“Sarà una manovra economica rispettosa di tutte le regole che farà pagare meno tasse agli italiani”. La rassicurazione è del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, lasciando Palazzo Chigi. Parole che, secondo gli analisti, servono anche a raffreddare lo spread, salito in giornata fino a 290 punti per poi terminare in calo rispetto alla chiusura della scorsa settimana a 282 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,15%.
Il tema principale resta il numero sul deficit/pil che il Governo si appresta a indicare. Se, come anticipato dallo stesso Salvini, fosse vicino al 3%, o addirittura superiore, la reazione dei mercati potrebbe penalizzare ancora il differenziale tra Btp e Bund. “Non era all’ordine del giorno, aspettate un paio di giorni“, risponde il ministro degli Affari europei, Paolo Savona, a chi chiede dell’ipotesi di uno sforamento del 3 per cento di deficit con la legge di bilancio per il prossimo anno. Un altro cdm si dovrebbe tenere, secondo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, tra giovedì e venerdì.
Se si considerano gli ultimi sei mesi, lo spread italiano è in rosso non solo rispetto al Bund della Germania. Guardando al confronto temporale con gli altri big del mondo (dal Giappone alla Francia, dall’Australia alla Spagna), il rendimento dei titoli decennali italiani è aumentato rispetto a quello di quasi tutti, tranne Russia e Brasile. Meglio dell’Italia ha fatto anche la Grecia: il decennale greco ha guadagnato posizioni rispetto alla Russia e al Brasile, ma anche rispetto all’India e all’Italia. Oggi il rendimento è al 4,41%, a 120 punti base dal 3,21% del Btp, 111 in meno rispetto a sei mesi fa.
Intanto, sono scesi ad agosto gli acquisti di titoli di Stato italiani da parte della Bce nell’ambito del programma di Qe. Secondo i dati pubblicati sul sito della Banca Centrale, il mese scorso gli acquisti sono calati a 3,598 miliardi con una riduzione dell’11,6% (471 milioni), rispetto ai 4,069 miliardi di luglio, portando il totale a 356,4 miliardi.
