Una crisi (anche economica), come quella che ha travolto Chiara Ferragni dopo il caso Balocco, uccide l’amore? No (almeno non sempre). Ma il denaro è solidità, stabilità. E in una relazione queste sono due parole chiave imprescindibili. Sebbene in coppia, soprattutto all’inizio, si tenda a parlare poco di ciò che si ha in tasca: per retaggio culturale (fino a non molto tempo fa le donne non erano così economicamente indipendenti) e per ‘pudore’ (perché i soldi sono da sempre associati a qualcosa di ‘sporco’).
Per una delle coppie più famose del mondo però, se i ‘quattrini’ sono al centro del dibattito pubblico da mesi, le cose cambiano. L’annunciata fine dei Ferragnez suscita alcune riflessioni, e c’è chi addirittura arriva a pensare che c’entri qualcosa ‘il vil denaro’. La multa di oltre 1 mln di euro da parte dell’Antitrust e la donazione di 1 mln di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino sono solo una parte delle perdite dell’influencer.
Del resto non è un mistero che a seguito del ‘caso Balocco’, la ex The blond salad si sia ritrovata a lavorare in perdita: tra collaborazioni saltate e follower in calo.
La vicenda era finita su tutti i giornali all’inizio di dicembre 2023 ed era stata ripresa persino dal New York Times. Secondo l’autorità, le società Fenice e TBS Crew che gestiscono i marchi e i diritti di Ferragni, insieme a Balocco, avrebbero pubblicizzato il pandoro ‘Pink Christmas’ lasciando intendere ai consumatori che una parte dell’acquisto sarebbe stata devoluta all’ospedale torinese per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing e comprare un nuovo macchinario. In realtà, la donazione al Regina Margherita era già stata fatta da Balocco precedentemente. Le società di Ferragni dunque, non avrebbero contribuito.
Un caso che ha acceso i riflettori sulla necessità di assicurare una maggiore trasparenza nelle operazioni commerciali con scopo benefico. Oltre che sull’urgenza di ‘regolare’ il lavoro di influencer e creator digitali.
Influencer: trasparenza e responsabilità per evitare altri casi Ferragni
Adesso, stando alle indiscrezioni di Dagospia, tra i Ferragnez sarebbe finita. E Fedez sarebbe andato via di casa.
Gli uomini sono meno sensibili?
Fedez si è mostrato meno comprensivo rispetto alla moglie, che gli è stata vicina durante la malattia? “Sicuramente il rapper ha affrontato un periodo piuttosto difficile, come ha ammesso anche lui più volte”, ha commentato a Fortune Italia la psicologa Antonella Elena Rossi. “E anche per lei non deve essere stato semplice stargli accanto. Quando teniamo a qualcuno vorremmo aiutarlo in ogni modo, ma stare vicino a un malato è diverso. L’aiuto può essere anche solo morale”.
Tuttavia bisognerebbe soffermarsi secondo la psicologa sul concetto di idealizzazione, piaga di tante relazioni, e sulla capacità di ammettere che “qualcosa non è andato”. “Credo che lei, per lui, sia sempre stata un po’ un mito. E quando un amore inizia con l’idealizzazione, arriva un momento in cui uno dei due vede l’altro per com’è, con i suoi limiti, e non glielo perdona”.
Il peso della crisi
I Ferragnez, riflette la Rossi, erano abituati a un certo stile di vita (vacanze offerte da resort extra lusso per essere sponsorizzati, ospitate in giro per il mondo). “Il caso Balocco ha intaccato un patrimonio che è stato costruito ‘da zero’, perché va riconosciuto che a questi ragazzi nessuno ha regalato nulla. Tuttavia, il denaro influisce eccome, in tutte le coppie. Non esiste ‘due cuori e una capanna’ e occorrerebbe imparare ad affrontare tematiche legate alle questioni finanziarie insieme”.
Invece, purtroppo in Italia soltanto il 58% delle donne ha un proprio conto corrente, perché si preferisce cointestarlo col partner (indagine Global Thinking Foundation). E non è giusto, se parliamo di diritti e parità, trascurare questo dato che la dice lunga su chi detiene il potere – non soltanto economico – nel nostro Paese.
