Smart working e scuola a distanza, l’emergenza Coronavirus ha costretto a utilizzare il digitale e nessuno tornerà indietro. Parla Michele Dalmazzoni, di Cisco. La versione completa di questo articolo, a firma di Fabio Insenga, è disponibile sul numero di Fortune Italia di aprile.
Pc e smartphone connessi tutto il giorno. Lavoro e scuola da casa, servizi online, nuovi mestieri nati grazie alla Rete. L’emergenza Coronavirus porta con sé almeno una buona notizia: tutti siamo stati costretti a usare il digitale e nessuno di noi sarà più disposto a tornare indietro. Quello che è successo in pochi giorni avrebbe richiesto anni, in condizioni normali. “Questo è un punto di non ritorno”, sintetizza Michele Dalmazzoni, collaboration & industry digitisation leader Emear di Cisco. È l’uomo che per la multinazionale sta gestendo la gigantesca richiesta di connettività in queste settimane di quarantena. Si concede una pausa di mezz’ora per spiegarci cosa sta avvenendo e quanto di quello che sta nascendo in questi giorni resterà anche quando l’emergenza sarà archiviata. Parliamo tramite Cisco Webex Meetings, l’app in grado di rendere qualsiasi device pronto alla teleconferenza in pochi secondi, con una abilitazione “rapida e pervasiva” tramite software o cloud. Cisco, grazie anche all’ecosistema di 7000 partners su cui può contare, la sta usando per rendere digitali università, scuole, comuni, imprese. La richiesta è enorme e, spiega Dalmazzoni, “la buona notizia è che le tecnologie e le piattaforme si stanno dimostrando mature e robuste”, nonostante l’adozione, soprattutto in Italia, fosse “ancora marginale”. E anche la Rete nel suo complesso sta tenendo, nonostante i picchi di traffico che si stanno registrando, soprattutto a metà mattina. Ovviamente, anche grazie al lavoro che stanno svolgendo i tecnici. “Stiamo lavorando h24 in tutto il mondo per potenziare le reti dedicate alla collaboration”, racconta, entrando nel merito di un processo che ritiene ormai irreversibile: “Ci aspettiamo che ci sia un’ulteriore crescita nell’adozione di tecnologia” nelle prossime settimane.
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