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AI e turismo, questa startup trentina ha conquistato il gigante francese del venture capital

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In un anno in cui i round di investimento del venture capital scarseggiano, una raccolta da 13 mln di euro non passa inosservata. Ancora una volta ad attirare l’attenzione degli investitori sono i pagamenti digitali, declinati al mondo del turismo: Smartpricing è una startup trentina (regione in cui raccolte del genere non sono frequenti) che firma un software di revenue management per hotel. Con questo round di serie A (11 milioni di euro di equity e 2 milioni di euro di linee di credito bancarie) ora punta ad espandersi fuori dall’Italia. Proprio grazie all’ingresso, inedito, di un grande investitore internazionale.

Chi ha investito

A guidare il round è stato infatti Partech, storico venture capital parigino (nato in Silicon Valley nel 1982) da 2,7 mld di dollari di raccolta totale (dati Crunchbase) che non aveva mai investito prima in Italia. Simone Riva (Senior Principal) e Philippe Collombel (Co-Founding Partner) hanno però deciso di puntare sulla startup italiana.

Fondata da Luca Rodella, Eugenio Bancaro e Tommaso Centonze (nella foto in evidenza) nel 2020 nella capitale italiana dell’arrampicata (Arco, in Trentino) ora la startup punta a ‘scalare’ la propria soluzione di machine learning, che permette agli albergatori di aumentare il proprio fatturato tramite tecnologie che utilizzano modelli di machine learning.

È anche la prima volta che i parigini utilizzano il loro nuovo fondo Partech Venture, in cui CDP Venture ha investito attraverso il programma ‘International Fund of Funds’. Il processo di raccolta ha inoltre visto la partecipazione di Techshop con Gianluca D’Agostino (lead investor del round seed effettuato nel 2022), Azimut Digitech Fund con l’aiuto di FNDX. Si sono inoltre uniti al round i founder di Bending Spoons.

“Pensiamo che l’Italia sia uno dei mercati ideali da cui partire grazie al trend di crescita del numero di strutture ricettive e all’elevata frammentazione di software providers nel settore alberghiero. L’obiettivo di questo round di finanziamento è quello di consolidare la posizione sul mercato italiano e su quelli di lingua tedesca e di lanciare ulteriori mercati ad alto potenziale, come già fatto in passato con altri investimenti nel mondo software per SMB”, dice Simone Riva di Partech.

“Da sottolineare che questo round, nonostante il periodo estremamente negativo per gli investimenti in startup, è stato uno dei più grandi mai avvenuto nella nostra regione, su un’azienda 100% trentina. Crediamo di essere al giorno 1 di un viaggio che ci porterà ad aiutare decine di migliaia di strutture in tutto il mondo con svariati prodotti che ad oggi non esistono sul mercato”, dice Luca Rodella, CEO della startup trentina.

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Gli obiettivi del round

A conferma di come gli investitori ormai puntino tutto sull’intelligenza artificiale, anche il funzionamento della startup trentina si basa su un algoritmo. Con questi fondi si punta a rafforzare la presenza nel mondo (Smartpricing è già presente in 17 Paesi) tramite la tecnologia progettata per supportare hotel, bed & breakfast, residence e case vacanze, automatizzando diverse operazioni quotidiane e gestendo i prezzi automaticamente. L’obiettivo è raggiungere i 100 mln di euro di fatturato annuo nel medio periodo, ampliare il team (oggi di 130 persone) e lanciare nuovi prodotti.

Smartpricing è stata selezionata da Linkedin come una delle 10 principali startup italiane. Ad oggi, la società ha gestito più di 2 milioni di prenotazioni per più di 3.000 strutture, incrementando mediamente il loro fatturato di oltre il 30% in media. L’algoritmo analizza da solo il mercato, la  saturazione, l’andamento dei prezzi e lo storico dell’hotel per proporre il miglior prezzo possibile alle strutture ricettive e massimizzare il tasso di occupazione della struttura.

Gianluca D’Agostino, Co-founder e Managing Partner di The Techshop, racconta che “dopo aver guidato il Seed round del 2022, abbiamo accompagnato l’azienda nel suo percorso di crescita vertiginosa e nella definizione del nuovo round di finanziamento. Partecipiamo quindi con entusiasmo al Serie A accanto ad un investitore di livello europeo come Partech, per supportare insieme le prossime tappe di evoluzione dell’offerta SaaS di Smartpricing e l’ulteriore espansione in Italia e all’estero”.

Il successo dei pagamenti digitali

Come detto, il 2023 non ha sorriso alle startup e il venture capital ha stretto la cinghia. Chi tra quelle startup si occupa di fintech e pagamenti ha storicamente qualche possibilità in più di convincere gli investitori, nonostante il 2023 sia stato un anno difficile anche per loro. In Italia sono 622 le startup fintech & insurtech, un numero stabile rispetto al 2022 (-8), con 24 nuove nate, alcune acquisizioni e qualche fallimento, secondo i dati dell’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano. E quest’anno le startup Fintech & Insurtech hanno raccolto risorse per 174 milioni di euro, in calo del 81% rispetto all’anno precedente ma con una ripresa in questo ultimo trimestre.

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