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Covid, finita l’emergenza inizia l’epoca della convivenza col virus/VIDEO

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La voglia di normalità non deve cancellare gli sforzi fatti contro Covid e le lezioni imparate in questi oltre tre anni di pandemia. Se lo stesso direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus, dichiarando la fine dell’emergenza sanitaria internazionale, ha invitato alla prudenza, sottolineando che il virus è qui per restare, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ricordato le tante vittime del virus, e l’impegni degli operatori sanitari.

Covid, è finita l’emergenza costata 20 mln di morti in 3 anni

“Possiamo dire che l’emergenza sanitaria Covid-19 è alle nostre spalle. Il mio pensiero va innanzitutto ai medici e agli operatori sanitari e sociosanitari che non hanno risparmiato energie per combattere questo incubo globale e alle persone che non ce l’hanno fatta. In loro memoria – ha sottolinea Schillaci – non dobbiamo dimenticare questa terribile esperienza e dobbiamo rafforzare la ricerca, le strutture sanitarie e l’assistenza territoriale perché non accada mai più niente di simile”. Questa, infatti, non è stata la prima e non sarà l’ultima pandemia della storia umana. E’ importante non farsi trovare impreparati.

“I numeri delle infezioni da Covid in tutto il mondo stanno scendendo e quindi si riduce sostanzialmente questa malattia. Però la malattia continua ad essere una delle patologie temibili perché ancora oggi provoca morti nel nostro Paese”, ha ammonito il presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

La fine dell’emergenza sanitaria internazionale, indetta il 30 gennaio 2020, non deve far  “pensare che la malattia è scomparsa, ma che il ritorno alla vita normale qualche volta ci fa incontrare anche questa malattia. E questa malattia – ha detto il presidente dei medici italiani – naturalmente produce i suoi effetti soprattutto per i fragili, che devono ricordarsi di tutelarsi sempre e comunque: e qui l’uso delle mascherine diventa in qualche maniera ancora oggi importante”.

“Molto bene il ministro Schillaci, che ha demandato ai sanitari, in maniera particolare alle direzioni sanitarie e poi ai singoli professionisti, la decisione sull’uso delle mascherine. Una decisione che naturalmente non può che essere quella di proteggere i fragili, soprattutto i pazienti immunodepressi, gli anziani. Quindi il medico deve utilizzare questa sua discrezionalità sulla base di evidenze, di linee guida che possono in qualche maniera aiutarlo nella sua decisione di imporre l’obbligo di tenere la mascherina soprattutto lì dove le condizioni favoriscono la diffusione del virus verso le persone più deboli”.

 

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