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Cisco Talos, il report sulle minacce informatiche nel 2023

Se “Taylor Swift sarà anche la persona dell’anno, ma il 2023 sarà ricordato come l’anno dell’AI”, non stupisce sapere che l’anno che sta per concludersi, a proposito di ‘mondo digitale’, è stato l’anno con il più alto numero di attacchi informatici. A rivelarlo è Cisco Talos 2023 Year in Review, il report annuale dedicato alle principali minacce informatiche pubblicato da Cisco Talos, la più grande organizzazione privata di intelligence al mondo dedicata alla cybersecurity.

Per molto tempo le email di phishing sono state uno dei modi più comuni con cui i criminali informatici hanno attaccato le loro vittime. Per il secondo anno di fila però, la principale minaccia si riconferma il ransomware (20% degli attacchi totali, una percentuale comunque in leggero calo rispetto al 2022), il programma ‘ingannevole’ che una volta scaricato infetta il dispositivo. A cui si aggiungono sia l’aumento degli attacchi alle infrastrutture e ai dispositivi di rete, sia l’aumento del traffico sospetto in Cina, Russia, Ucraina e Medio Oriente: complici i contesti geopolitici.

Il settore più colpito resta la sanità. A riprova dell’interesse degli hacker per quelle organizzazioni che hanno meno budget per la sicurezza informatica e una bassa tolleranza ai tempi di inattività, dal momento che le strutture hanno l’obbligo di rimanere operative il più possibile.

Cisco Talos, la sanità è il settore più colpito dai cybercriminali nel 2023

La pandemia di Covid-19 ha probabilmente esacerbato questa situazione, con gli operatori sanitari messi a dura prova e tempi di inattività resi ancora più intollerabili. Come ci ha spiegato poco tempo fa Sofia Scozzari, membro del comitato direttivo di Clusit – associazione italiana per la sicurezza informatica: “La pandemia ha fornito ai cybercriminali ulteriori suggerimenti per affinare le loro tecniche di attacco”.

Perché la sanità è spesso sotto attacco hacker e cosa fare per prevenire i rischi

Tra i settori maggiormente presi di mira dai criminali informatici seguono quelli dei servizi finanziari e delle spedizioni.

Italia bersaglio preferito

Secondo un report di Trend Micro Research pubblicato quest’estate, già nel corso dei primi sei mesi del 2023 l’Italia aveva registrato ben 174.808.112 malware. Un numero impressionante che collocava il nostro Paese al terzo posto a livello globale, dietro a Stati Uniti e a Giappone.

 

 

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