Il primo question time del premier, il suo stipendio, le prevedibili conclusioni dell’Oms, e due nuovi appuntamenti con i podcast di Fortune Italia. Ecco gli argomenti della newsletter di questa settimana:
– La buona politica va pagata
– Draghi chiede pazienza agli sposi, e non solo a loro
– Perché le aziende hanno difficoltà ad accedere a bandi e agevolazioni?
– Un rapporto prevedibile, una pandemia evitabile
– Alla sanità l’intelligenza artificiale piace parecchio
L’opinione
Di Fabio Insenga
Mario Draghi ha rinunciato agli 80mila euro che gli sarebbero spettati come ‘stipendio’ da premier. Commentando la notizia, molti si sono giustamente premurati di ricordare che Draghi percepisce una lauta pensione, tanto che il suo reddito per il 2020 ammontava a 581.665 euro lordi. Il dato aggiunge relativamente poco. Se non che, evidentemente, il premier può permettersi di rinunciare a 80mila euro.
C’è però un tema più ampio, che riguarda la politica nella sua interezza e, soprattutto, l’onda lunga dell’antipolitica. L’idea che il compenso di un premier sia una voce da tagliare, ridimensionare, o addirittura eliminare, non serve alla buona politica. Semplicemente perché la buona politica va pagata, e bene, se si vuole avere nei ruoli cruciali persone competenti e se non si vuole abdicare alla peggiore interpretazione del concetto ‘uno vale uno’. Non è così. Mario Draghi, e come lui tanti altri esponenti della politica, non valgono uno. Nel senso che non devono valere uno qualuque, meglio se a basso costo.
Trovate qui l’opinione integrale.
Le altre storie della settimana
Riaperture
Draghi chiede pazienza agli sposi (e al centrodestra)
In un certo senso, parla a suocera perché nuora intenda. Mario Draghi nel suo primo question time alla Camera affronta il problema delle riaperture: chiede “pazienza” agli sposi e a tutto il settore delle cerimonie ma di fatto la impone soprattutto al centrodestra, che da giorni è in pressing perché ci sia uno slittamento del coprifuoco e perché ripartano alcune attività, come per esempio bar e ristoranti al chiuso.
Finanziare l’innovazione
Bandi e agevolazioni, le difficoltà delle imprese e il ruolo della consulenza
Quali sono gli errori tipo delle aziende che cercano finanziamenti? “Più che di errori parlerei delle difficoltà che le aziende riscontrano” quando provano ad avvicinarsi alla finanza agevolata. “I bandi e le normative sono molto complesse. Tanto che difficilmente chi non è del mestiere riesce a comprenderli”. Nel secondo appuntamento con i podcast di Finaziare l’innovazione, progetto di Fortune Italia dedicato alla finanza agevolata, parliamo con Elena Udristioiu, Direttrice finanziaria di Innova Finance.
Covid
I tanti errori di una pandemia evitabile
Leggere oggi, con 158.551.526 di casi confermati nel mondo e 3.296.855 morti, che la pandemia di Covid era “evitabile, se solo il mondo avesse reagito più rapidamente”, lascia l’amaro in bocca. Ma le conclusioni del rapporto pubblicato dal gruppo di esperti indipendenti istituito dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus erano, a loro volta, prevedibili.
AI in azione
Intelligenza artificiale in sanità, rivoluzione in corsia
Covid-19 ha trasformato in realtà quella che sembrava l’eterna promessa della telemedicina. Ma quali sono le criticità e i gap ancora da colmare? E quali invece le prospettive più interessanti per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei Big data in sanità? Lo abbiamo chiesto all’amministratore delegato dell’Irccs Ospedale San Raffaele e dell’Irccs Galeazzi di Milano, Elena Bottinelli, in un podcast parte del progetto AI in azione. Intanto, a guardare i dati, sull’intelligenza artificiale in sanità ci si è già rimboccati le maniche: tra le organizzazioni pubbliche la sanità è il settore con il maggior tasso di adozione dell’AI.
Notizie Adnkronos:
– I 50 anni del centro studi Amplifon
– Free To X, parte la mobilita’ elettrica in autostrada
