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Opportunità e sfide del futuro nella visione multiculturale di Whirlpool

Gilead

Un brand che sa unire il concetto di sostenibilità a quelli di innovazione e benessere. E’ il caso di Whirlpool, la multinazionale che ha in Italia il quartier generale del gruppo per l’Emea – Europa, Africa e Medio Oriente – e di recente ha aperto i suoi nuovi uffici a Milano, affidando l’incarico di Vice President Human Resources all’Italiano Fabio Colombo, che Fortune Italia ha incontrato per analizzare le prospettive di crescita e sviluppo di un settore sempre più interessato dai temi di innovazione e sostenibilità.

Un italiano fra i top manager di Whirlpool. Dopo una lunga carriera interna, iniziata in azienda nel 2014, quale pensa sia stato il suo valore aggiunto nel percorso di crescita professionale?

E’ vero che sono italiano. Sono però un italiano che ha vissuto spesso all’estero, con una attività professionale sempre legata a regioni e paesi a livello globale. Whirlpool è una azienda globale fortemente focalizzata sull’internazionalità. Ed è questo il driver principale che ha rappresentato un vantaggio competitivo  per il mio percorso professionale.  Il contesto internazionale porta, come valore aggiunto, un ambiente multiculturale ed è quello che reputo sia veramente importante, anche in prospettiva del futuro: un luogo che favorisca l’innovazione, la ricerca e lo scambio reciproco. Questo ritengo che sia un forte acceleratore di carriera.
Se penso poi ai miei nove anni in azienda, Whirlpool mi ha dato una spinta importante, dopo un primo ruolo nella parte industriale, ho supportato la fase di integrazione di Whirlpool-Indesit per le aree commerciali dell’Europa dell’Ovest. Mi sono poi trasferito in Inghilterra, uno dei mercati più importanti per Whirlpool in Europa, e da circa 5 anni sono rientrato a Milano, dove ha sede il quartier generale per l’Emea e da dove supporto  i progetti strategici per la trasformazione e l’accelerazione del business, fino alla recente nomina come Vicepresidente per la Regione. Per dare qualche dimensione numerica: 16mila persone, 36 paesi, 13 siti produttivi e technology centers e uno shared service center Finance and Supply chain. Multiculturalità e la possibilità di lavorare in un’azienda globale dalla dimensione locale, sono questi gli elementi che mi hanno attratto e aiutato nel mio percorso di crescita professionale in Whirlpool.

Lei è Vice presidente Hr per la regione Emea. Come cambiano le esigenze del personale, e come si connotano la produzione e i prodotti, in un contesto di azione così ampio?

Lavorare in un contesto multiculturale è una sfida e un’opportunità allo stesso tempo. Questo mi porta a riflettere sulle esigenze delle persone, che sono dipendenti ma anche consumatori. Le esigenze cambiano a seconda del contesto geografico e culturale di riferimento, così come le logiche di produzione e gestione del personale.
Ricordiamo che Europa, Medio Oriente e Africa, nella nostra organizzazione, comprendono circa 38 Paesi, dove un approccio ‘one size fits all’ non funziona. Quello che ha valore in Italia può non aver valore in Francia o in Inghilterra. In alcuni mercati le strategie di ‘go to market’ sono più digitalizzate, come ad esempio in Inghilterra dove i consumatori preferiscono acquistare online e meno presso gli store fisici, mentre in Spagna c’è una tradizione del consumatore che ama vedere fisicamente ed essere a contatto con il prodotto. E’  una semplificazione, certo, ma Whirlpool è da sempre un’azienda lungimirante nel ‘catturare’ tendenze di mercato e anticipare i bisogni dei consumatori, e di conseguenza così approcciamo anche i nostri collaboratori. Abbiamo team dedicati di consumer insight, fondamentali per studiare approfonditamente  motivazioni,  bisogni e comportamenti dei consumatori. Dallo studio passiamo all’ esecuzione, utilizzando diversi metodi – ricerche, sondaggi, interviste, focus group e analisi di dati – il risultato è una mole di  informazioni che ci aiutano a prendere decisioni in grado di rispondere alle esigenze e ai desideri dei consumatori, in linea con la nostra missione di ‘essere alla costante ricerca di come migliorare la vita a casa delle persone’. Per Whirlpool è anche importante rispondere alle esigenze dei propri dipendenti, e adattare le pratiche Hr per soddisfare le necessità specifiche della Regione e dei paesi che ne fanno parte.  Per questo la nostra strategia prevede un approccio che mette le persone al centro  e che mira al benessere organizzativo: questo significa rispondere alle esigenze del personale per i percorsi di carriera, gli spazi fisici, il bilanciamento vita lavoro ma anche quello che riguarda il benessere psicofisico
Nel 2021 abbiamo lanciato il programma ‘Be*well’, collegato alla nostra strategia globale per migliorare il benessere delle persone. Il progetto unisce la dimensione della persona e del dipendente sui temi come benefit, healthcare, pensioni, assicurazioni e altro. A questo si unisce la dimensione dello sviluppo professionale del dipendente, attraverso la formazione continua, ma anche soddisfazione del day by day, in ufficio e spazi di lavoro dove si può lavorare e co-creare la strategia aziendale ed investire sulla propria carriera ed il futuro.

Whirlpool ha una lunga storia anche in Italia, quale sarà lo scenario occupazionale nel prossimo futuro?
È vero che Whirlpool ha una lunga storia in Italia, nasce nel 1989 con l’acquisizione da parte di Whirlpool Corporation della storica società italiana Ignis dell’imprenditore Giovanni Borghi. L’Italia fu scelta per la sua storia imprenditoriale negli elettrodomestici e per la posizione strategica in Europa, e nel 2015 c’è stato l’acquisito di un’altra azienda italiana, la Indesit company, guidata dalla famiglia Merloni. L’Italia è stata quindi uno dei paesi fondamentali per l’azienda, dove ad oggi abbiamo circa 5000 persone tra i nostri uffici regionali, basati a Milano, e nei 5 siti industriali (Cassinetta di Biandronno, Siena, Melano, Comunanza e Carinaro), nei centri di ricerca e sviluppo di Fabriano e Cassinetta che disegnano e producono prodotti a marchio Indesit, Kitchenaid, Whirlpool,  Hotpoint, e oltre l’80% dei prodotti realizzati in Italia viene destinato al mercato globale.
Prevedere  oggi lo scenario occupazionale del futuro è complesso, abbiamo visto come il Covid ha ribaltato le visioni e gli scenari del lavoro, però abbiamo iniziato da alcuni anni una costante collaborazione con le università per entrare in contatto con le nuove generazioni. Il prossimo futuro potrebbe essere caratterizzato da almeno tre driver principali: evoluzione tecnologica, intelligenza artificiale e big data. L’approccio numerico è diventato, in tutte le discipline, sempre più centrale. Whirlpool punta allo sviluppo delle tecnologie digitali per inglobare le competenze strategiche per il futuro.

Apertura nuova sede Whirlpool Certosa

La Certosa, a Milano, vede quest’anno la nascita della nuova sede Regionale del gruppo per l’EMEA- centro di eccellenza e attrattore di talenti anche internazionali –  a fronte di un importante lavoro di riqualificazione urbana. Di cosa si tratta?
Siamo molto orgogliosi di questo progetto, inaugurato lo scorso aprile. Sono i nuovi uffici regionali per l’area Emea di Whirlpool corporation, con sede nel quartiere Certosa di Milano, un progetto caratterizzato da   un piano di rigenerazione urbana. Abbiamo avuto l’opportunità di creare degli uffici all’avanguardia con  le opportunità che porta in termini di collaborazione, innovazione e benessere. L’intero edificio è carbon free. A Milano sono impiegate circa 400 persone provenienti da diverse parti del mondo, il nostro quartier generale raccoglie infatti la quasi totalità delle risorse per la regione Europa: qui hanno sede il marketing, le risorse umane, il finance, il real estate, l’information technology e la comunicazione.
La Certosa ha anche il vantaggio di averci consentito di disegnare gli spazi lavorativi sui nostri principi strategici: flessibilità, metodologia agile e sostenibilità, legata a una specifica politica green adottata in azienda.
Nella progettazione del  nostro nuovo ambiente di lavoro, inclusione e diversità sono temi centrale per le risorse umane, fortemente impegnate nel guidare questo cambiamento culturale. Per questo motivo abbiamo creato diversi ERGs – employee resource group- gruppi di dipendenti che si strutturano in modo autonomo e valorizzano temi di comune interesse oltre a  co-creare con il management gli spazi di lavoro. In EMEA, inoltre, abbiamo ulteriori ERG dei quali siamo molto orgogliosi quali lo ‘Young Professional Network’, il ‘Womens’ Network’ e il ‘Pride Network’.
In questo modo il dipendente si sente al centro del sistema azienda perché, nel caso di Certosa, ha co-creato la sua casa/ufficio, definendo ad esempio i colori e la tecnologia da utilizzare nelle sale, la biblioteca, l’idea di istituire una focus room e un’area benessere per i momenti di relax.

Valore delle risorse. Whirlpool investe molto nella formazione, quanto l’offerta di lavoro è distante dalle reali necessità delle aziende?
Questa considerazione corrisponde al vero. L’offerta di lavoro e competenze richieste variano nel tempo e fra le diverse industrie, e questo è determinato da un lato dalla natura del progresso tecnologico, che ha portato anche Whirlpool ad avere necessità di risorse tecnologicamente avanzate, su artificial intelligence e digitale, competenze che sono diventate importanti e rare, o anche ricerca e sviluppo, con competenze più specifiche. Spesso offerta e domanda non riescono ad incontrarsi.
Rispetto alla necessità di operatori specializzati, abbiamo attivato una serie di incontri, convenzioni e partnership con scuole professionali superiori, in particolare con il mondo dei periti, che non è al top delle scelte nell’istruzione superiore dei nostri giovani ma è prezioso per il comparto industriale italiano. Ci rechiamo nelle scuole professionali e fin dal terzo anno cerchiamo di capire chi sono i ragazzi talentuosi periti tecnici, meccanici, specializzati che possano avere un futuro con noi.
Dall’altro lato c’è il mondo delle università: formazione strategica e gestione delle competenze sono essenziali. Cerchiamo però anche di aiutare i dipendenti con e-learning, formazione interna di alto livello, formazione tecnica e apprendimento attraverso delle Academy che organizziamo internamente. Terzo elemento importante: abbiamo attivato per la parte It – sempre più cruciale nel modo digitale in cui viviamo – percorsi di approfondimento con consulenti esterni e con metodologie ‘agile’.

 

Lavastoviglie-Whirlpool-Maxispace

Quale sarà il futuro degli elettrodomestici?
Gli elettrodomestici che conosciamo oggi si stanno evolvendo, saranno sempre più smart, intelligenti, interconnessi alla rete, sempre con l’obiettivo di semplificare e migliorare la vita in casa, sollevandoci dalle incombenze quotidiane o aiutandoci a gestirle in modo meno ‘stressante’. Ci siamo resi conto che i consumatori vogliono avere più tempo per loro, e la nostra ricerca va in questo senso, perché la tecnologia e gli elettrodomestici interconnessi saranno utili a ‘liberare spazio’ per il benessere delle persone.
L’elettrodomestico sarà poi ‘intelligente’: capace cioè di apprendere da solo le routines quotidiane, che si adatta alle esigenze degli utenti fornendo  raccomandazioni personalizzate. Penso ai nuovi forni intelligenti con ricette integrate, che hanno rivoluzionato la cucina: inserisci un cibo nel forno che poi ti raccomanda delle ricette e tempi di cottura, il tutto controllato da un display o dallo smartphone.
A questo aggiungerei che quando si parla di elettrodomestici di futuro, un tema a me molto caro è la sostenibilità: il pianeta in cui viviamo ci richiama ad una responsabilità, che è quella di rispettarlo e proteggerlo.
Infatti, già oggi questi sono progettati per rispettare il pianeta e per essere sostenibili sia dal punto di vista dei materiali con cui vengono realizzati e imballati, sia dal punto di vista delle loro funzionalità, per contribuire al risparmio di risorse preziose come energia e acqua e ridurre sempre più l’impatto ambientale. E in futuro avremo sicuramente dei miglioramenti in questo senso.
Dalle analisi prodotte dai nostri team di ‘consumer insight’, risulta che i Millenials e la GenZ sono attenti all’impatto ecologico dei prodotti, ai consumi di acqua ed  energia. Per loro la sostenibilità è un tema fondamentale. Whirlpool inoltre è impegnata a  contribuire alla circular economy. Tra le testimonianze di questo impegno c’è l’apertura del centro di ricondizionamento degli elettrodomestici a Carinaro, vicino Caserta.

Whirlpool ha ottenuto, per sei anni consecutivi, il riconoscimento come Top Employer Europe per l’Italia, Francia, Germania, Polonia e Regno Unito. Inclusione e multiculturalità, questi e quali altri gli elementi di valore dell’azienda?
Ambiente di lavoro inclusivo e multiculturale, percorsi di carriera, politiche volte al benessere dei dipendenti, attenzione alla sostenibilità ed eccellenti pratiche nella selezione di talenti sono gli elementi che ci hanno permesso di ottenere questo importante riconoscimento dall’istituto Top Employer in cinque Paesi.  Essere riconosciuti come Top Employer ci ha dato un riscontro positivo su una serie di attività che stiamo facendo rispetto al tema delle risorse umane del futuro, dandoci la possibilità ancora di più di attrarre talenti internazionali – anche in Italia – e nel frattempo evolvere l’organizzazione verso un modello più flessibile e capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Ma, a mio avviso, il punto più importante è quello della “co-creazione” del lavoro in azienda: i nostri collaboratori sanno di poter trovare da noi lo spazio per essere ascoltati su come rendere il proprio lavoro ancora più efficace e produttivo, per essere ancora più parte del sistema-azienda. Per concludere, sviluppo delle soft skills, gestione dei talenti, benessere organizzativo, sostenibilità, corporate responsibility sono gli elementi centrali che supportano la nostra cultura organizzativa e che rendono Whirlpool un ‘great place to be’.

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