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Twitter, ora Musk vuole lo sconto

elon musk twitter

Elon Musk sta ancora cercando di ottenere uno sconto per il suo acquisto di Twitter, almeno pubblicamente.

Sabato 21 maggio, Musk si è dichiarato d’accordo con lo scrittore conservatore Ian Miles Cheong sulla possibilità di abbassare la sua offerta per la piattaforma in base alla quantità di bot sulla piattaforma o, ad esempio, chiedere uno sconto del 25% sul prezzo se il 25% degli utenti di Twitter fossero account fake.

Stando all’accordo originale da 44 mld di dollari, Musk pagherebbe 54,20 dollari per azione, un sovrapprezzo del 42% rispetto al prezzo delle azioni di venerdì: 38,29 dollari. Abbattere il prezzo dell’affare del 25% significherebbe pagare 40,65 dollari per azione, solo un 6% in più rispetto all’attuale prezzo delle azioni.

Musk è stato a lungo irritato per la questione degli account falsi su Twitter, impegnandosi ad eliminare gli spambots dalla piattaforma nel caso in cui la sua offerta pubblica di acquisto venga accettata. Da quando ha dichiarato di aver tirato il freno sul suo tentativo di acquistare la piattaforma, il 13 maggio, Musk ha ripetutamente contestato l’affermazione della proprietà di Twitter secondo cui i bot costituiscono solo il 5% degli utenti della piattaforma. Il Ceo di Tesla ha affermato che il numero di account falsi potrebbe essere più vicino al 20%, o addirittura all’80%.

Sabato, Musk ha twittato di essere preoccupato perchè il social media avrebbe “un disincentivo a ridurre lo spam, in quanto riduce gli utenti giornalieri percepiti”. Musk ha affermato che la piattaforma di social media si rifiuta di spiegare come calcolava il numero di utenti bot, definendolo “molto sospetto”.

Quando il Ceo di Twitter Parag Agrawal ha cercato di spiegare come l’azienda calcola il numero di bot la scorsa settimana, Musk ha risposto così.

Musk potrebbe avere altre ragioni per voler rinegoziare il suo accordo con Twitter, tuttavia. Il crollo profondo dei titoli tecnologici potrebbe incoraggiare il Ceo di Tesla a rivalutare il valore della piattaforma. Le azioni di Twitter sono in calo del 26% dal 25 aprile, il giorno in cui Musk ha accettato di acquistare la piattaforma.

La ricchezza di Musk è diminuita anche a causa del crollo delle azioni Tesla, in calo del 33% dal 25 aprile, poiché gli investitori si preoccupano della capacità del Ceo di Tesla di gestire la casa automobilistica elettrica insieme a Twitter, SpaceX e le sue altre iniziative. Musk ha respinto queste preoccupazioni, sostenendo di spendere meno del 5% del suo tempo per l’acquisizione di Twitter.

Da parte sua, Twitter dichiara che l’accordo, come originariamente concordato, sta andando avanti. Secondo Vijaya Gadde, il capo dell’ufficio legale di Twitter, l’accordo con Musk non è ‘fermo’ e la vendita procederebbe al prezzo concordato di $54,20 per azione, come riportato da Bloomberg.

L’articolo originale è su Fortune.com

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