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L’elettrico Fca passa da Mirafiori: nel 2020 arrivano le nuove 500

La nuova 500 elettrica della Fiat comincerà ad essere prodotta nel secondo trimestre 2020. Rappresenterà la strategia Fiat sui veicoli a zero emissioni, e la speranza che il successo di Fca nel mercato della mobilità elettrica non dipendesse esclusivamente dalla naufragata fusione nel superpolo con Renault e Nissan (ammesso che il progetto sia stato definitivamente abbandonato). I numeri (e il piano industriale) sembrano testimoniare sia la convinzione di Fca di potercela fare anche da sola, che la rinnovata importanza per l’azienda della manifattura italiana: sarà Mirafiori a produrre 80mila esemplari l’anno della nuova Fiat 500 Bev, grazie a un investimento di 700 mln di euro che ha dato vita alla (suggestiva, per gli appassionati di robot) linea di produzione inaugurata oggi da Pietro Gorlier nello stabilimento torinese.

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La presentazione dei primi robot della nuova linea di produzione nello stabilimento di Mirafiori. Torino, 11 luglio 2019. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Ad accompagnare il Coo Emea di Fca, tra gli altri, anche il sindaco di Torino Chiara Appendino e il governatore del Piemonte Alberto Cirio. Secondo Gorlier la capacità produttiva di 80 mila auto l’anno potrà aumentare, e ci saranno “circa 1200 persone dedicate alla produzione”. Nei prossimi mesi, ha aggiunto Gorlier, “continueremo con l’allestimento dell’impianto, per essere in grado di partire con le prime pre serie entro fine anno e con l’avvio della produzione nel secondo trimestre 2020. Oggi iniziamo a scrivere l’ennesimo nuovo capitolo della storia di Mirafiori con un vero prodotto made in Fiat, made in Torino. La 500 elettrica si avvia a iniziare una carriera di successo”.

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Da sinistra Alberto Cirio presidente regione Piemonte, Chiara Appendino sindaca di Torino, Pietro Gorlier responsabile EMEA FCA, Claudio Palomba prefetto di Torino e Luigi Galante responsabile del Manufacturing Emea. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Il legame con Torino Gorlier lo sottolinea con forza. Mirafiori, con la sua estensione a Grugliasco, “è ancora oggi il più grande complesso di Fca nel mondo”. Fca è “un’azienda globale e sicuramente ha mercati molto importanti – aggiunge – ma il più grande centro di progettazione, sviluppo e produzione auto è ancora Torino con 20 mila addetti. Qui – ricorda Gorlier – stiamo costruendo un centro di eccellenza sulla motorizzazione elettrica. Non è l’unico, ne abbiamo anche in altre regioni, ma combacia alla perfezione con la storia di Mirafiori avere progettato la macchina qua e poi costruirla”.

Le infrastrutture per il mercato dell’elettrico “sicuramente devono crescere e stanno crescendo. Torino ha un piano molto importante e già oggi è una delle città con il maggior numero di colonnine”. “Noi – aggiunge Gorlier – abbiamo anche delle partnership molto importanti, nel caso dell’Italia con Enel X, e saremo in grado non solo di offrire ai clienti la 500 elettrica ma anche delle soluzioni per la ricarica”. Soluzioni, precisa Gorlier, “sia per la ricarica a casa (pensiamo infatti che all’inizio i primi acquirenti avranno più che altro un uso metropolitano e quindi ricaricheranno a casa), ma anche tutte le connessioni con i sistemi di ricarica che stanno nascendo per consentire a cliente di trovare la colonnina quando necessario. Credo che anche se la rete non è ancora sviluppata – conclude Gorlier – ci siano piani di investimenti ormai abbastanza chiari da parte di tutti, compresi anche altri costruttori, che renderanno probabilmente nel giro di due o tre anni il sistema di ricarica adeguato per il mercato”.

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La presentazione dei primi robot della nuova linea di produzione nello stabilimento di Mirafiori.Torino, 11 luglio 2019. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

La 500 elettrica è solo una parte del piano industriale. C’è anche la Maserati. “Lo annunceremo più avanti. Abbiamo una politica molto chiara, annunciamo le cose quando iniziamo a farle”, ha risposto Gorlier a una domanda sul rinnovo della linea Maserati previsto dal piano. “Abbiamo confermato il nostro piano industriale per i prossimi quattro anni con 5 miliardi di investimenti in Italia – sottolinea Gorlier – e questo contiene il rinnovo di quasi tutti i nostri modelli, compresi i Maserati, che avranno poi anche motorizzazioni ibride, quindi aumenteranno il loro mercato di riferimento”. Nel suo intervento alla cerimonia di presentazione Gorlier ha anche ricordato che “saranno inseriti in gamma 12 modelli elettrici tra nuovi ed esistenti. La giornata di oggi è il segno concreto che i nostri progetti procedono a ritmo serrato”, ha concluso osservando che “tra la produzione della 500 elettrica, il rinnovamento della Maserati e qualche altra aggiunta di modelli che faremo prima della fine del piano, pensiamo di riuscire a saturare l’impianto di Mirafiori”.

Non bisogna dimenticare che “su ibrido ed elettrico Fca è in ritardo”, ma “la giornata di oggi è un importante segno della volontà di recuperare questo gap”, ha detto il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli. L’installazione dei primi robot per la linea della 500 elettrica “é un momento di straordinaria importanza perché segna definitivamente lo spartiacque verso produzioni di auto più sostenibili”. “La sua produzione, accanto a quella della Maserati Levante – prosegue Bentivogli – è una risposta importante alle nostre richieste sindacali per consentire il ritorno al lavoro di migliaia di lavoratori che sono ancora nel guado degli ammortizzatori sociali. È necessario accelerare gli investimenti anche sugli altri stabilimenti, come quelli di Cassino, Grugliasco e della stessa Pomigliano, per consentire il pieno rilancio del settore automotive in Italia, settore che dà lavoro, nel nostro paese, a circa 250 mila lavoratori”.

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La presentazione dei primi robot della nuova linea di produzione nello stabilimento di Mirafiori.Torino, 11 luglio 2019.ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

L’inaugurazione della linea della produzione della Fiat 500 BEV elettrica a Mirafiori “è un segnale importante che il piano industriale di Fca procede secondo quanto illustrato alle organizzazioni sindacali dall’amministratore delegato Michael Manley a novembre 2018”, hanno affermato invece Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Dario Basso, segretario generale della Uilm di Torino. “Per ‘saturare’ i quasi 5000 lavoratori del Polo produttivo torinese del lusso, vale a dire delle Carrozzerie di Mirafiori e dell’Agap di Grugliasco, occorreranno – proseguono Ficco e Basso – anche altri lanci e iniziative, come le versioni hybrid delle Maserati, nondimeno l’avvio della produzione della 500 elettrica rappresenta un evento molto positivo non solo per Torino, ma per tutta l’industria dell’auto italiana, anche perché dimostra che Fca procede sulla via della elettrificazione. Oggi il segmento dell’elettrico è una nicchia, ma nei prossimi anni diverrà secondo tutte le previsioni assolutamente decisivo, di conseguenza elettrificando la sua gamma Fca dimostra di guardare al futuro. Ancora una volta Mirafiori può fare la storia dell’industria automobilistica italiana. Con questa operazione, che segue l’annuncio della Jeep Compass a Melfi, Fca – concludono Ficco e Basso – mostra i muscoli e fa capire che l’interruzione delle trattative di fusione con Renault non ha in alcun modo intaccato la sua strategia”.

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