NF24
Cerca
Close this search box.

Federico Roberti: Informarsi navigando

Quando mi chiedono perché ho iniziato a informarmi prima, a scrivere poi e a divulgare, la mia risposta parte sempre da un dato molto semplice: in Italia, oltre 4 milioni di persone si informano solo attraverso i social network, senza leggere giornali, guardare la televisione o sfogliare riviste. Qualche tempo fa, sono stato ospite in un podcast che parlava della Generazione Z, e il conduttore mi ha fatto una domanda diretta: “Qual è l’errore che la tua generazione non dovrebbe mai commettere?”. La mia risposta è stata immediata: trascurare l’informazione quotidiana. Con tutti gli strumenti a nostra disposizione, è essenziale che ciascuno sviluppi il proprio senso critico attraverso l’informazione.

Quella risposta è il motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso giornalistico ed informativo. La Generazione Z, e tutte quelle che verranno dopo, dovranno necessariamente conoscere Internet, conoscerne i pericoli e sfruttarne la conoscenza per alimentare la capacità di far parte attivamente della vita sociale e politica del Paese. Spiegare chi sono io e cos’è Zeta, la realtà che dirigo, mi riesce facile perché la storia si sviluppa in parallelo. Sono sempre stato appassionato di scrittura, ma prima della fine del liceo leggevo e mi informavo poco. Un po’ per colpa mia, un po’ perché non ho mai sentito nessuno che faceva lo sforzo di cercare di entrare in comunicazione con me o più in generale con la mia generazione. Zeta nasce proprio da qui: dalla totale mancanza di comunicazione tra i media tradizionali e le generazioni del futuro. Ho riscontrato che di progetti come Zeta ne esistono tanti, e questo è il segnale evidente che c’è sempre di più la necessità di comunicare, scoprire e conoscere.

Il gap che si è creato tra le generazioni di oggi e l’informazione è la conseguenza di tanti anni in cui i giovani non sono stati considerati come priorità. Si è così strutturata una comunicazione pensata per altri fini e altri target. Da qualche anno questa tendenza è stata invertita, ma ci vorrà del tempo per far sì che un’intera generazione – per troppo tempo ignorata – possa scoprire l’informazione come tratto culturale. Concludo unendo tutti i puntini che abbiamo tracciato: la crescente tendenza dei giovani ad informarsi deve essere accompagnata da un’adeguata istruzione che garantisca la capacità individuale di informarsi e navigare correttamente.

Per questo il sistema scolastico deve necessariamente prendere provvedimenti cercando di evolversi. Internet è il futuro almeno tanto quanto i giovani, e per la nostra democrazia è necessario che tutti sappiano usarlo correttamente. 

*Studia Scienze Politiche a Roma Tre. Ha creato e dirige ‘SiamoZeta’, media community della  Generazione Z

 

 

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.