NF24
Cerca
Close this search box.

Superlega, cambia tutto: la Corte Ue contro Fifa e Uefa

sport economia corte giustizia europea superlega

Il progetto della Superlega, che da anni promette di stravolgere il mondo del calcio internazionale, riceve un assist senza precedenti. Secondo la Corte di giustizia europea le norme Uefa e Fifa sull’approvazione a priori di competizioni come la Superlega sono contrarie al diritto dell’Unione Europea. E Uefa e Fifa “stanno abusando di posizione dominante”.

Una sentenza che riabilita la Super League e va contro le minacce di sanzioni di Fifa e Uefa. Prendendo in contropiede tutti quelli che si sono espressi con decisione contro il maxi progetto che inizialmente aveva riunito i 12 maggiori club europei, come il presidente della Figc Gabriele Gravina che ieri ha avvertito che chi aderisce a progetti del genere “esce” dal sistema federale del calcio.

Sentenza Superlega, perché può essere una rivoluzione e cosa succede ora

Sentenza Superlega, le reazioni

La Corte Ue specifica che la sentenza di oggi non significa che la Superlega vada approvata per forza: la Corte è stata interpellata sulle norme relative a Fifa e Uefa, e non sullo specifico progetto. Il che, potenzialmente, può essere ancora più rivoluzionario. Basta pensare al progetto da più di 60 squadre della A22 management, la società di marketing che ha raccolto l’eredità della sfortunata (fino ad oggi) Super League, e ai chiacchierati progetti mastodontici dell’Arabia Saudita. La conseguenza della sentenza potrebbe essere infatti il non dover avere un ok da Uefa e Fifa per creare nuovi format.

Le reazioni sono già arrivate: “Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”, ha detto Bernd Reichart, Ceo di A22. “Proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League – scrive il Ceo. Per i club: Le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”.

La Uefa intanto ha “preso atto” della sentenza, che “non significa un avallo o una convalida della cosiddetta Superlega”.

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez ha detto che “nei prossimi giorni studieremo le conseguenze della decisione”, ma intanto commenta due fattori storici: “Il calcio europeo di club non sarà mai più un monopolio” e i club d’ora in avanti “saranno padroni del proprio destino”. Il presidente del Barcellona parla di un’opportunità per risolvere i “problemi dei club”.

 

Superlega, la sentenza della Corte Ue

“Le regole della Fifa e della Uefa che subordinano alla loro approvazione preventiva qualsiasi nuovo progetto di calcio interclub”, come la Superlega, spiega la Corte di Giustizia europea, “e vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni, sono illegali. Non esiste un quadro normativo per la FIFA e la UEFA che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzione. Parimenti, le norme che attribuiscono alla FIFA e alla UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti connessi a tali competizioni sono tali da restringere la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori nell’Unione”, scrive la Corte.

I numeri del calcio italiano: vale 5 mld di euro, ha debiti per 5,6 mld e perdite per 3,6 mld

Cosa è la Superlega, la storia del progetto

Con la premessa che Fifa e Uefa sono associazioni con sede in Svizzera governate da diritto privato, la Corte ricorda che le due organizzazioni hanno adottato delle regole “conferendosi” il potere di approvare le competizioni internazionali di calcio in Europa e “sfruttare i diritti media relativi a quelle competizioni”. Ecco le tappe principali che hanno portato oggi alla decisione della Corte:

  • Quando è nato il progetto della Superlega, nell’aprile 2021, una nuova super competizione, gli aderenti erano dodici club: Atlético Madrid, Barcellona e Real Madrid in Spagna. In Italia Milan, Inter e Juventus. In Regno Unito Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City Tottenham e Manchester United.
  • Ora, dopo che la Juventus (l’ex presidente Andrea Agnelli era tra i maggiori sostenitori della Superlega) ha abbandonato il progetto a luglio, rimangono solo Real Madrid e Barcellona. Il progetto era nato attraverso una neonata società spagnola, la European Superleague Company, supportata dall’agenzia di marketing A22.
  • Fifa e Uefa si sono opposte al progetto, minacciando sanzioni per gli aderenti, sia club che giocatori. Il progetto era stato accolto dalle proteste dei tifosi, in particolare inglesi.
  • La European Superleague Company si è prima rivolta alla Corte mercantile di Madrid, che a sua volta ha chiesto l’intervento della Corte di Giustizia. Lo studio legale protagonista del ricorso è lo studio Dupont-Hissel, che ha lavorato anche alla vicenda della sentenza Bosman del 1995 sulla libera circolazione dei giocatori all’interno dell’Ue.

Superlega, i motivi della decisione della Corte

La Corte Ue osserva che l’organizzazione di competizioni calcistiche tra club e lo sfruttamento dei diritti costituiscono attività economiche. Vanno quindi rispettate le regole della concorrenza e le libertà di circolazione, “anche se l’esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, quali l’esistenza di associazioni dotate di determinati poteri regolamentari e di controllo e il potere di imporre sanzioni”. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, la FIFA e la UEFA organizzano esse stesse competizioni calcistiche.

 

Uefa e Fifa, è abuso di posizione dominante

Anche se un’impresa in posizione dominante è “competente a determinare le condizioni alle quali le imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve essere soggetto, tenuto conto del rischio di conflitto di interessi che ne deriva, a criteri idonei a garantirne la trasparenza”. Criteri obiettivi, non discriminatori e proporzionati, dice la Corte. “Tuttavia, i poteri della FIFA e della UEFA non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo. La FIFA e l’UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante”.

Inoltre, “dato il loro carattere arbitrario, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi”. Ciò non significa che una competizione come il progetto Super League “debba essere necessariamente approvata”. La Corte, interpellata in via generale sulle norme FIFA e UEFA, non si pronuncia sul singolo progetto.

La Corte contro le norme sullo sfruttamento dei diritti

Parallelamente, la Corte osserva che le norme della FIFA e dell’UEFA relative allo sfruttamento dei diritti televisivi sono tali da danneggiare le squadre di calcio europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e i telespettatori, impedendo loro di beneficiare di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti. Spetta, tuttavia, al Tribunale di commercio di Madrid verificare se tali norme possano comunque avvantaggiare le diverse parti interessate del calcio, ad esempio garantendo una ridistribuzione solidale dei diritti.

Sentenza Superlega, il commento dell’Uefa

Secondo l’Uefa la sentenza della Corte Ue sottolinea “una lacuna preesistente nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi europee pertinenti e regolamenti”.

La Uefa rimane “risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo”. L’organizzazione continuerà a lavorare a un “modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’UE, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.

Secondo il presidente della Lega spagnola Javier Tebas il fatto che l’ammissione alle competizioni secondo la Corte Ue debba seguire principi trasparenti, oggettivi e non discriminatori non è compatibile con la stessa Superlega.

Il nuovo format della Superlega di A22

Poche ore, e A22 ha già presentato il suo nuovo progetto di Superleague con una conferenza in diretta su youtube e un sito creato ad hoc. Un torneo da 64 squadre maschili e 32 femminili, divise in diverse leghe, con partite gratis via streaming e introiti “più alti” per le società partecipanti, selezionate esclusivamente in base a meriti sportivi: non ci saranno quindi membri permanenti.

 

Soldi vs Idee, il libro che spiega come cambia il calcio fuori dal campo

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.