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Mps, fondi esteri Usa e inglesi investono e il Tesoro incassa

Il Tesoro italiano sta incamerando importanti risorse grazie alla vendita di pacchetti azionari di Monte dei Paschi. Le somme incassate rappresentano una vittoria finanziaria, considerando gli investimenti fatti nel 2022 per sostenere l’aumento di capitale. Tale operazione, sostenuta da Luigi Lovaglio e dall’ex direttore generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessandro Rivera, è risultata un successo inaspettato.

Nonostante i 5,4 miliardi di euro investiti a Siena nel 2017 per evitare il fallimento della banca, la vendita di azioni rimanenti rappresenta un’importante risorsa per ridurre il debito pubblico, come pianificato attraverso le privatizzazioni.

Il ridimensionamento della quota di partecipazione statale ha riportato Monte dei Paschi sul mercato, favorendo un’interesse crescente da parte degli investitori. L’entusiasmo per l’offerta è stato evidente fin dal primo giorno, con una domanda tripla rispetto all’offerta stessa.

L’interesse degli investitori esteri è particolarmente significativo, con il 51% della domanda proveniente dalla Gran Bretagna e il 34% dagli Stati Uniti. L’operazione ha portato ad un interesse rinnovato per la banca, con la partecipazione dei fondi hedge e di quelli ‘long only’.

Il futuro del Tesoro nei confronti di Monte dei Paschi è ora oggetto di speculazione. Mentre il governo preferirebbe un’uscita dalla banca tramite un’operazione industriale, i potenziali acquirenti, come Banco Bpm, Bper e Unicredit, sembrano disinteressati. Unicredit, in particolare, ha una posizione finanziaria forte, ma le sue intenzioni rimangono incerte.

Tuttavia, la progressiva riduzione della partecipazione del Tesoro agevolerebbe qualsiasi operazione di fusione, rendendo meno invadente la presenza statale. Anche se il Tesoro dovesse decidere di ridurre ulteriormente la sua partecipazione, dovrebbe farlo entro il limite del 25% del capitale, evitando così l’attivazione dell’offerta pubblica di acquisto per Monte dei Paschi.

Inoltre, il Tesoro potrebbe richiedere una proroga all’Unione europea rispetto alla scadenza del 2024 per ridurre la sua partecipazione. Il successo della banca e i progressi compiuti dallo Stato nella riduzione della sua partecipazione potrebbero facilitare l’approvazione di tale richiesta.

In sintesi, la vendita di azioni di Monte dei Paschi ha portato notevoli entrate al Tesoro italiano, aprendo nuove opportunità per ridurre il debito pubblico e agevolare il percorso di privatizzazione della banca. Tuttavia, il futuro del Tesoro in relazione a Monte dei Paschi resta incerto, con molte variabili ancora da considerare.

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