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Reddito di cittadinanza, Poste e Caf pronti all’assalto

di Alessia Tagliacozzo – Poste e Caf si preparano all’assalto. Parte il reddito di cittadinanza con la presentazione delle domande e sia Centri di assistenza fiscale sia le Poste sono convinti che ci sarà un afflusso straordinario di utenti che intendono chiedere il sussidio previsto dalla nuova misura di contrasto alla povertà.

Il ministero del Lavoro ha diffuso un comunicato per dire che per avere diritto alla rata di aprile ci sarà tempo per presentare la domanda fino al 31 marzo e che “non c’è un criterio temporale per l’ammissione delle domande”, ma è probabile che in molti uffici postali e centri di assistenza fiscale ci sarà un grande afflusso. L’ad di Postepay, Marco Siracusano, audito dalla Commissione lavoro della Camera sul reddito ha lanciato un appello per presentarsi negli uffici postali in ordine alfabetico “senza affollarsi il primo giorno” e ha ricordato che gli impiegati allo sportello devono limitarsi ad accogliere i moduli di domanda senza dare consulenze. Poste non si occupa della verifica dei requisiti né potrà dare informazioni sulle pratica ma si limita a inviare telematicamente le domande all’Inps.

Emetterà poi le carte necessarie alla fruizione del beneficio una volta accolta la domanda dall’Istituto di previdenza. Si potrà poi, se si possiede l’identità digitale Spid 2, presentare domanda sul sito del ministero del Lavoro dedicato al reddito (www.redditodicittadinanza.gov.it) ma è probabile che il flusso maggiore di richieste arriverà nelle sedi dei Caf perché in queste è previsto che ci sia un servizio di consulenza all’utenza. Oggi una parte degli operatori erano impegnati in corsi di aggiornamento ma dalla Consulta dei Caf hanno fatto sapere che domani le sedi saranno pienamente operative.

Alcuni si sono organizzati per appuntamento ma è probabile che domani in alcuni Caf si lavorerà solo a fissare appuntamenti senza riuscire a inoltrare domande. C’è comunque tempo fino al 31 per rientrare nell’erogazione del beneficio per il mese di aprile. L’Inps ha ricordato all’utenza che prima di fare domanda bisogna aver presentato la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) ma che non è necessario allegare alla domanda alcun documento né l’attestazione Isee che sarà abbinata telematicamente alle domande direttamente dall’Istituto. L’Inps farà anche le altre verifiche dei requisiti e provvederà ad accogliere o rigettare la domanda.

L’Istituto si è detto “pronto” a partire con la nuova misura e ha fatto sapere che comincerà a dare le prime risposte dal 15 aprile. In contemporanea l’ok alla domanda arriverà all’utente e alle Poste che accrediteranno la somma prevista sulla carta e daranno l’appuntamento alla persona per consegnarla.

“Si tratta di una operazione straordinaria – ha precisato l’Ad di Postepay Siracusano a proposito dell’afflusso atteso – ci sarà un impegno straordinario sin dal primo giorno ma non si possono escludere a priori disfunzioni. I colleghi sono stati formati e ci metteranno il massimo impegno. Faranno fronte al compito”. A Roma è stata comunque sensibilizzata per domani l’attenzione delle Forze dell’ordine intorno agli uffici postali.

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