Amazon aumenta il costo dell’abbonamento prime, almeno per ora solo negli Stati Uniti. Come si legge su Fortune.com, infatti, il gigante delle vendite online ha annunciato che il prezzo per il servizio, che include la consegna gratuita in giornata in alcune città e lo streaming video, sarà di 20 dollari in più. I nuovi abbonati inizieranno a pagare la nuova tariffa dal 18 febbraio, mentre chi lo è già vedrà il rincaro a partire dal 25 marzo, il giorno in cui c’è il rinnovo dei piani annuali. Si tratta del primo aumento in tre anni.
Amazon ha anche annunciato un aumento del prezzo per i clienti che pagano di mese in mese, che sale da 13 a 15 dollari. La società ha giustificato la decisione parlando della “continua espansione dei vantaggi per i membri Prime” nonché “dell’aumento dei salari e dei costi di trasporto“.
Il precedente aumento dei prezzi per Prime risale al 2018, quando Amazon ha aumentato il costo portandolo da 99 a 119 dollari. Il gruppo non ha detto se intende aumentare i prezzi anche sui mercati internazionali.
Gli investitori hanno premiato la scelta della società. Dopo l’annuncio il titolo Amazon ha preso il volo nel dopoborsa Usa: le azioni hanno messo a segno un rialzo del 15% anche grazie ai risultati lusinghieri della divisione cloud computing di Amazon e all’investimento nel costruttore di veicoli elettrici Rivian.
Amazon ha infatti chiuso brillantemente l’ultimo trimestre del 2021, quasi raddoppiando i profitti a 14,32 miliardi di dollari e con ricavi per 137,41 miliardi di dollari (+9%), in linea sostanzialmente con le previsioni degli analisti. Per il primo quadrimestre del 2022 il colosso dello shopping online prevede ricavi tra i 112 e i 117 miliardi di dollari, contro i 121 miliardi circa degli analisti.
