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Poste, utile netto cresce a +4%. Ok acconto su dividendi

Un utile netto in crescita del 4% a 763 milioni nel confronto con lo stesso periodo del precedente esercizio. Così Poste Italiane chiude il primo semestre 2019. Un semestre in cui la società che gestisce il servizio postale porta avanti il suo impegno a favore dei Piccoli Comuni e continua a implementare il nuovo modello di Joint delivery con la riorganizzazione di tutti i centri di recapito.

La società vede i ricavi crescere dell’1,7% a 5,521 mld (+1,7%) con un risultato operativo (Ebit) di 1,081 mld (+2,6%). Poste indica anche un utile netto normalizzato di 570 mln (+18%) Nel secondo trimestre +30% per l’utile netto a 324 milioni (+29% l’utile netto normalizzato a 339 milioni) con un risultato operativo in crescita del 32,5% a 464 milioni ed “una crescita ulteriore dei ricavi”, +5,3% a 2,679 miliardi, “con contributi positivi – sottolinea Poste – da tutti i settori operativi grazie al focus commerciale”.

Risultati che “sono un’ulteriore pietra miliare lungo il percorso delineato dal piano Deliver 2022”, commenta l’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante: “tutti i settori operativi hanno dato un contributo positivo alla crescita dei ricavi, mentre continua a ridursi la dipendenza dalle plusvalenze”.

A giocare a favore di Poste, rileva Del Fante, è “il modello di business diversificato ed unico, fatto di quattro segmenti distinti e al contempo altamente complementari. La trasformazione industriale, prevista nel Piano Deliver 2022 e iniziata oltre un anno fa, sta contribuendo ad una solida evoluzione della profittabilità operativa. La crescita dei ricavi da pacchi – prosegue – continua a sopperire al calo della corrispondenza, grazie ai progressi compiuti nell’ambito della trasformazione industriale e al focus sulla customer experience”. Questa trasformazione ha permesso alla società di diventare partner dei principali operatori di e-commerce in Italia, come confermato dal recente accordo esclusivo siglato con Zalando e dal rafforzamento della partnership con Amazon, che sta sperimentando ora una fase di test del servizio di consegna entro 24 ore in alcune città italiane.

Del Fante sottolinea anche la “continua attenzione ai costi” che, dice, “è affiancata ad un efficace piano di investimenti, come dimostrato dalla realizzazione del moderno centro di smistamento inaugurato a Bologna il 16 luglio”. Intanto, dice ancora l’Ad, “con 1,9 milioni di utenti digitali giornalieri, l’offerta di Poste Italiane si fonda su continui investimenti nell’infrastruttura informatica e sull’integrazione di nuove tecnologie a beneficio dei nostri clienti”.

Il cda di Poste Italiane, approvando i risultati del primo semestre 2019, ha deciso di distribuire un acconto sul dividendo a valere sui risultati dell’esercizio in corso. Comunica quindi “l’intenzione di mettere in pagamento un acconto sul dividendo relativo all’esercizio 2019 in data 20 novembre 2019″ con stacco cedola il 18 novembre e record date il 19 novembre.

Sul fronte della ‘corrispondenza, pacchi e e distribuzione” Poste Italiane resterà “impegnata nel completamento dell’implementazione del nuovo modello di Joint delivery con la riorganizzazione di tutti i centri di recapito per un totale di 755 unità a fine 2019 (al 30 giugno è stato completato l’81% degli obiettivi del progetto)” e “proseguirà l’impiego di nuove tecnologie di automazione”. L’azienda lo indica presentando i risultati del primo semestre e spiega che “entreranno in esercizio ulteriori impianti per lo smistamento della corrispondenza e dei pacchi nel network postale.

In particolare per l’anno 2019 sono previsti ulteriori tre impianti per lo smistamento della corrispondenza (Napoli, Roma e Bologna) e uno per i pacchi (Brescia)”. Prosegue anche il “percorso di evoluzione della flotta aziendale per il recapito”: Poste “continuerà l’introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica (veicoli a tre ruote) valorizzando altresì il percorso di ‘mobilità ecologica’ già intrapreso negli ultimi anni con l’introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici. Nel corso dei prossimi 12 mesi è prevista l’introduzione nella flotta aziendale di circa 200 veicoli elettrici”.

Sul fronte ‘Piccoli Comuni’ Poste porta avanti il progetto avviato a novembre 2018 da Del Fante. La società traccia un bilancio aggiornato al 15 luglio comunicando i conti del primo semestre: “nessun ufficio postale è stato chiuso; un ufficio centrale è stato dedicato al supporto dei piccoli comuni; 381 nuovi Atm sono stati installati in altrettanti Comuni; 3.928 collegamenti WiFi sono stati installati in 3.526 Comuni; 403 barriere architettoniche sono state abbattute in 384 Comuni; 2.509 impianti di video-sorveglianza sono stati installati in 1.234 Comuni; 2.715 nuove cassette postali sono state installate in 1.849 Comuni”.

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