Il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale e anche nel 2024 la tecnologia rivestirà un ruolo fondamentale, assumendo sempre più valore strategico ed economico. Ma per un ‘anno sostenibile’, secondo Mary de Wysocki, Chief Sustainability Officer di Cisco (l’Ad di Cisco Italia Gianmatteo Manghi è stato nominato Businessperson of the year da Fortune Italia), sono 7 i trend tecnologici su cui bisogna puntare.
I 7 ‘trend tecnologici sostenibili’ del 2024 secondo Cisco
Tanto per cominciare, alla COP28 (che si è conclusa a Dubai a inizio dicembre con un accordo storico, in cui quasi 200 Paesi si impegnano a una transizione delle fonti fossili) è stato lanciato un appello per triplicare la produzione di energia rinnovabile entro il 2030. Per questo, tra le priorità chiave del 2024 c’è il passaggio alle smart grid: per creare reti data-driven in grado di migliorare efficienza, resilienza, capacità di accumulo di energia e integrazione delle rinnovabili.
Il secondo punto su cui lavorare secondo Cisco riguarda la mobilità elettrica. Stando ai dati di EV-Volumes, nel 2023 le vendite di veicoli elettrici sono cresciute del 40%. IDC prevede che entro il 2050 il 25% della domanda totale di energia arriverà dai veicoli elettrici. La nostra infrastruttura però, non sarebbe in grado di gestire questa percentuale allo stato attuale. Ecco perché il 2024 dovrebbe essere l’anno ‘giusto’ per accelerare la rivoluzione infrastrutturale necessaria.
Trasformare l’AI in un’opportunità per la sostenibilità
I server AI di tutto il mondo sono fortemente inquinanti, e già entro il 2027 potrebbero consumare tanta energia quanto quella usata in un anno da alcuni piccoli Paesi. Se agiremo nel modo giusto però, i benefici dell’AI per la sostenibilità supereranno i costi dell’impatto ambientale. La soluzione potrebbe essere migliorare la qualità dei dati, proprio grazie al supporto dell’intelligenza artificiale. I dati infatti sono cruciali per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.
Imprese e tech: binomio vincente
Il settore tech ha ciò che serve alle imprese. Tecnologie abilitanti come IoT, sensori, Power over Ethernet, piattaforme di visibilità e AI per monitorare e calcolare l’impronta ambientale sono tutte strumentazioni di cui le imprese il prossimo anno dovrebbero dotarsi per misurare i progressi per il clima.
Infrastrutture smart
L’efficienza energetica resta essenziale per ridurre le emissioni, ma sarà sempre più importante andare in una nuova direzione: la proporzionalità dell’energia. Questo significa preferire componenti di rete che consumano meno quando sono sottoutilizzati, proprio come negli smart building, dove a fine giornata si spengono automaticamente le luci, il riscaldamento o il condizionamento. Il 2024 sarà l’anno in cui capiremo che non basta essere solo efficienti: tutto dovrà anche essere smart.
Power over Ethernet (PoE)
La tecnologia Power over Ethernet è nata vent’anni fa, e permette all’energia elettrica di viaggiare accanto ai dati su cavi Ethernet a doppino intrecciato. Oggi la connettività elettrica preferita rimane quella su cavo in rame. La tecnologia PoE però diventerà fondamentale nei progetti di ammodernamento di uffici in ottica smart, nel ripensamento delle strutture commerciali e nello sviluppo degli spazi del futuro, che sono sempre più di utilizzo misto.
La trasformazione digitale (e sostenibile) dell’industria)
Si parla di transizione green & digital da tempo, ma il settore industriale è indietro nel suo percorso di riduzione dell’impronta ambientale, dovendo occuparsi di sfide come l’incertezza economica, la carenza di personale qualificato, le interruzioni nella supply chain, le minacce informatiche.
Per rispondere a queste sfide, le aziende stanno digitalizzando la loro operatività. Anche se la sostenibilità non è il driver più importante di questi investimenti, nella gran parte dei casi i vantaggi di un’innovazione che permette di avere a disposizione dati in tempo reale con cui ottimizzare e automatizzare meglio i processi industriali e la gestione dell’energia si estenderanno all’ambito ambientale, offrendo strumenti per creare industrie che emettono meno e sprecano meno.
