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Elon Musk è “entusiasta” dell’amministrazione Biden

elon musk donald trump

Di Vivienne Walt – Il Presidente Biden ha un nuovo fan, che a quanto pare non vede l’ora di aiutarlo ad affrontare la crisi climatica: Elon Musk. In una lunga intervista telefonica con Fortune.com effettuata venerdì scorso, l’amministratore delegato di Tesla e uomo più ricco del mondo si è detto entusiasta del cambiamento alla Casa Bianca, dato che Joe Biden sembra determinato a frenare la crisi climatica: una brusca svolta rispetto a Donald Trump.

 

 

“Sono super entusiasta che la nuova amministrazione sia concentrata sul clima”, dice Musk, aggiungendo che segue Biden su Twitter e sta osservando attentamente le sue mosse.

 

 

L’entusiasmo di Musk per un democratico è un cambiamento importante, rispetto al passato.

 

 

Su diverse questioni, le opinioni politiche dell’amministratore delegato, che per anni sono state oggetto di speculazioni mediatiche, si sono posizionate più a destra che a sinistra. Ha bloccato i tentativi dei lavoratori di Tesla di sindacalizzarsi nelle sue fabbriche statunitensi e nelle elezioni del Congresso del 2018 ha donato molto più generosamente ai candidati repubblicani che ai democratici, con decine di migliaia di dollari spese nel tentativo (fallito) di mantenere il controllo repubblicano della Camera dei Rappresentanti.

 

 

Si è scontrato con i leader democratici della California lo scorso maggio, mantenendo in funzione la fabbrica di Tesla Fremont, in violazione degli ordini di blocco delle attività emessi dello stato. Lo scorso settembre gli è stato chiesto se intendeva votare per Trump o Biden: ancora una volta, ha esitato.

 

“Sono sincero… non sono… voglio dire, penso… vediamo solo come vanno i dibattiti…” ha detto a Kara Swisher del New York Times. Ha detto che era “socialmente molto liberale, ma economicamente leggermente a destra rispetto al centro, forse, o di centro”.

 

Ma con Biden ora alla Casa Bianca, Musk dice di essere entusiasta per il cambiamento epocale a Washington.

 

“Penso che sia fantastico. Sono molto ottimista sul futuro dell’energia sostenibile con la nuova amministrazione”, ha detto a Fortune. “Non che dovremmo diventare compiacenti o altro, ma con la nuova amministrazione ora abbiamo il vento a favore per poter risolvere la crisi climatica”.

 

Ciò segnala, infine, una divisione definitiva da Trump, dopo anni in cui i due non si sono affatto disprezzati.

 

Subito dopo l’elezione di Trump nel 2016, Musk è volato per incontrare il presidente eletto alla Trump Tower di New York. Non era certo l’unico titano della tecnologia a cercare l’attenzione di Trump. Il raduno della Trump Tower riguardava i principali attori tecnologici americani, tra cui il Ceo di Amazon Jeff Bezos, l’allora Ceo di Alphabet Larry Page e la Coo di Facebook Sheryl Sandberg.

 

Ma Musk sembrava avere un sostegno più forte da parte di Trump, rispetto ad altri. Ha sottoposto a Trump almeno un’iniziativa chiave: la missione SpaceX su Marte, sulla quale “Trump si è subito lanciato”, secondo ‘Fire and Fury’, il libro di Michael Wolff sui primi giorni di Trump alla Casa Bianca. E ha accettato di sedere nel comitato economico di Trump e nel suo consiglio per le iniziative in ambito manifatturiero, rimanendo in carica anche dopo che l’allora CEO di Uber Travis Kalanick si è dimesso quando Trump ha firmato un ordine esecutivo che bloccava i visti dai paesi a maggioranza musulmana.

 

Musk lasciò quei due comitati solo mesi dopo, quando Trump annunciò che stava ritirando gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che 180 paesi hanno firmato nel 2015.

 

Musk dice ora che quella mossa è stata per lui l’ultima goccia. In qualità di capo della principale azienda mondiale di auto elettriche, non poteva più schierarsi così apertamente con un presidente che disdegnava la politica climatica globale. Poche ore dopo aver prestato giuramento come presidente, Biden ha firmato mercoledì scorso un ordine esecutivo di rientro nell’accordo di Parigi.

 

Ma perché Musk si è allineato con Trump, in primo luogo?

 

“Ho detto … è molto importante che affrontiamo la crisi climatica e tutto il resto”, dice Musk a Fortune. “L’ho preso più o meno in parola, pensando lo intendesse davvero”.

 

Ora, dice che sta aspettando di essere nuovamente coinvolto mentre Biden inizia a mettere in atto politiche ambientali dettagliate, che sicuramente saranno nettamente diverse da quelle di Trump, compreso una transizione accelerata ai veicoli elettrici e alle energie rinnovabili.

 

Musk dice che “non ha ancora voluto” contattare Biden. “Hanno avuto molto da fare”, ride. Ma dice che i suoi assistenti sono già in contatto informale con la Casa Bianca. “Il mio team, essendo molto favorevole all’ambiente, conosce molte persone che Biden sta portando con sé”.

 

Una volta che quei funzionari della Casa Bianca saranno pronti, Musk dice, “faremo del nostro meglio per essere d’aiuto alla nuova amministrazione riguardo al clima”.

 

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