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Apple potrebbe acquistare ESPN da Disney per 50 mld di dollari

Appassionati di sport e nerd informatici hanno trascorso una vita in contrasto tra loro. Ma se l’amministratore delegato di Wedbush, Dan Ives, dovesse esaudire il suo desiderio, dovranno trovare un modo per andare d’accordo. L’acquisto di ESPN – attualmente di proprietà di Disney – da parte di Apple per accelerare il suo ingresso nel panorama dei media sportivi a livello globale sarebbe un “gioco da ragazzi”, ha scritto Ives in una nota di ieri. L’acquisizione, che secondo le sue stime si aggirerebbe intorno ai 50 mld di dollari, renderebbe il servizio di streaming Apple TV+ più attraente per gli abbonati, aggiungendo gli  sport dal vivo, la “gallina dalle uova d’oro” dell’intrattenimento. “Cupertino gioca a scacchi mentre gli altri giocano a dama”, ha detto Ives a Fortune in una e-mail.

L’accordo, ha chiarito, “avrebbe un enorme senso strategico” per Apple perché “guadagnerebbe contenuti sportivi di valore, importanti diritti televisivi su tutti i principali pacchetti di sport professionistici e universitari, e cambierebbe le opportunità di cross-sell e l’attrattiva di Apple TV, mettendo al contempo Apple sulla mappa dello sport a livello globale”. ESPN ha rifiutato di commentare la vicenda. Apple non ha risposto a una richiesta di commento.

Le speculazioni su un’acquisizione arrivano dopo che l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha ventilato l’idea di vendere una quota di ESPN, un tempo gioiello della società. Il network è alle prese con l’abbandono degli abbonamenti via cavo da parte dei consumatori, il che espone il suo business al rischio di un lento ma inesorabile declino.

Iger ha dichiarato di essere aperto a “partner strategici” che potrebbero aiutare la società con la distribuzione o i contenuti, come ha detto a luglio alla CNBC. Disney è “aperta” sul tipo di accordo che potrebbe concludere con una terza parte, o sul valore che il partner potrebbe apportare: contenuti, distribuzione o anche solo denaro. L’unico imperativo per qualsiasi partner, tuttavia, è che acceleri l’inevitabile passaggio di ESPN allo streaming. “Portare il nostro canale di punta ESPN direttamente al consumatore non è una questione di se, ma di quando”, ha dichiarato Iger durante la conferenza stampa di inizio mese.

Alcuni dei partner che Disney aveva in mente erano proprio le leghe sportive che vengono trasmesse su ESPN. Disney avrebbe offerto partecipazioni azionarie in ESPN a NBA, NFL e MLB, presumibilmente nell’ambito delle trattative per il rinnovo dei contratti. Acquistando ESPN, Apple darebbe una spinta al suo servizio di streaming Apple TV+, che dispone di una quantità limitata di contenuti rispetto a rivali come Netflix, e sta perdendo quote di mercato.

L’accordo darebbe ad Apple l’accesso a 74 milioni di abbonati alla TV via cavo e a un servizio di streaming ESPN+ che conta altri 24 milioni di clienti paganti, secondo il rapporto annuale Disney del 2022. Nonostante il calo delle entrate pubblicitarie di Disney dalla tv via cavo, le entrate di ESPN sono aumentate di un modesto 4% nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 2% rispetto al trimestre precedente, ha dichiarato il direttore finanziario di Disney Kevin Lansberry durante l’ultima conferenza stampa della società.

Finora Apple si è cimentata con alcuni contenuti sportivi, acquisendo i diritti di trasmissione di campionati come la MLB e la MLS. Con la MLS, Apple ha ottenuto i diritti di distribuzione globale della lega, anziché quelli nazionali o regionali, che di solito sono lo standard per i diritti di trasmissione di eventi dal vivo.

Nel frattempo, Disney sta già apportando alcuni cambiamenti a ESPN. All’inizio di questo mese ha stipulato un accordo di licenza decennale da 1,5 mld di dollari con l’operatore di casinò e scommesse sportive PENN Entertainment, che consentirà a PENN di utilizzare il marchio ESPN su tutte le sue attività di scommesse sportive. A marzo, Disney ha licenziato 7.000 persone in tutta l’azienda e ha colpito anche ESPN, nell’ambito di un piano per tagliare 5,5 mld di dollari di costi.

Nella sua nota, Ives cita le sfide che si frappongono all’acquisto di ESPN da parte di Apple, tra cui la riluttanza di lunga data di quest’ultima a fare grandi acquisizioni. L’ultima volta che ha effettuato un’acquisizione importante è stato nel 2014, quando ha comprato il produttore di cuffie musicali Beats per 3 mld di dollari. All’epoca, oltre alle cuffie, Beats aveva anche un servizio di streaming musicale che alla fine è stato inglobato in Apple Music.

C’è anche il punto interrogativo sollevato dalla Federal Trade Commission, presieduta da Lina Khan, che ha fatto della sua avversione alle fusioni nel settore del tech il fondamento della sua carriera. Secondo Ives, tuttavia, per la Khan e la FTC vale il detto  “can che abbaia non morde “, sottintendendo che i regolatori sono ostacoli superabili piuttosto che veri e propri impedimenti a un futuro accordo.

Infine, la previsione di Ives di un’acquisizione di Apple si scontra con la realtà di Iger, che finora è stato inequivocabile sull’impegno di Disney nello sport, rendendo improbabile una vendita completa. “Lo sport si staglia in un mare di scelte enormi ed è, sotto molti aspetti, il sogno degli inserzionisti e dei consumatori”, ha dichiarato Iger nell’intervista alla CNBC di luglio. “Abbiamo una posizione unica e riteniamo di doverla mantenere”. Ad agosto, Iger ha ribadito che la maggior parte dei termini di un possibile accordo erano flessibili, tranne uno: Disney “mantiene il controllo di ESPN”.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

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