si dice in fine sicura del fatto che “sui temi di interesse, la Presidenza italiana del G7 potrà contare sull’importante contributo del Women 7 per il dibattito che ci vedrà assieme protagoniste dell’agenda nel corso del 2024”.

Un momento del virtual meeting W7

La gender equality deve permeare tutte le policy, per poter ottenere risultati tangibili in tutti i settori. “Grande energia e ispirazione son arrivate da questo passaggio di consegne che ci lascia una forte base di lavoro che vede al centro l’uguaglianza di genere trasversale a tutte le aree sulle quali il gruppo di Advisors si concentrerà”, commenta Claudia Segre, co-chair del W7 italiano, che conclude: “usciamo da 16 gg di attivismo degli orange days per condividere 365 gg di azione dove la nostra voce si farà sentire anche in tutte le iniziative che ci accompagneranno verso il Summit di Maggio”.

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