Nel 2017 aveva raccolto 183mila euro attraverso l’equity crowdfunding, sulla piattaforma CrowdFundMe. Cinque anni dopo, la società delle ‘vetrate fotovoltaiche’ Glass to Power arriva in Borsa, su Euronext Parigi, con un prezzo di collocamento di 48 euro ad azione e un flottante di 528.812 azioni, pari a 25,38 milioni di euro. La valutazione premoney del round del 2017: 1,5 mln di euro. “La quotazione dovrebbe essere effettuata già martedì 15 febbraio“, spiega il Ceo di Glass to Power, Emilio Sassone Corsi, raggiunto al telefono da Fortune Italia.
Glass to Power è una società che realizza vetrate isolanti fotovoltaiche trasparenti, e la quotazione della settimana prossima a Parigi sarà la quinta exit in due anni per la piattaforma che l’ha aiutata a lanciarsi, CrowdFundMe. Prima con la campagna di equity crowdfunding del 2017 da 183mila euro, poi con quella del 2018 da 2,2 milioni di euro. Rispetto al primo round la società del fotovoltaico ha aumentato il proprio di valore di 17 volte e di 2,8 volte rispetto al secondo (la valutazione in quel caso era arrivata già a 9 milioni).
“La quotazione è di natura tecnica, i soci la stanno aspettando da tempo. E avviene in seguito all’ultimo crowdfunding fatto tra marzo e fine maggio 2021 con la piattaforma Opstart”, dice il Ceo.
Il ‘crowdlisting‘ utilizzato da Glass to power, spiegano da Opstart, è un percorso creato appositamente per arrivare al direct listing: “Il crowdfunding e la quotazione sono strettamente legate. Non c’è solo quindi un vincolo temporale, ma un vero e proprio vincolo causale”.
L’obiettivo della quotazione, dice Sassone Corsi, è quello di “confermare il titolo a 48 euro e cominciare ad avere scambi che ci consentano di arrivare agli obiettivi di acquisto dei warrant distribuiti tra i soci. Anche se non è previsto un aumento di capitale con la quotazione quindi, l’ingresso di nuovi capitali arriverà attraverso l’esercizio delle opzioni sui warrant. Entro il primo anno dalla quotazione, se saremo bravi e se il titolo crescerà a sufficienza, i detentori dei warrant potranno convenientemente riscattarli in azioni immettendo nuova liquidità nella società”.
E dal punto di vista industriale? “Abbiamo una previsione di crescita molto elevata in termini di fatturato. Vogliamo arrivare a 5 mln di euro dai 400mila del 2021, e abbiamo già un backlog di ordini molto importante”.
In più, Glass to Power sta lavorando all’internazionalizzazione in Europa e sono in cantiere anche progetti per Asia e Stati Uniti, che vedranno la luce tra 2023 e 2024.
Intanto è stato annunciato che il progetto del ‘Grande MAXXI’, a Roma, prevederà la realizzazione di vetrate fotovoltaiche trasparenti e proprio Glass to Power è stata chiamata a proporre le proprie, racconta il Ceo.
Sassone Corsi commenta poi il percorso fatto sin qui dall’azienda, nata con il sostegno dell’equity crowdfunding: “Siamo nati 5 anni fa, e non ci sono molte aziende che riescono a trasformarsi in Spa (3 anni fa) e poi andare in Borsa in così poco tempo”. Ora il posizionamento è quanto mai favorevole: “Finora abbiamo investito 6 mln di euro, e quest’anno ne investiremo un altro sui macchinari, assumendo altre 3 persone (al momento i dipendenti sono 12). Siamo nel mezzo dell’onda della sostenibilità, e anche se siamo giovani c’è già un interesse molto ampio”.
Glass to Power è nata come spin-off dell’Università Bicocca di Milano, è specializzata nella realizzazione di moduli in vetro isolante fotovoltaico completamente trasparenti. Possono essere montati in serie per la realizzazione di facciate continue in vetro. La soluzione si integra quindi nell’architettura degli edifici, rendendo attive superfici che altrimenti non sarebbero utilizzabili per la produzione di energia pulita.
“Nel corso degli anni abbiamo elaborato un rigoroso sistema di selezione di società emittenti, con l’obiettivo di individuare imprese ad alto potenziale con concrete possibilità di exit – dichiara Tommaso Baldissera Pacchetti, amministratore delegato di CrowdFundMe – Lo sbarco su Euronext di Glass to Power è l’ulteriore dimostrazione che la nostra strategia sta dando risultati tangibili a beneficio degli investitori. Per noi rappresenta la quinta quotazione ed è un dato che ci conferma come leader in Italia per numero di exit”.
