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Morte di Silvio Berlusconi, funerali di Stato e lutto nazionale

silvio berlusconi

Ha lasciato per l’ultima volta il San Raffaele di Milano Silvio Berlusconi, morto nella mattina del 12 giugno a 86 anni. Venerdì scorso Berlusconi, che soffriva da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, era tornato in ospedale, dopo il precedente lungo ricovero del 5 aprile. Negli ultimi momenti, oltre alla compagna Marta Fascina erano presenti al San Raffaele il fratello Paolo e i figli Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora.

Nelle scorse ore il carro funebre con il feretro di Berlusconi ha lasciato l’ospedale di Via Olgettina per villa San Martino ad Arcore. Mercoledì, giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, è proclamato il lutto nazionale, secondo quanto disposto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Nessuna camera ardente

Non ci sarà nessuna camera ardente per Berlusconi. In un primo momento si era parlato dello studio 20 di Cologno Monzese, uno dei più grandi studi del Centro di Produzione Mediaset. Qui sono state registrate anche diverse serie televisive e all’interno del Centro – ma non nello Studio 20 – erano state allestite le camere ardenti di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. L’ufficio stampa Mediaset, però, poco fa ha comunicato la nuova decisione, al termine di un sopralluogo dei carabinieri del comando provinciale di Milano. All’origine, questioni di ordine pubblico.

 

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Il precendente ricovero

Berlusconi era entrato nell’Ospedale di Via Olgettina il 5 aprile scorso, per una polmonite in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica, uscendo il 19 maggio dopo 44 notti.

 

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Funerali di Stato

funerali di Stato di Berlusconi saranno celebrati mercoledì in Duomo a Milano. A presiederli l’arcivescovo Mario Delpini. Secondo quanto si apprende, alle esequie parteciperà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Apprendo con profonda tristezza – ha affermato il presidente Mattarella – la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua “discesa in campo”, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo”.

La leadership di Berlusconi, ha aggiunto il presidente, “ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo. Ha progressivamente integrato il movimento politico da lui fondato nella famiglia popolare europea, favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica”.

Un innovatore

Berlusconi “è stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo – ha sottolineato il Capo dello Stato – Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni. E’ stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano. Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà ai figli, a tutti i familiari, al suo partito, a coloro che più gli sono stati vicini nella vita e nell’ultima battaglia contro la malattia, combattuta con coraggio ed esemplare ottimismo”.

Il cordoglio del Gruppo San Donato

Nei giorni scorsi l’attenzione era tornata a focalizzarsi sull’ospedale e sui sanitari che in questi mesi hanno assistituo Silvio Berlusconi, in particolare Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. Il primo è stato per 30 anni il medico personale del leader di Forza Italia. Oggi in una nota la famiglia Rotelli e Kamel Ghribi, insieme all’intero Gruppo San Donato e all’Ospedale San Raffaele, si uniscono nel dolore e nella preghiera alla famiglia di Berlusconi, “in questo momento così triste per l’intero Paese”.

Berlusconi “ha rappresentato per il San Raffaele un riferimento costante fin da prima che la nostra famiglia ne assumesse la guida, ed è oggi nostro dovere – si legge in una nota del gruppo – ricordare il sostegno del Presidente Berlusconi quando Don Verzè lo invocava. Qui, Silvio Berlusconi ha trascorso momenti complessi della sua vita in cui ha potuto constatare la qualità e la dedizione dei medici e del personale assistenziale, a cominciare da coloro che lo hanno assistito, il professor Alberto Zangrillo, suo storico medico curante, il professor Fabio Ciceri e il dottor Giulio Melisurgo. Nella memoria del nostro gruppo e dell’ospedale, non sbiadirà il ricordo di quest’uomo straordinario che ci ha sempre onorato della sua fiducia”.

 

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