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G20, alla fine arriva un accordo (al ribasso) sul clima

Era il nodo più difficile da sciogliere e, infatti, la soluzione all fine è un compromesso. I capi di Stati e di governo riuniti alla Nuvola di Fuksas per il G20 trovano l’accordo sul clima. Non c’è però intesa sulla data del 2050 come deadline per l’obiettivo emissioni zero. Per questo, la dicitura scelta è: “entro o attorno alla metà della secolo”. A pesare, la posizione di Russia, India e soprattutto Cina, Paesi che hanno ancora bisogno del carbone

Con questa dichiarazione finale si punta ad un obiettivo comune ma con un po’ di flessibilità per prendere in conto le diverse situazioni.

I Paesi del G20, inoltre, restano “impegnati sull’accordo di Parigi per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi”. I leader riconoscono “che gli impatti del cambiamento climatico a 1,5 C sono molto inferiori rispetto a 2 C. Mantenere l’obiettivo di 1,5 C a portata di mano richiederà azioni significative ed efficaci e l’impegno da parte di tutti i Paesi”.

In avvio della seconda giornata il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha esortato i leader mondiali a trovare una soluzione coraggiosa. “La crisi climatica – ha detto – è il problema decisivo dei nostri tempi. Mette in pericolo il nostro sostentamento, minaccia la nostra prosperità, mette a rischio il nostro futuro. Con lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi che si verificano sempre più frequentemente, ci troviamo di fronte a una scelta semplice. Possiamo agire ora o pentircene in seguito”.

“Con l’accordo di Parigi, ci siamo impegnati ad affrontare collettivamente il riscaldamento globale. Ma i passi in avanti che abbiamo intrapreso da allora – ha ammesso il premier – si sono rivelati insufficienti. Gli scienziati ci dicono che con le politiche attuali, le conseguenze del cambiamento climatico per l’ambiente e la popolazione mondiale saranno catastrofiche. Il costo dell’azione – per quanto alto possa sembrare – è banale rispetto al prezzo dell’inerzia”

Ieri ho affermato che le questioni globali più urgenti richiedono una risposta multilaterale. La lotta al cambiamento climatico coinvolge, letteralmente, il mondo intero. Restiamo uniti, nel successo e nel fallimento. E, come G20, abbiamo la responsabilità di mostrare leadership e guidare il mondo verso un futuro più sostenibile”, ha concluso.

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