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Energy, la gigafactory veneta delle batterie è più vicina: avviata la fase di testing/VIDEO

davide tinazzi energy spa

Una gigafactory italiana di batterie è sempre più vicina al suo (primo) taglio del nastro. Energy Spa ha infatti annunciato l’avvio della fase di testing della prima linea di produzione di batterie al litio, di tipologia LFP e Made in Italy, nella gigafactory che l’azienda sta costruendo presso il suo quartier generale in Veneto. L’inaugurazione delle produzione, dicono da Energy, avverrà in primavera. E sarà solo un assaggio di quanto si potrebbe raggiungere nel 2026.

I numeri della gigafactory, tra fase 1 e fase 2

Come previsto dalla fase 1 del progetto, la nuova linea di produzione è stata realizzata entro la fine del 2023. La prima linea, realizzata all’interno dello stabilimento di Energy già esistente, avrà una capacità produttiva fino a 0,8 Gigawattora all’anno. Ma i piani dell’azienda padovana, quotata in Borsa e guidata da Davide Tinazzi (nella foto in evidenza), prevedono anche una fase 2, con la costruzione in corso di uno stabilimento completamente dedicato alle batterie vicino a quello esistente, grazie alla joint venture con i cinesi di Pylon Technologies. L’avvio della produzione? Nel 2026, con una capacità produttiva 10 volte maggiore rispetto ai 0,8 Gwh della fase 1. Il nuovo edificio verrà costruito su una superficie complessiva di 11.433 mq.

 

Il permesso per la fase 2 del progetto è arrivato lo scorso giugno. A Fortune Italia Tinazzi aveva spiegato che la Jv con il partner cinese prevede che la società padovana si occupi della parte operativa, mentre Pylon della tecnologia. L’approccio scelto dall’azienda padovana, diceva, è praticamente l’unico possibile per portare la produzione in Italia in un settore dove la tecnologia è quasi esclusivamente in Cina.

“Il completamento della prima linea di produzione di batterie al litio e l’avvio della fase di test rappresentano una promessa mantenuta verso i nostri stakeholders. È una milestone di fondamentale importanza e siamo orgogliosi di aver rispettato le tempistiche di esecuzione”, ha dichiarato l’Ad Davide Tinazzi. “Quella delle batterie per sistemi di accumulo per le fonti di energia rinnovabile è una filiera strategica che sarà sempre più necessaria in futuro, nell’ottica di ridurre gli assorbimenti di energia da fonti fossili e garantire la transizione green. Con la messa in opera della nostra linea, la produzione di batterie al litio made in Europe è ora una realtà concreta”.

Batterie, i numeri del settore

Nel frattempo il settore continua a crescere, diventando sempre più competitivo: BloombergNef ha riportato che i prezzi delle batterie per veicoli elettrici ed energy storage sono scesi al loro punto più basso negli scorsi mesi, mentre la domanda cresce a un ritmo del 50% l’anno.

Secondo l’analisi ‘Scaling the Residential Energy Storage Market’ redatta da BloombergNEF e da Pylontech, entro la fine del 2023 verranno installati a livello globale oltre 15 GW/34 GWh di capacità cumulativa di batterie residenziali. I mercati principali saranno Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Australia. L’Italia è diventata il secondo mercato più grande nel 2022, rappresentando oltre il 20% delle aggiunte globali nel 2021 e nel 2022. Nel nostro Paese il tasso di collegamento delle batterie all’impianto solare su tetto è stato del 77% nel 2022, rispetto all’11% nel 2018.

Contattato da Fortune Italia, l’Ad Tinazzi dice che “siamo consapevoli, dati i 10 anni di esperienza e leadership nel settore, di trovarci in un contesto in costante evoluzione. Per tale motivo in Energy S.p.A. gli investimenti per sviluppare la capacità produttiva locale di batterie sono fatti all’insegna sia dell’automazione del processo, sia della flessibilità e adattabilità rispetto ai cambi tipologici e tecnologici. Ci siamo dati questa organizzazione proprio per essere in grado di reagire prontamente alle variazioni nell’andamento dei prezzi, che abbiamo visto già più volte accadere in 10 anni di esperienza che coincidono con la l’intera storia del settore. Nonostante questo, in Energy ci siamo sempre fatti trovare pronti, e sarà così anche per il futuro”.

I test della fase 1

Intanto, la fase di test della linee che inizierà ad essere operativa in primavera riguarderà l’attività di calibrazione della qualità della produzione ma anche l’implementazione di soluzioni informatiche avanzate: robot e dispositivi sulla linea per assistere il personale umano e l’elaborazione di un grande flusso di dati.

Sull’investimento la società ha recentemente ricevuto l’istanza di concessione di un contributo a fondo perduto da 7,15 milioni di euro, nella forma di Contratto di Sviluppo della filiera produttiva strategica “Rinnovabili e Batterie” previsto dal PNRR.

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