Effetto guerra ed isolamento internazionale. Effetto sanzioni economiche. Effetto mancato acquisto da parte dell’Europa di gas. Il combinato disposto di questui effetti mette sotto pressione il rublo. La divisa russa subisce un declino significativo a causa della riduzione delle entrate dall’esportazione di energia, toccando i minimi dal 2022.
Dollaro ed euro superano soglie chiave, spingendo la Banca di Russia a convocare un incontro straordinario per aumentare i tassi d’interesse. Sebbene il rublo abbia mostrato un leggero recupero dopo l’annuncio, il clima di nervosismo persiste. Critiche da parte del consigliere economico di Putin alla politica monetaria e al rublo debole. La Banca di Russia attribuisce il deprezzamento alla riduzione del surplus delle partite correnti dovuta ai prezzi energetici e all’aumento delle importazioni. La moneta russa ha attraversato fluttuazioni a seguito dell’attacco all’Ucraina nel 2022, con alti e bassi alimentati dai prezzi energetici e dalle politiche della Banca centrale. Dal 2023, tuttavia, il rublo ha subito un deprezzamento di circa il 25%. A lungo andare il logoramento dell’economia russa, le mancate esportazioni e la crisi del grano potrebbe spingere la Russia verso il default.
