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La settimana, storie e analisi: la Ricostruzione

coronavirus

Notizie, approfondimenti e commenti della newsletter di questa settimana (ci si registra qui): dieci grandi aziende nate durante crisi economiche; il cerotto anti Coronavirus; lo speciale di Fortune Italia sull’industria dello Spazio; la teoria dei giochi applicata al Covid-19.

 

Fortune Italia ha lanciato un ciclo di incontri per iniziare a ragionare sulla ‘Ricostruzione’: andare oltre l’emergenza aperta dalla diffusione del Coronavirus e pensare a come il Paese potrà ripartire. Lo faremo con i protagonisti del mondo dell’economia, dell’impresa e della ricerca. Abbiamo iniziato da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. Con un ospedale Covid-19 costruito in pochi giorni e la determinazione a ripartire, da subito, con i progetti industriali, Pazzali rappresenta il prototipo del manager che, con la diffusione del Coronavirus, ha dovuto fronteggiare l’emergenza senza dimenticare la necessità di ‘ripensare’ la propria mission imprenditoriale.

 

L’opinione

Di Fabio Insenga

 

L’Eurogruppo, dopo più di quindici giorni di trattativa, è arrivato a un compromesso: non ci saranno gli Eurobond, che sarebbero serviti, ma la somma di tre strumenti (Mes, con alcune condizioni, fondi Bei, Sure) e di una proposta da esplorare (il recovery fund dello schema Italo-francese) promette di assicurare le risorse necessarie ad affrontare la durissima crisi aperta dall’epidemia del Coronavirus.

 

“Consegniamo ai leader un pacchetto ambizioso di proposte, l’Italia si batterà con determinazione perché le decisioni del Consiglio europeo siano all’altezza della sfida che l’Europa sta affrontando”, dice il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

 

Per andare oltre, per capire chi ha vinto e chi ha perso, e soprattutto in quali proporzioni, sarà necessario analizzare nel dettaglio le misure scelte. Sicuramente, ogni analisi va sterilizzata dalle polemiche politiche interne. Nessuno poteva sperare veramente di ottenere tutto. Ma rispetto alle premesse, l’accordo sembra comunque un passo avanti.

 

Trovate qui l’opinione integrale.

 

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Le altre storie della settimana

 

Coronavirus
Dieci grandi aziende lanciate durante una crisi economica

 

Molte società e startup stanno riconvertendo il proprio business per adeguarsi alle nuove esigenze imposte da una vita trascorsa in casa. Chi era in procinto di lanciare il proprio business potrebbe pensare che la cosa migliore da fare sia mantenere in caldo l’idea per tempi migliori. Tuttavia, potrebbe non essere la cosa migliore da fare: la storia è piena di crisi economiche. Ma è anche piena di storie di grandi, grandissime aziende lanciate proprio durante i periodi di grande recessione. La crisi, talvolta, può essere il propulsore per nuove idee. C’è una frase che è stata usata da Rahm Emanuel, al capo dello staff di Barack Obama, durante la crisi del 2008, che dice “non vorrei mai sprecare un periodo di crisi. È una opportunità per fare cose che mai avresti pensato di fare prima”. La storia lo dimostra: ecco 10 grandi aziende lanciate durante periodi di profonda recessione economica.

 

Coronavirus
Dentro il Gruppo che lavora al cerotto-vaccino

 

“È un vero è proprio centro di medicina accademica no profit, che non vuol dire che non faccia utili. Ne fa, ma li reinveste tutti in ricerca, formazione e sviluppo”. Così il vice-presidente esecutivo e direttore medico scientifico di UPMC International Bruno Gridelli riassume in semplici parole a Fortune Italia il modello di business di un’azienda che investe tutto il suo ricavato in innovazione. E che ora sta mettendo a punto il cerotto-vaccino contro il Covid-19, per il quale si attende l’ok della FDA per le sperimentazioni sull’uomo. Una ricerca guidata da un italiano, Andrea Gambotto, che vive negli Stati Uniti oramai da più di 25 anni e lavora presso la School of medicine dell’Università di Pittsburgh.

 

Dall’edicola
Come funziona l’industria dello Spazio?

 

L’ultimo numero di Fortune Italia, dedicato alla Guerra al Coronavirus, è incentrato anche su un’industria che, anno dopo anno, si dimostra sempre più in forma: quella che vive per e grazie allo Spazio. Aumentano le startup, gli investimenti, le innovazioni tecnologiche a trazione privata, e l’impegno nell’esplorazione spaziale che in poco tempo ci riporterà sulla Luna, come ci ha raccontato Samantha Cristoforetti. Le imprese di questo settore industriale sconteranno, come le altre, le conseguenze della pandemia di Coronavirus. In Europa l’Esa potrebbe riuscire a proteggerle, e a farle ripartire.

 

Coronavirus
Perché in tanti continuano a uscire di casa?

 

Ai tempi del coronavirus c’è chi scalpita, chi si lamenta, chi ha cercato di reimpostare la propria vita in 24 ore e ha abbracciato il cambiamento in favore del bene collettivo, chi fa la spesa 15 volte al giorno, e poi c’è chi, nelle notti insonni, applica complicati modelli matematici alla realtà per cercare di spiegare perché la gente, nonostante i rischi ingenerati dalla pandemia, continua a uscire di casa. Che si tratti di deformazione professionale, creatività che arde tra le quattro mura di casa, o solo una predisposizione a dare spiegazioni a tutto ciò che accade, Daniele Vezza non ha potuto fare a meno di applicare la ‘teoria dei giochi’ alla realtà italiana.

 

Notizie Adnkronos

 

– Banca Mediolanum, a marzo raccolta netta totale a 1,4 mld euro

 

– Coronavirus, Msd Italia di nuovo al fianco di Croce Rossa Italiana

 

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