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Scienziati in fuga da Twitter-X perchè non si fidano di Elon Musk

Un’onda di dissenso sta attraversando il mondo scientifico e sta spingendo molti scienziati a voltare le spalle a Twitter, una volta un valido strumento di comunicazione per la comunità scientifica. Secondo un sondaggio pubblicato da Nature, migliaia di scienziati avrebbero già ridotto o addirittura abbandonato il social network a causa delle nuove politiche introdotte dalla gestione di Elon Musk, che sembrano privilegiare profili falsi, hater e troll.

L’inquietudine era sorta già lo scorso autunno, quando Elon Musk aveva acquisito Twitter e molte voci si erano alzate per esprimere dubbi sul futuro della piattaforma di microblogging che aveva rivoluzionato la comunicazione scientifica. Twitter aveva favorito le interazioni tra ricercatori, agevolando un dialogo diretto con il pubblico e cambiando il modo in cui la scienza veniva comunicata.

Le preoccupazioni dei ricercatori sono state confermate dalle politiche di Musk, tra cui la riduzione dei fondi per l’attività di moderazione dei contenuti, l’introduzione di una spunta blu a pagamento e il limite massimo di tweet che gli utenti possono leggere ogni giorno. Il passaggio da Twitter a X è stato quasi completato e gli effetti di queste decisioni sono iniziati a manifestarsi.

Un recente studio pubblicato sulla rivista “Trends in Ecology & Evolution” aveva rilevato che la gestione di Twitter-X aveva allontanato quasi metà degli utenti interessati alle questioni ambientali e climatiche, riducendo il ruolo della piattaforma come luogo di sensibilizzazione e mobilitazione. Una tendenza simile sta emergendo nella comunità scientifica, come evidenziato da un sondaggio condotto da Nature su quasi 9.200 scienziati utenti di Twitter-X.

I risultati del sondaggio mostrano che più della metà degli scienziati ha ridotto l’utilizzo della piattaforma negli ultimi sei mesi e quasi il 7% ha smesso del tutto. Molte motivazioni sono state citate, ma tra le più comuni c’è la gestione di Musk, che ha portato a un aumento di account falsi, troll e messaggi di odio sulla piattaforma.

Questo esodo ha portato molti scienziati a cercare alternative su altre piattaforme come Mastodon, Linkedin, Instagram e TikTok. Tuttavia, c’è il timore che questa frammentazione possa compromettere la coesione della comunità scientifica che si era costruita relazioni forti attraverso l’uso del vecchio Twitter.

Il futuro rimane incerto. Nature scrive che non è chiaro se X riuscirà a riconquistare l’interesse degli scienziati o se emergeranno nuove piattaforme social al suo posto. Secondo alcuni esperti, la scienza non è eccessivamente dipendente dai social media e gli scienziati troveranno nuove soluzioni creative per continuare a costruire le loro reti e le loro carriere.

Nonostante l’esodo da Twitter-X, l’iniziativa scientifica non sembra destinata a subire un colpo fatale. Gli scienziati, anche se con difficoltà, troveranno modi innovativi per superare le sfide e continuare il loro lavoro di comunicazione e ricerca.

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