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DR 1.0 EV, la citycar alla spina che viene dal Molise

Quattro posti in 3,20 metri di lunghezza, 294 km di autonomia nel ciclo urbano e dotazione di serie completa.  Ecco l’ultimo gioiello del brand fondato 17 anni fa da Massimo Di Risio e che, passo dopo passo, sta conquistando il cuore del mercato italiano 

La rivoluzione elettrica applicata all’auto passa anche per il Molise, e precisamente per Macchia d’Isernia. È in questo piccolo comune di 1026 abitanti che Massimo Di Risio – imprenditore pragmatico, caparbio e un pizzico visionario – si mise in testa 17 anni fa di inseguire un sogno: fondare una casa automobilistica tutta sua, un marchio che portasse le proprie iniziali sul cofano come una camicia su misura, da introdurre sul mercato come valida alternativa ai vari brand dal pedigree consolidato.

Ecco dunque nascere nel 2006 la DR Motor Company, successivamente assurta a DR Automobiles Groupe: una realtà che attualmente si avvale di due brand – DR e EVO – nonché di parecchi modelli, l’ultimo dei quali è una citycar a zero emissioni battezzata DR 1.0 EV. Come tutte le altre vetture della gamma (la DR 4.0, DR 5.0, DR F35 e la DR 6.0) anche lei si basa su un’auto prodotta in Cina dalla Chery Automobile, la Chery eQ1, i cui componenti vengono assemblati su licenza nello stabilimento di Macchia d’Isernia per vedere la luce come modello del tutto nuovo.

“Venti anni fa abbiamo intuito che la condivisione di piattaforme e componentistica preesistenti ci avrebbe consentito di abbattere notevolmente gli investimenti strutturali”, spiega Di Risio. “Abbiamo dunque creato delle solide partnership industriali con alcuni colossi dell’industria automobilistica asiatica, che ci consentono oggi di avere una notevole capacità produttiva. Grazie inoltre a un’organizzazione piuttosto snella e flessibile, siamo riusciti a trovare dei fornitori in grado di garantirci microchip e semiconduttori in questo momento di crisi nella reperibilità di tali componenti. Di conseguenza tutto questo ci consente di avere ampia disponibilità di prodotto, con tutti i modelli in pronta consegna. Per noi indubbiamente un bel vantaggio competitivo”.

Numeri alla mano, i due marchi che DR Automobiles Groupe commercializza (ma quest’anno diventeranno quattro con l’ingresso di Sportequipe e ICKX) viaggiano che è una bellezza. Il 2022 è stato “un anno da incorniciare”, dicono dalla casa madre: da gennaio a dicembre sono state immatricolate più di 25mila automobili, con una crescita pari al 192,76% rispetto alle 8.362 unità vendute nel 2021. La quota sul totale del mercato è passata dallo 0,57% all’1,86%, per non parlare del fatturato, ormai sopra le nuvole a quota 448 mln di euro.  “Un risultato raggiunto attraverso un progetto di crescita costante”, aggiunge Di Risio. “Dal 2016 ad oggi abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo tecnologico, qualitativo e stilistico che ci ha consentito di guadagnare quote di mercato passo dopo passo. E il 2023 sarà un anno di ulteriore espansione del nostro gruppo”.

Ultimo tassello di tale percorso è dunque la DR 1.0 EV, vettura agile e frizzante con cui il marchio molisano cercherà di ritagliarsi una fetta di mercato nel segmento delle city car ‘alla spina’. In azienda ci credono tantissimo e fanno bene, al punto da averle regalato il soprannome di Urban Revolution (un po’ come accadde in Toyota nel 1999 per la Yaris, che da subito tutti iniziarono a chiamare Piccolo diavolo). Una rivoluzione urbana che promette di essere una fedele alleata degli spostamenti cittadini in virtù di due punti di forza: 4 posti a sedere in soli 3,2 metri di lunghezza. Tanto per fare un paragone, la Smart Fortwo è lunga 2,74 metri ma di persone a bordo, lo dice il nome, ne accoglie solo due. Praticità innanzitutto quindi, alla quale si aggiunge un’autonomia di 294 km nel ciclo urbano e 210 km in quello misto, con possibilità di “extended range” in caso di necessità. Il pacco batterie, che sfrutta la tecnologia ternaria di ultimissima generazione (litio-ferro-fosfato), ha una capacità di 31 Kwh, mentre il motore sincrono a magneti permanenti è in grado di sprigionare una potenza di 45 Kw per una velocità massima di 120 km e uno scatto da 0 a 50 orari in 5 secondi. Degni di nota i tempi di ricarica: 4 ore per la slow con corrente a 6 Kwh e 35 minuti per la fast con corrente fino a 40 Kwh. E ricca anche la dotazione di serie, come da tradizione DR: dal climatizzatore all’infotainment da 9,7” con Android Auto ed Apple CarPlay, wireless smartphone charger, sistema keyless, fino ai sensori di parcheggio posteriori con tanto di retrocamera in HD. Disponibile da subito anche l’allestimento POP, caratterizzato dal numero 1 sulle fiancate e da un grande punto esclamativo sul cofano.

Il prezzo chiude il cerchio di una vettura che sembra avere tutte le carte in regola per impensierire la concorrenza: 25.900 euro, a cui però bisogna toglierne subito 1.000 di promozione che DR ha stabilito per il lancio commerciale. Poi ci sono gli incentivi statali: per una ‘full electric’ lo sconto previsto è di 3.000 euro (senza vecchia auto da rottamare), che diventano 5.000 in caso invece di rottamazione.

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