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L’AI italiana in mostra al Ces di Las Vegas: le startup da tenere d’occhio

Terminano gli eventi dell’Arena Italia in Eureka Park e si chiudono gli ultimi pitch delle startup del nostro Paese a caccia di investitori nel Ces di Las Vegas. La più grande fiera tech del mondo si è tenuta dal 9 al 12 gennaio ed è stata popolata anche da aziende del nostro Paese, come le 50 startup italiane (provenienti da 13 regioni) riunite nel padiglione da 600 mq organizzato dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Mentre gli esperti del Governo italiano lavorano a una strategia nazionale sull’intelligenza artificiale che includa e anticipi nei tempi l’implementazione dell’AI Act, e permetta lo sviluppo di un’industria nazionale, il Ces può essere un’occasione per rinfrescarsi la memoria su cosa le aziende italiane dell’intelligenza artificiale sappiano già fare. E in che modo possano contribuire alla crescita di un Paese che secondo gli auspici del Governo deve diventare un protagonista industriale europeo dell’AI.

Nel padiglione italiano al Ces 2024  – la manifestazione di Las Vegas avrebbe registrato 130mila visitatori – l’intelligenza artificiale viene usata per tanti scopi diversi: il contrasto alle truffe online, la difesa dell’agricoltura dai cambiamenti climatici, la realizzazione di contenuti creativi. Ecco, in ordine alfabetico, le startup che se ne occupano. Tra nomi meno noti e player che hanno già attirato decine di milioni di euro di investimenti. Come Contents, che ha appena raccolto 18 mln di dollari. O, recentemente, la startup dei dati sintetici Aindo, che ha messo a segno un round da 6 mln di euro.

Ces 2024, le startup italiane dell’AI

  • AI4IV. La startup integra l’intelligenza artificiale con la vision technology. Ha creato FlyEye, una tecnologia che con un hardware ridotto al minimo consente di catturare immagini di alta qualità senza difetti in ogni condizione di luce, rendendo possibili migliori performance in sistemi automatizzati come il riconoscimento di oggetti o il monitoraggio ambientale.
  • Aindo. La startup dei dati sintetici (una tecnologia fondamentale, nell’epoca dei large language model), usa l’AI in sanità, finanza e Pa. Nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, è tra le 4 aziende del Friuli Venezia Giulia a Las Vegas. Fondata da Daniele Panfilo, Sebastiano Saccani e Borut Svara, ha già chiuso contratti con multinazionali nell’ambito sanitario e finanziario. Nel 2023 la tecnologia dei dati sintetici è diventata brevetto italiano. A ottobre 2023 Aindo ha siglato l’accordo per un investimento di 6 mln di euro da parte di United Ventures e Vertis Venture 3 Technology Transfer.
  • Aitem è una startup di Torino e sviluppa software di intelligenza artificiale in grado di assistere il personale medico e veterinario in fase di diagnosi. L’azienda ha creato software in grado di ipotizzare con grande precisione la presenza di tumori a partire dalla ricorrenza di alcuni indicatori biometrici, o casi di Covid-19.
  • Athics ha sviluppato PortrAIt, una soluzione basata sull’intelligenza artificiale che rileva in tempo reale i principali tratti psicometrici del proprio interlocutore. Così si può anticipare il contenuto e lo stile comunicativo più adatto in ogni interazione.
  • Certy, da Cagliari, è una startup che offre un sistema di moderazione contro le truffe online. Utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare migliaia di annunci e messaggi online, profila gli utenti e supervisiona le transazioni.
  • Coderblock. La startup palermitana, che ha chiuso un round da un milione di euro a inizio 2023, offre alle imprese esperienze in spazi virtuali che combinano gli aspetti di un gioco di ruolo e di esperienze commerciali virtuali per consentire ai team di migliorare le attività di lead generation e di marketing. Recentemente ha integrato l’intelligenza artificiale nei suoi spazi immersivi, consentendo ai proprietari dei terreni di costruire mondi virtuali personalizzati.
  • Contents è una tech company che sviluppa soluzioni per la creazione e realizzazione di contenuti creativi multilingua tramite una piattaforma di AI generativa. Proprio alla vigilia del Ces Contents.com ha annunciato un nuovo round di finanziamento Serie B da 18 milioni di dollari. Il fondo Sinergia Venture Fund (Alkemia Capital SGR), già investitore, guida questa nuova operazione di aumento di capitale, operazione che vede anche la partecipazione di Thomson Reuters Venture ed altri investitori specializzati.
  • EZ Lab Blockchain Solutions utilizza la blockchain e l’intelligenza artificiale per tracciare le filiere con un passaporto digitale che permette ai consumatori di accedere alle informazioni sui prodotti in modo immersivo. L’intelligenza artificiale viene infatti usata per creare uno storytelling più coinvolgente.
  • It’s Prodigy è una startup che permette di produrre reportistica in modo automatico sfruttando l’intelligenza artificiale e interpretando richieste formulate linguisticamente. Il sistema può essere integrato ai principali gestionali aziendali.
  • Kintana, spin-off di Pea Group, ha presentato Morestech, una ‘tata’ utilizzabile per l’assistenza e l’apprendimento per i bambini. La sua AI progetta insieme al bambino contenuti educativi interattivi e personalizzati, mentre la blockchain garantisce la sicurezza dell’applicazione.
  • Protom Robotics. Il Classmate Robot di Protom è un robot umanoide sperimentato nelle scuole italiane che migliora l’apprendimento e l’ambiente di lavoro didattico. “L’intelligenza artificiale generativa ha enormemente amplificato la capacità del nostro prodotto di adattarsi ad ogni contesto sociale  –  dice Fabio De Felice, founder di Protom  – entro il 2025 consentiremo al nostro robot di muoversi liberamente nello spazio, sia indoor che outdoor”.
  • SAM (Smart Agriculture Method) è una piattaforma di supporto alle decisioni per l’agricoltura in grado di incrociare i dati provenienti da droni, stazioni agro-meteorologiche e satelliti con l’obiettivo di ottimizzare le risorse, fornendo indicazioni su irrigazione e fertilizzazione.
  • Skyproxima, da Trieste, offre soluzioni per l’Advanced Air Mobility (AAM), ovvero velivoli all’avanguardia che integrano soluzioni basate sulla biometria, la blockchain e l’AI. I settori di applicazione vanno dall’agricoltura alla logistica, fino alla medicina d’urgenza, ma l’azienda sta lavorando per gestire in futuro anche missioni lunari e marziane.
  • Sport Business Lab Consultancy è un osservatorio sportivo che aiuta gli utenti e le imprese a trovare facilmente tutti i dati sulle principali aree di ricerca relative al mercato sportivo. L’azienda ha progettato una tecnologia che integra diversi database in un’unica piattaforma.
  • The Thinking Clouds, startup di Benevento, ha sviluppato Greenia, una piattaforma AI di microlearning e comunicazione che fornisce in linguaggio naturale pillole formative in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. La piattaforma permette di progettare e distribuire in modo automatizzato corsi formativi interattivi, arricchiti da tutor digitali ed esperienze di realtà aumentata (AR).
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