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Clima, la parola passa alla Cop26

Dopo l’accordo al ribasso sul clima siglato dai capi di Stato e di governo al G20 di Roma, la parola passa alla Cop26 di Glasgow. Anche questa volta, però, il grande assente sarà la Cina: il presidente Xi Jinping si limiterà a inviare soltanto un testo scritto. Il presidente russo, Vladimir Putin, non interverrà neppure virtualmente perché il formato della videoconferenza non è tecnicamente previsto, viene spiegato. Ci sarà invece il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi che ha definito il compromesso raggiunto nella Capitale “un successo”, scegliendo di vedere il bicchiere mezzo pieno.

A sottolineare l’importanza dell’appuntamento è il premier britannico, Boris Johnson. “Se fallisce Glasgow, fallisce tutto“, avverte.

A esortare i delegati è anche il principe Carlo, presente alla conferenza Onu sul clima veste di co-reggente di fatto, in assenza della 95enne regina Elisabetta, tenuta a riposo dai medici. “Dobbiamo metterci sul piede di guerra”, le sue parole.

“La Cop26 è un momento di verità per i nostri piani per fermare il cambiamento climatico. L’Europa si impegna a essere il primo Continente neutrale dal punto di vista climatico al mondo e unire le forze con i suoi partner per un’azione per il clima piu’ ambiziosa. La corsa globale per lo zero netto entro la metà del secolo è iniziata”, scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

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