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Gelera (INPS): il mercato del lavoro migliora ma resta il gender gap

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Sono proattività, interoperabilità, nuove tecnologie le tre direttive guida per l’attività dell’INPS. Tre punti che Micaela Gelera, Commissaria straordinaria dell’INPS (nella foto in evidenza con la ministra Calderone) ha messo al centro del suo intervento di presentazione del XXII rapporto dell’Istituto.

Come sottolineato da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, che ha ospitato l’evento, per la prima volta è una donna a presiedere l’INPS, presidio indispensabile per immaginare il futuro. Un ente – ha ricordato – che svolge un ruolo indispensabile per la fruibilità dei provvedimenti intrapresi dal Governo e che rappresenta un prezioso stimolo per le decisioni del legislatore.

Gelera esordisce ricordando quanto gli ultimi anni siano stati anche per l’INPS un duro banco di prova, con la pandemia, una guerra alle porte dell’Europa e uno scenario economico estremamente critico, che hanno fatto emergere nuove esigenze e richiesto la rapida attuazione di politiche straordinarie. Cittadini, imprese e policy maker si sono rivolti all’Istituto, principale gestore e profondo conoscitore del sistema di welfare italiano.

Le nuove tecnologie, se da un lato favoriscono la nascita di forme innovative di produzione e organizzazione del lavoro, il cui valore l’INPS contribuisce a trasferire ai cittadini, dall’altro rappresentano anche una straordinaria opportunità per migliorare i servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni. In questo percorso, il Pnrr svolge un ruolo rilevante, finanziando progetti fondamentali per rinnovare i processi organizzativi interni e rendendo possibile l’adozione di nuove modalità di lavoro che favoriscono lo sviluppo di processi organizzativi più agili e moderni.

Con questa premessa, il patrimonio di dati che è nella disponibilità dell’Istituto, rappresenta un valore inestimabile non solo per la possibile (e pianificata) condivisone delle informazioni con altre istituzioni, ma anche per fornire elementi di supporto ai decisori in materia di protezione sociale, senza contare la possibilità di effettuare analisi sul sistema pensionistico, sul mercato del lavoro e in generale sul regime di welfare del paese.

Mercato del Lavoro

“Nel 2022, l’economia ha interamente recuperato quanto perso nel 2020, raggiungendo livelli superiori a quelli antecedenti la crisi” ha ricordato la Commissaria Gelera. E a differenza di quanto accaduto in precedenti fasi di ripresa, il nostro Paese registra un recupero maggiore di quello degli altri principali paesi dell’area euro. “La crescita dell’economia” ha sottolineato “ha favorito un sensibile miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Il tasso di attività e il tasso di occupazione sono ai massimi storici, sebbene in leggera flessione secondo gli ultimi dati di luglio 2023”.

Gelera ha proseguito annunciando che il lavoro dipendente è cresciuto del 6% rispetto alla prima parte degli anni Duemila, assorbendo il 78% dell’occupazione totale. Aumenta anche la percentuale di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Resta purtroppo il tema delle forti differenze territoriali. “Il Nord ha raggiunto livelli occupazionali superiori sia a quelli del 2019 che a quelli del 2007 mentre il Sud soffre ancora il ridimensionamento che ha caratterizzato, in particolare, quanto accaduto nel periodo successivo al 2008” ha detto Gelera.

L’altro aspetto negativo è che, nonostante la crescita, il tasso di occupazione italiano resta inferiore a quello degli altri principali paesi dell’area euro.

Assicurati Inps

La Commissaria ha illustrato poi la situazione relativa agli assicurati INPS, a partire dalla considerazione che il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro ha determinato un aumento (+2,6%) del numero degli assicurati, che hanno superato i 26,2 milioni (rispetto ai 25,5 del 2019) e del numero medio di settimane lavorate. Una crescita significativa è stata registrata rispetto al 2019 per la fascia dei giovani under 34 (+5,8%) e per le donne (+3,2%)

Nonostante la forte crescita delle dimissioni volontarie (+26% rispetto al 2019) per Gelera “non sarebbe corretto parlare di Great Resignation perché i tassi di rioccupazione nel breve periodo sono aumentati rispetto a quelli registrati negli anni precedenti la crisi pandemica”. Non si tratterebbe dunque, al contrario di quanto registrato in molti altri paesi a livello mondiale, di un ritiro dal mercato del lavoro bensì di un’aumentata mobilità, alla ricerca di migliori condizioni.

La Commissaria ha evidenziato come lo sgravio contributivo introdotto con la legge di bilancio 2022 e confermato per l’anno in corso abbia prodotto un aumento delle retribuzioni mensili. “Si stima – ha detto – che per il secondo semestre del 2023 l’aumento della retribuzione lorda mensile sia nell’ordine dei 100 euro”.

Imprese 

Per quanto riguarda le imprese, escludendo il picco del 2020, non risulta un ricorso massivo alla CIG per proteggere le posizioni di lavoro. Sia Decontribuzione Sud che Esonero Giovani hanno avuto un impatto positivo sull’occupazione, mentre solo il secondo provvedimento ha anche favorito un aumento, seppure contenuto, delle retribuzioni.

Pensioni

Sui dati relativi alle pensioni si evidenzia con maggiore chiarezza il gender gap. Sono 16,1 milioni i pensionati del 2022, un numero di poco superiore a quello dell’anno precedente. Di questi, 7,8 milioni sono uomini e 8,3 milioni donne

Le donne, tuttavia, pur rappresentando il 52% dei pensionati, sono titolari solo del 44% dell’importo totale (322 miliardi di euro). Infatti, se il reddito lordo mensile medio equivale a 1.687 euro, quello degli uomini è pari a 1.969 euro (il 38% più alto di quello delle donne).

Inoltre, pur essendo cresciuta per tutti l’età media di pensionamento negli ultimi dieci anni, quella delle donne è cresciuta di più. Per gli uomini si è passati da 62 anni nel 2012 a 64,2 nel 2022. Per le donne da 61,3 a 64,7. Un superamento dovuto alla diffusa discontinuità delle loro carriere che comporta ritardi nel raggiungimento dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Anche la differenza in reddito deriva prevalentemente dal minor numero di anni di contribuzione da parte delle donne, la cui uscita anticipata dal mercato del lavoro avviene prevalentemente, al contrario degli uomini, con la pensione di vecchiaia.

Strumenti a sostegno delle famiglie

La Commissaria Gelera ha rivendicato il ruolo centrale svolto dall’INPS sia nel gestire l’erogazione delle misure introdotte per la conciliazione tra vita familiare e lavoro e nella valutazione della loro efficacia. “L’analisi dell’adesione ad una policy è, infatti, di fondamentale importanza per comprendere se la sua formulazione ha effettivamente intercettato i bisogni dei cittadini: un basso take up, potrebbe essere indice di una cattiva interpretazione dei bisogni, rendendo, quindi, la misura poco efficace”.

Le misure adottate avevano l’obiettivo distribuire più equamente le responsabilità familiari, stimolare la natalità e di promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. L’Assegno Unico e Universale, principale strumento di sostegno alla natalità, ha raccolto un’adesione del 90% degli aventi diritto (quasi 10 milioni di figli beneficiari).

Proattività

Dall’analisi di alcuni comportamenti sono risultate presentazioni tardive, per esempio, nelle domande di erogazione dell’Assegno. “Comportamenti che supportano l’idea che la proattività nelle prestazioni rappresenti uno strumento utile a colmare gap informativi di diversa natura – ha sottolineato Gelera – e a permettere il riconoscimento di diritti inespressi, soprattutto per l’utenza particolarmente fragile. Tutto questo ha reso evidente l’opportunità di un approccio proattivo da parte dell’INPS nel favorire la fruizione delle misure di sostegno da parte degli aventi diritto. Sono state, quindi, avviate una serie di iniziative per garantire a tutti i cittadini un accesso al sistema di welfare sburocratizzato”.

L’Istituto, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e degli altri attori coinvolti, ha implementato il SIISL. La piattaforma interoperabile, attiva dal 1° settembre, vuole essere uno spazio dove lavoratori, imprese, proposte formative, progetti utili alla collettività possano incontrarsi e interfacciarsi.

A proposito di proattività, la Commissaria Gelera ha ricordato, come l’Istituto sia coinvolto sempre più spesso nell’attuazione di policy innovative e complesse in tempi stringenti, quando si presentano emergenze come per esempio le conseguenze dei cambiamenti climatici. E’ stato il caso del cosiddetto “Decreto alluvioni”, che ha permesso di fornire con immediatezza e semplicità di accesso il supporto economico ai lavoratori delle aree colpite dall’alluvione in Romagna.

“Bisogna avere cura e attenzione nel preservare la funzione dell’Istituto. Questo deve essere assolutamente il nostro compito e anche il punto di riferimento di quelle che devono essere le nostre azioni” ha concluso la ministra Calderone, intervenendo all’evento.

 

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